Lo storico documento e la cerimonia della firma

Lo storico documento e la cerimonia della firma Lo storico documento e la cerimonia della firma r a d l n e e n i o e ò a n e a l (DAL NOSTRO INVIATO) Vienna, 20 novembre. L'Ungheria ha aderito al Patto tripartito italo-gsrmano-nipponico. I tre primi, laconici e chiarissimi paragrafi e l'abituale introduzione che formano il protocollo addizionale oggi firmato, costituiscono un documento di portata storica. Le frontiere dell'Ungheria da oggi non sono più nell'Europa sud-orientale, ma in Africa, sul Mediterraneo, lungo le.coste del Mare del Nord, sono cioè sui campi di battaglia dove le Potenze dell'Asse sono impegnate in una lotta di' vita o di morte contro l'Impero britannico; anche a fianco delle sentinelle giapponesi — scolte fermissime per il mantenimento della pace nel Pacifico — da oggi sventola, accanto alle bandiere dell'Italia fascista, della Germania nazional socialista e del Giappone, anche il vessillo magiaro. Da oggi l'Inghilterra ha un nemico di più, mentre le Potenze dell'Asse vedono trasformarsi in alleata una fedele amica di venti anni di politica. Nel castello del Belvedere Forse nessun documento è stato mai firmato dai delegati ungheresi con maggior entusiasmo. Il conte Teleki è l'uomo sotto il cui segno l'Ungheria ha visto ritornare in seno alla madre patria circa quattro milioni di cittadini; egli ha oggi da presentare al suo popolo un nuovo documento che testimonia la sua costante cura di migliorare continuamente la sorte dell'Ungheria. La vibrante giornata viennese si è iniziata stamane alle ore 10 quando alla stazione orientale è giunto il treno dei delegati magiari. I! conte Teleki e il Ministro Csaki, accompagnati da un fitto stuolo di funzionari e di giornalisti, sono stati ricevuti dal Ministro degli affari esteri von Ribbentrop e accompagnati all'Hotel Bristol. Mezz'ora dopo aveva luogo l'inaspettato arrivo del FUhrer, in forma, assolutamente privata. Ma l'automobile del Capo della Germania è stata immediatamente attorniata da una grande massa di viennesi, questi viennesi che sembra abbiano nelle loro vene del sangue latino, tanto simile al nostro e il loro entusiasmo chiajsoso e allegro. Patto segno a continue manifestazioni di simpatia, il FUhrer si è recato all'Hotel Imperiale dove l'insistenza della folla ivi convenuta lo ha indotto ad affacciarsi parecchie volte al balcone in compagnia del Ministro von Ribbentrop e del gauleiter dì Vienna, Baldur von Schirach. Il conte Ciano, come è noto, era giunto a Vienna nel pomeriggio di ieri quasi contemporaneamente a von Ribbentrop. La cerimonia della firma ha avuto luogo nel castello del Belvedere, ormai storico luogo dì appuntamento degli uomini di Stato dell'Asse e delle Potenze amiche, dimora regale che ha visto tutti i successi della Nazione ungherese. Un chiaro sole di novembre ha potuto disciogliere la pesante cortina di foschia che gravava all'alba sulla città ed ha rallegrato il corteo di giovinezza che era schierato lungo le vie che portano al castello. Lungo tutto il percorso i vessilli delle Nazioni alleate apparivano intrecciati. Nelle adiacenze del castello si era radunata una grande folla, in gran parte composta da gente giovane. E' la gioventù del Terzo Reich che festeggia con il maggior entusiasmo il nuovo grande avvenimento, e ciò è giusto per-che mai nella storia del mondo come ora una generazione ha tanto combattuto, lottato, sofferto e faticato per il benessere dei piùGiovani e delle generazioni fuure. Il testo del protocollo Il conte Ciano, il Ministro von Ribbentrop, l'Ambasciatore deGiappone — rappresentanti delle Potenze del Patto tripartito — e il presidente dei ministri conte Teleki con il conte Csaki hanno fatto il loro ingresso nella ormai solita sala della firma esattamente alle 12,50. Il Ministro von Ribbentrop ha preso