Antonescu ha lasciato Roma

Antonescu ha lasciato Roma Antonescu ha lasciato Roma Calorose parole di ammirazione per l'opera del Duce - La visita in Vaticano e al Foro Mussolini - Mussolini e il conte Ciano alla stazione Roma, 16 novembre. Il Papa ha ricevuto oggi alle ore 12 il generale Antonescu. Il Conducator, con il Ministro degli Esteri Sturdza il Ministro di Stato Constant sottosegretario alla propaganda, il Sottosegretario di Stato alle Finanze Papanace, il Ministro di Romania presso la Santa Sede dottor Grigorcea ed altri personaggi del seguito, seno stati rilevati dalla sede della Legazione romena presso il Vaticano da dignitari della Corte Pontificia, con sette automobili che recavano sul radiatore bandierine pontificie e romene. Il corteo, preceduto dalla vettura nella quale era il gr. uff. Manzia, maestro di casa dei Sacri Palazzi Apostolici, ha raggiunto piazza San Pietro fatto segno, lungo il percorso, a manifestazioni di simpatia, ed è entrato in Vaticano dall'Arco delle Campane, dove, al suo passaggio, il picchetto della Guardia Svizzera ha presentato l'alabarda. L'udienza papale Giunto al cortile di San Damaso, il Presidente del Consiglio romeno è stato ricevuto sotto la pensilina, dal cameriere d'onore di spada e cappa conte Chiassi. Dopo le presentazioni si è formato il corteo che era aperto e scortato da Guardie Svizzere. Precedevano quattro sediari, il sotto-decano di sala e due bussolanti. Il generale Antonescu, col seguito, salito lo scalone d'onore, è entrato nella Sala Clementina ricevendo gli onori militari dal doppio picchetto della Guardia Svizzera. Un gruppo di giovani romeni, alunni del collegio di Ptopaganda Fide, hanno fatto una dimostrazione di simpatia al generale Antonescu, che ha proseguito per le varie sale dell'appartamento pontificio lungo le quali picchetti dei Corpi Armati hanno reso gli onori. Al limitare della sala dell'anticamera segreta, il generale è stato ricevuto dal maestro di camera del Pontefice, mons. Arborio Meila di Sant'Elia, che lo ha subito introdotto, col Ministro degli Esteri, nella biblioteca privata dove si trovava il Pontefice. Pio XII ha accolto con grande cordialità gli ospiti illustri, intrattenendoli a lungo colloquio. Quindi sono stati introdotti t personaggi del seguito ai quali il Pontefice ha rivolto il suo saluto. Terminata l'udienza pontificia, si è riformato il corteo che è disceso all'appartamento del Cardinale Segretario di Stato. Nell'anticamera, il Conducator è stato ricevuto dal Segretario del Cardinale, che lo ha introdotto, col Mi ntstro degli Esteri, nella sala di udienza, mentre il seguito sostava jnella Sala delle Congregazioni. j Il Cardinale Maglione si è fatto incontro agli ospiti, con i quali si 1 è intrattenuto a colloquio. Quindi il generale Antonescu dopo avere presentato al Porporato il seguito, è disceso nel cor- tue di San parnaso e, risalito in j automobile, è stato riaccompagna- to alla sede^della Legazione, dove|poco dopo il Cardinale Segretario! di Stato gli ha restituito la visita. Alle 13,30, in un grande albergo, ha avuto luogo la colazione offerta dal Ministro romeno presso la Santa Sede. Sono intervenuti il generale Antonescu, con il seguito, i Cardinali Maglione, Marmaggi, Tisserant, i Monsignori Arborio Mella di Sant'Elia, Tardini, Montini, Cesarini, Borgia, il Principe assistente al soglio Don Marcantonio Colonna, ì Comandanti della Guardia Nobile e della Guardia Svizzera ed altre personalità. Tra gli accademisti della 6.I.L. Il Conducator ha dedicato il pomeriggio ad una visita ampia e minuziosa del Foro Mussolini. Nella superba cornice marmorea del Foro, il generale Antonescu ha potuto cosi avere una magnifica, interessantissima visione del grandioso e moderno complesso architettonico che si distende alle verdi pendici di Monte Mario. La gioventù del Tempo Fascista, saldamente temprata nei muscoli c nell'animo a tutte le prove e a tutte le conquiste, è cosi apparsa nella piena attività della sua multiforme educazione quotidiana al Conducator, che già della Gioventù del Littorio conosceva quella eletta rappresentanza di giovani allievi dell'Accademia della G.I.L. recentemente recatasi in Romania in occasione del 13" annuale della fondazione della Guardia di Ferro. Sul piazzale esterno del Foro erano ad attendere il Conducator il Ministro degli Esteri conte Galeazzo Ciano, il Segretario del Partito con i vice segretari e i membri del Direttorio Nazionale, il Ministro dell'Educazione Nazionale, il Sottosegretario alla Giustizia e il Federale di Roma. In compatto schieramento erano un battaglione di allievi della Accademia della G.I.L., la compagnia di Giovani Fascisti volontari * Roma sei partecipanti all'undicesimo corso di aggiornamento per magistrati. Al giungere dell'ospite, che era accompagnato dal Ministro degli Esteri Sturdza e dalle alte personalità romene convenute a Roma, dalla folla, che coronava il piazzale, è partita una fervida ovazione. I reparti hanno reso gli onori e la musica