Raffreddamento in America degli entusiasmi per l'Inghilterra

Raffreddamento in America degli entusiasmi per l'Inghilterra Raffreddamento in America degli entusiasmi per l'Inghilterra Washington, 22 novembre. Continuano i commenti dei giornali all'adesione dell'Ungheria al Patto tripartito. Notevole quello dello Star che — non volendo — fa l'elogio della diplomazia dell'Asse dicendo che essa sta eseguendo nel Mediterraneo un movimento a tenaglia destinato a non riuscire molto gradito all'Inghilterra. Per quanto molto relativamente, i giornali americani, da qualche tempo, hanno cominciato ad includere nei loro articoli e nelle loro corrispondenze sulla situazione, critiche spesso assai aspre per la diplomazia inglese, tarda, lenta, dura di comprensione, chiusa in formule ormai sorpassate. Gli avvenimenti che per la dinamica attività delle Potenze dell'Asse si succedono con rapidità vertiginosa, hanno nel pubblico americano delle ripercussioni che non sono certo a vantaggio della Gran Bretagna e della combriccola che vorrebbe cacciare gli Stati Uniti sulla strada deirmtervento. Anche la « Giornata del Ringra ziamento » è stata caratterizzata da manifestazioni indubbie della avversione della grandissima maggioranza del popolo americano per la guerra. I giornali informano che il presidente Roosevelt, na trascorso questa giornata in famiglia ad Hvde Park e che in tutti ;?li Stati Uniti si sono svolte le consuete funzioni sacre con discorsi nelle chiese e banchetti ai poveri. Ora — sono i giornali americani che lo riferiscono — da tutti i pulpiti, i predicatori hanno invocato, tra il devoto raccogli- mento dei fedeli, il mantenimento della pace. Di questo stato d'animo americano, del resto — rilevano gli stessi giornali — debbono essersi cominciati a rendersi conto anche gli inglesi. Il deputato conservatore Winterton, in un discorso alla Camera dei Comuni ■— informa una corrispondenza da Londra — ha detto chiaramente che quella di continuare ad attendere che navi e truppe americane vengano a combattere in Europa in difesa dell'Inghilterra, è una grossa quanto pericolosa illusione. Il signor Winterton ha soggiunto che meglio sarebbe cambiare rotta e cercare di intensificare il reclutamento di soldati nelle colonie e specialmente nelle Indie dimenticando però che, nelle colonie e proprio nelle Indie, tutti i tentativi fatti sino adesso per trovare della gente disposta a farsi ammazzare per gli interessi della Gran Bretagna, sono stati coronati dal più completo insuccesso. Non soltanto: secondo la stampa americana molto meglio informata, a guanto sembra, dei deputati inglesi, il Sottosegretario di Stato dell'India avrebbe dichiarato che anche il tentativo di istruire dei piloti indiani, malgrado le promesse di compensi vistosi e di rapide promozioni, non ha avuto migliore successo. Questo piano — specificano i giornali — è fallito, un poco per la mancanza di apparecchi e molto per la intensa propaganda di Gandhi contro gli arruolamenti, propaganda che aumenta ogni giorno e si diffonde fino nelle più lontane regioni dell'India con risultati addirittura disastrosi per gli inglesi. Si apprende, infatti, che alle molte manifestazioni contro i vacillanti dominatori, che si moltiplicano nelle varie regioni, si deve aggiungere — secondo precise notizie giunte da Delhi — la ripresa in pieno delle ostilità da parte dei « ribelli » alle frontiere nord-ovest dell'India. (Stefani).

Persone citate: Gandhi, Inghilterra Washington, Roosevelt, Winterton