posto al centro del tavolo con alla sua destra il conte Teleki e il Ministro del Giappone e alla sua sinistra il conte Ciano e il conte Csaki. Il Ministro i I ^nJcTL TgSo Ceduta [comunicando che il Governo dei- | l'Ungheria aveva espresso il desiderio d'esser ammesso a far parte del Patto tripartito e che i Governi degli Stati alleati dal Patto tripartito avevano preso in considerazione il desiderio del Governo ungherese. Subito dopo le copie dei documenti sono state sottoposte alla firma dei delegati delle Potenze firmatarie in quattro cartelle di marocchino rosso che hanno fatto successivamente il giro dei quattro uomini di Stato. Ogni cartella conteneva una copia originale del protocollo addizionale steso nelle quattro lingue dell'Italia, della Gei-mania, del Giappone e dell'Ungheria. Il protocollo è del seguente tenore: I Governi di Germania, d'Italia e del Giappone da una parte ed II Governo d'Ungheria dall'altra stabiliscono per mezzo dei loro plenipotenziari quanto segue: ARTICOLO 1. — L'Ungheria aderisce al Patto tripartito firmato a Berlino il 27 settembre tra l'Italia, la Germania ed il Giappone. ARTICOLO 2. — Per quanto concerne l'articolo 4 del Patto tripartito sulla comune attività da svolgersi da parte di commissioni tecniche, rappresentanti ungheresi saranno chiamati a farne parte ogni volta che verranno trattati argomenti che tocchino interessi dell'Ungheria. ARTICOLO 3. — Il testo del Patto tripartito viene allegato come annesso a questo protocollo. IL protocollo viene redatto in Sin gua tedesca, italiana, giapponese ed ungherese ed ogni testo vale come autentico. Esso entra in vigore il giorno stesso della sua conclusione. La dichiarazione dì Csaki Hanno firmato il ministro del Reich von Ribbentrop, il ministro degli Esteri italiano Conte Ciano, l'ambasciatore del Giappone a Berlino Kusuru da una parte e dall'altra il ministro degli Esteri ungherese conte Csaki. Il Ministro degli affari esteri di Ungheria ha quindi dato lettura della seguente dichiarazione del Governo magiaro: « Germania, Italia c Giappone hanno concluso una alleanza per segnare un limite all'ulteriore estensione della guerra che pesa gravemente sull'umanità e per rendere al mondo il più presto possibile una duratura e giusta pace. Le grandi Potenze lottano per l'instaurazione di un ordine nuovo atto a promuovere il progresso dei popoli nello spazio loro spettante e ad elevare il loro benessere. L'Ungheria era stata gettata al suolo dagli iniqui e 'mortificanti trattati di pace, e pe\ due decenni si rivolse per aiuti a quelle Potenze che, colpite dal medesimo destino e da iniquità identiche, lottavano per i loro diritti vitali reclamando la revisio ne dei trattati. Essi soltanto era no seriamente intenzionati e ca paci di aiutare il loro compagno di sorte, stremato di forze e im pei/nato in una dura lotta per raggiungere migliori condizioni di vita. Nel corso degli ultimi due anni l'Ungheria è effettivamente riuscita, con l'aiuto della Germa nia e dell'Italia, ad ottenere sen za versamento di sangue e per vie pacifiche una revisione delle clansole territoriali del trattato di pace del Trianon. Le due grandi Potenze si sono assicurate von ciò non soltanto l'imperitura gratitudine di tutta l'Ungheria, ma hanno anche dimostrato con i fatti che le revisioni potevano avvenire dappertutto con mezzi pacifici ove ne esistesse la minima buona volontà e possibilità. Esse hanno introdotto con ciò, nella storia dei popoli di Europa, una nuova epoca che apre possibilità idi intesa fra i popoli, invece, de.l proseguimento di una politica di sangue e di odio. L'Italia e la Germania hanno impersonato nell'ultimo decennio la politica delle intese e delle comprensioni e, attraverso la loro alleanza con il Giappone, hanno dimostrato come il loro scopo finale sia quello di raggiungere una giusta e duratura