L'audace attacco dei Falchi contro Blenheim, Hurricane e Gloster

L'audace attacco dei Falchi contro Blenheim, Hurricane e Gloster Neil'JLffica, settentrionale L'audace attacco dei Falchi contro Blenheim, Hurricane e Gloster X., 22 novembre. (Da un inviato speciale dell'Agenzia Stefani nell'Africa Settentr ) Si conoscono oggi i particolari delle gloriose gesta dei nostri aviatori nell'Africa settentrionale, accennate col bollettino N. 167. Una formazione di 18 «Falchi», che volava col compito di proteggere le nostre truppe sulla zona tra Bir Emba e Bir Kreigat a sudest di Sidi el Barrani, avvistava una formazione nemica composta da un apparecchio da bombardamento tipo « Blenhelm » e 5 « caccia » tipo « Hurricane ». La nostra formazione si lanciava all'inseguimento. Gli apparecchi nemici tentavano subito di sottrarsi alla nostra offesa, dimostrando il desiderio di evitare il combattimento e di rientrare precipitosamente nel territorio egiziano. Alcuni « Falchi » riuscivano però a raggiungere la formazione nemica e attaccavano il « Blenheim » che, per le sue dimensioni, offriva un migliore bersaglio. Poche raffiche furono necessarie per precipitare al suolo il bimotore nemico. Anche due « Hurricane » facevano la stessa fine. Ma una formazione di 15 apparecchi da caccia tipo « Gloster » che evidentemente vigilava, volteggiando nella zona ad alta quota, si precipitava sulla nostra formazione, in difesa dei compagni messi a mal partito e attaccava i nostri « Falchi ». Altri quindici « Gloster » sopraggiungevano poco dopo e si svolgeva così nel cielo egiziano una furiosa lotta tra i 30 « Gloster » e i 18 « Falchi ». I nostri « caccia », più agili e più maneggevoli, andavano all'attacco con fulminea manovra e con precisa decisione. Dalla quota di 5.000 metri, l'impressionante massa di apparecchi roteanti si abbassava manovrando verso terra e si spostava velocemente verso est, in territorio nemico. Erano i « Gloster » che, seguendo la solita tattica di tutti i cacciatori inglesi, cercavano di trascinare i nostri pcrsFalchi» il più possibile entro ili IIIIUIMinilllllUHINinilHIIIIIHMIIIIIIIHIIIIIIMIIIIIIIII proprio territorio. La lotta durò circa venticinque minuti e si esauri perchè ad uno ad uno i « Gloster » abbandonavano il combattimento e fuggivano, quasi rasentando il terreno, verso le loro basi. Quando i nostri « Falchi » si trovarono soli e vittoriosi, si avvidero di essere sul cielo nemico di Marsa Matruh. La vittoria era completa anche perchè, malgrado l'inferiorità del numero, i « Falchi » avevano abbattuto sicuramente quattro « Gloster » e probabilmente altri tre. apparecchi dello stesso tipo. Gli « Hurricane » superstiti, incuranti della lotta che si svolgeva tra i « Gloster » e i « Falchi », picchiando furiosamente per aumentare la loro velocità, avevano raggiunto una quota sul terreno di poche decine di metri e fuggivano verso Marsa Matruh. Ma un nostro « Falco » aveva adocchiato la preda e solo inseguiva a pochi metri i tre fuggiaschi che, nella premura della corsa, credettero forse di avere alle calcagna non un solo cacciatore ma tutta la massa dei nostri « caccia ». Quando il nostro « Falco » p^nsò di abbandonare alla loro fuga i tre « Hurricane » si avvide che uno di essi sbandava fortemente ed aveva la sensazione che non potesse raggiungere la sua base. Così la giornata s'è chiusa con un « Blenheim », quattro « Gloster » e due « Hurricane » sicuramente abbattuti e tre « Gloster » e un «Hurricane» probabilmente abbattuti. I « Falchi » rientravano vittoriosi alle loro basi. Mancavano all'appello tre camerati. Ma stamane una notizia ha riempito di gioia i cacciatori; uno dei piloti mancanti, un giovane tenente, slanciatosi col paracadute stava rientrando per via di terra al proprio campo. Ieri su tutto il deserto egiziano è continuata intensa l'attività della nostra ricognizione e della « caccia » a protezions delle truppe e dei lavoratori. i

Persone citate: Gloster X., Hurricane

Luoghi citati: Africa Settentr