dell'Accademia della G.I.L. ha intonato gli inni nazionali dei due Paesi. Ricevuto l'omaggio dei Ministri e delle autorità, il generale Antonescu ha passato rapidamente in rivista lo schieramento, mentre la folla gli rinnovava la manifestazione di simpatia. Subito dopo, egli, accompagnato dal ministro conte Ciano e dalle altre autorità e dal seguito, ha ini- zjato la visita dell'Accademia Dopo avere sostato nel Sacrario ha visitato la sala di convegno de°-li allievi, il refettorio, le bibTiotechle ia palestra dove un gruppo di al- lievi svolgeva la sua attività fisi- ca con esercizi agli attrezzi. Nel-la sala di armi, il Conducator haassistito con interesse a qualche assalto schermistico. Poi visitava gli ampi anfiteatrie i perfetti gabinetti scientifici, Il Conducator è sceso in seguito allo Stadio dei Marmi. Quivi duebattaglioni di allievi hanno esegui- to movimenti in ordine chiuso; poi sono sfilati in parata a passo ro-mano. Gli organizzati della G.I.L. che gremivano le gradinate, han-no ripetutamente Inneggiato alla Romania Legionaria e quando il Conducator ha lasciato lo Stadio,dalla folla si è levata una caloro-sissìma acclamazione, alla qualeirn, risposto salutando romana-mente. Traversato il piazzale dell'Impe- ro, l'ospite e le personalità hannopercorso in auto la suggestivastrada panoramica a mezza costadelle colline retrostanti il Foro. raggiungendo l'Accademia di scherma. Rapidamente qui sono stati visitati gli interni ove gli al-lievi effettuavano esercizi di scher-ma, ai quali 1 ospite ha preso vivo interesse. Dopo la visita alla Accademiadi Musica, il Conducator ha rag-giunto il Palazzo delle Terme, ove, da parte di allievi, sono state ese- guite magnifiche esibizioni dinuo-to e tuffi. Al termine della visita protrattasi a lungo, i reparti schierati sul piazzale esterno del Foro hanno reso nuovamente gli onori al se- nerale Antonescu, mentre la foìla'tornava ad esprimergli la sua sim-.patia. .II mpscaffirin alla // ^tofani Vi II messaggio aiIa «òieiani» Prima di lasciare il Foro, il ConAducator ha manifestato al cónte Ciano e al Segretario del Partito la sua schietta ed incondizionata [ammirazione per i metodi didat-\• tici perseguiti dall'Accademia e per la magnificenza, veramente degna del Regime fascista, del-,l'imponente e razionale complesso di aule, stadi, piscine e campi sportivi. Anche le personalità del seguito hanno avuto vive parole di ammirazione. Prima di partire il generale Antonescu ha comunicato all'Agenzia Stefani il seguente messaggio: « Lasciando Roma ringrazio con gratitudine la Città Eterna per le ; calorose e fraterne accoglienze fatte al mio Paese La ringrazio a nome del mio Paese e l'assicuro che la Romania'non dimenticherà mai « Tornando in Patria e metti-tando su tutto quello che ho vi- sto, mi ricordo che un grande pen- satore e antesignano esclamò nel 1863: «Nasca l'uomo e la forza e l'influenza dell'Italia diventerai) no formidabili ». « Implorando la Provvidenza, fo I sresso nomo invocò anche «Crispi. <c Oggi avete la rara ventura di a- vere questo Uomo. Egli è sorto da qucllo che una Nazione ha di mi-iqliore e dì più sano: è sorto daMpopolo. « Mi indi ino con rispetto e animi-j rasìoHe dittatisi alla Sua opera. Generale Antonescu ». ;Dopo tre giorni di permanenzat!nell'Urbe — durante i quali essi |hanno potuto sentire quanto vival; e profonda sia la comprensione del ; ; Popolo italiano per la Nazione ro-| imena e per il suo nuovo destino —ijil Conducator, il ministro degli [Esteri Sturdza e le altre persona-1 llità romene hanno lasciato Roma questa sera alle ore 18,30. | Come già all'arrivo, l'Urbe haall'arrivo, |voluto testimoniare tutta la sua | ammirazione al generale Antonelscu con entusiastico e vibrante fervore. Alla stazione Termini, il Capo '-del Governo legionario è stato sa>/!((<((0 dui Duce. j Sono intervenute anche alte ca1 rwhe dello Stato tra le quali il \ conte Galeazzo Ciano, il Segreta- no del Partito, i Ministri delle Co.municazioni e della Cultura Popò!/,,,^ jj Sottosei/retario all'Inter\n0> funzionari del Ministero degli | Esteri, generali e ufficiali. Sono pure convenuti i Ministri U Romania presso il Quirinale e |pres80 la Santa Sede 1' l'incaricato . d'Affari di Germania a Roma von Bismarck ed altre personalità. Gli onori sono statj resj da Un1 battaglione di Granatieri con ban- 1dieta e musica. ; // commiato tra il Duce e il Con- ducator c stato cordialissimo. ; // generale Antonescu ha espres- lo al Fondatore dell'Impero il suo vivo escticIto rlnarà riamente per le calorosetSS durante il suo sonniorno nell'Urbe 14 i„ a «o-tito „, Con lo stesso treno è partita 'una Missione speciale del cerimo- . niale del Ministero degli Esteri italiano, che accompagnerà le per- .sonalità romene fino al confine italiano. Aì riapparire del Duce nel piaz-Azale esterno, la folla Gli ha tribù- tato una vibrantissima manifesta- :io»e di affetto e di devozione, che [si è rinnovata più ardente allorché \Egli, salito in automobile, ha la- -ciato la stazione.