pace mondiale. Questa alleanza non è diretta contro nessuno L'Ungheria desidera avere buone relazioni con tutti i suoi vicini dei s quali intende rispettare lo sviluppo storico, buone relazioni che siano basate sulla giustizia e sulla collaborazione. Da questo punto di vista il Governo ungherese saluta con speciale compiacimen to l'art. 5 del Patto tripartito. Fedele alla sua linea ininterrotta di politica estera e al suo amore per la pace, l'Ungheria aderisce al Patto tripartito con il proposito di cercare, attraverso di esso, la liquidazione definitiva di tutti pericoli di guerra e mettendo a sua disposizione tutte le sue forze per un migliore e più felice riassetto politico ed economico della Europa sud-orientale ». Ha preso quindi di nuovo la parola il Ministro von Ribbentrop il quale ha salutato l'Ungheria quale nuovo membro del Patto tripartito. Ha quindi ricordato il significato di questo patto che reca in sè una sfida ai fautori di guerra ed a tutti coloro che tentano di estendere la guerra, di un Patto che ha per oggetto di ristabilire al più presto la pace mondiale e di creare un nuovo ordinamento più equo. Von Ribbentrop ha anche rilevato il fatto che l'Ungheria è la prima Potenza la quale ha dichiarato ch'essa persegue gli stessi intenti ed ha notato con soddisfazione, a nome dell'Italia e del Giappone, che la Nazione ungherese che da lungo tempo mantiene amichevoli relazioni con questi Paesi ha aderito unum i iiiiiiiiimtiiini minimi ai Patto tripartito. Ha infine dichiarato che altre Potenze aderiranno ugualmente al Patto, e che le Potenze che hanno concluso il Patto hanno preso la decisione immutabile di riunire tutti i popoli giovani che lavorano per una pace giusta ed equa. Dopo che il Ministro degli esteri del Reich, il Ministro degli Esteri italiano Ciano e l'Ambasciatore del Giappone hanno preso congedo dai rappresentanti della Ungheria, la cerimonia è terminata. Al momento della firma si trovavano a fianco dei delegati delle Potenze firmatarie, l'Ambasciatore Buti, il Capo del protocollo Celesia, il Consigliere d'ambasciata De Kase, il Ministro Sztogay, il Ministro Ghyczy, il signor Allein Revitzky, il capo della stampa tedesca dottor Dietrich, von Mackensen e von Erdmansdorf, Ambasciatori di Germania a Roma e a Budapest ed i capi delle sezioni del Ministero degli Affari Esteri del Reich. Dopo la cerimonia, sempre al a i Idlntm, , ., , ,.,,.1 „..„.,.,. ...Scastello del Belvedere, ha avuto i dluogo una colazione intima offerta dal Fiihrer al conte Ciano e ai delegati dell'Ungheria. La colazione, alla quale era stato invitato anche il Maresciallo von Keitel, si è protratta per un paio di ore. Ciano ricevuto da Hitler Nel pomeriggio poi il FUhrer ha ricevuto nel suo appartamento all'Hotel Imperiale il conte Ciano. Il colloquio è stato particolarmente cordiale e si è protratto per lungo tempo. Il conte Teleki e il Ministro degli affari esteri di Ungheria sono rlBpccstdvcripartiti alla volta di Budapest I poco prima delle 19 accompagna-1 ti alla stazione dal Ministro von! Ribbentrop. Anche in questa oc-icasione la popolazione di Vienna'ha manifestato il suo giubilo sa- lutando con vibranti applausi il (passaggio degli ospiti. Il conte Ciano, con il suo seguito, eccettuato l'Ambasciatore Buti che è rimasto a Vienna e proseguirà per Berlino, è ripartito alla volta dell'Italia alle ore 22. Egli si è calorosamente accomiatato dal Ministro von Ribbentrop in un oscuro scenario di guerra appena rischiarato da un raggio di luna .Le leggi dell'oscuramento hanno voluto che questa partenza del delegato di Mussolini avvenisse senza sfolgorio di luci artificiali; ma queste tenebre non fanno che rendere più sfolgorante la luce del nuovo successo diplomatico, politico e militare conseguito dalle Potenze dell'Asse. Felice Ballotti iimiiiiiiiiimnntimm miiiimiiiiiiiiniiimmi