ACCANITI SCONTRI SUL FRONTE GRECO Intensa offensiva aerea anche sull'Egitto

ACCANITI SCONTRI SUL FRONTE GRECO Intensa offensiva aerea anche sull'Egitto ACCANITI SCONTRI SUL FRONTE GRECO Intensa offensiva aerea anche sull'Egitto Le retrovie elleniche martellate dai bombardieri - Un treno in movimento colpito in meno nel Nord Africa-Attacchi a volo radente a 40 Km. a sud di Sidi Banani Il Comunicato n. 163 Il Quartiere Generale delle Forze Armate ha diramato nel pomeriggio di ieri il seguente comunicato numero 163: Sul fronte greco si sono svolti, nella giornata di ieri, attacchi e contrattacchi, specialmente accaniti nel settore d'Ila 9.a Armata. La nostra aviazione, in stretta cooperazione con le truppe, ha bombardato rotabili, ferrovie, posizioni nemiche, postazioni d'artiglieria, provocando incendi ed esplosioni, interrompendo le vie di comunicazione, colpendo concentramenti di truppa. Un nostro velivolo non è rientrato. Nostre formazioni aeree hanno bombardato le opere portuali di Suda (Candia) ed il porto di Alessandria d'Egitto. Nell'Africa Settentrionale la nostra aviazione ha bombardato le basi aeree nemiche di El Dabà e Maaten Bagush dove si è sviluppato un vasto incendio, gli impianti di Marsa Matruh e la ferrovia tra quest'ultima località e Bir Amasin. Un treno merci in movimento, composto di una trentina di carri, è stato colpito in pieno da bombe e da raffiche di mitragliatrici ed incendiarie. Baraccamenti ed una trentina di mezzi meccanizzati nemici sono stati attaccati a volo radente con azione di mitragliamento e di spezzonamento ad Alam El Islaguiva (40 km. a sud di Sidi El Barrani) subendo gravissimi danni ed incendi. Aerei nemici, accolti dalla pronta e precisa reazione controaerea hanno lanciato bombe disordinatamente su Sollum, Bardia, Derna, Bomba e Bengasi, causando complessivamente due feriti e nessun danno materiale. Un velivolo nemico tipo « Lysander» è stata abbattuto in fiamme dalla nostra caccia; nella foga dell'inseguimento a volo radente un nostro velivolo da caccia si è distrutto urtando il suolo. Dall'A, 0. I. una nostra formazione aerea ha bombardato gli impianti di Porto Sudan; attaccata dalla caccia nemica ha abbattuto un velivolo tipo «Gloster». Incursioni nemiche su Decamerè, Asmara e Massaua non hanno casuato vittime nò danni. A Massaua un velivolo nemico è stato abbattuto. Aerei nemici hanno lanciato bombe su Bari causando due feriti e danni quasi insignificanti; e su Monopoli, causando un morto e demolendo alcune case di abitazione. Azione sempre più serrata dei nostri aerei sull'Egitto (Nostro servizio particolare) XXX, 18 novembre. Le operazioni nell'Africa Settentrionale hanno assunto da qualche tempo un ritmo più serrato e una maggior aggressività. Gli attacchi sugli obbiettivi nemici lungo le coste mediterranee egiziane e nel ganglio centrale della resistenza inglese si sviluppano e si annodano in maniera tale che oggi è difficile tracciare una cronaca delle varie azioni. Le nostre operazioni aeree in ArscsvnnulavnvdsrucibsgsgpdmgccacrrLs['ì\I\' Africa Settentrionale, come del resto in Grecia, sono un gigantesco carosello, una specie di draga, che incessantemente carica nei suoi carrelli tonnellate di esplosivo per rovesciarle sugli obbiettivi nemici. Solo domani, dopo la vittoria finale, tirando le somme, si avrà una esatta cognizione dell'enorme lavoro compiuto: numero di ore di volo, tonnellate di bombe lanciate numero di aerei abbattuti e di navi affondate. Seguire giornalmente le azioni della nostra Arma aerea attraverso i Bollettini del Quartier Generale delle Forze Armate è tuttavia una cosa mirabile, perchè ci si ac corge delle enormi possibilità di impiego del velivolo quale arma bellica. Impiegato in masse, sfruttato in piccole aliquote, e singolarmente, l'aereo si trasforma, si adatta secondo le infinite est genze che si presentano nel cam po tattico e strategico. Il velivolo diventa, volta a volta, uno strumento di artiglieria pesante a lunga portata, un sostituto dell'autocarro, un pattuglière veloce da ricognizione, un mitragliatore, un assaltatore, un lanciasiluri. Ogni giorno, secondo le varie contingenze, la nostra Arma aerea si spinge nei cieli nemici e adbprea si spinge nei cieli nemici el attacca gli obiettivi prestabiliti dal piano dell'azione con una mobilità impressionante, sopratutto per quello che riguarda l'avvicendamento delle varie aliquote dei bombardieri dei caccia e degli aeroplani d'assalto. Sabato, per esempio, nell'Africa Settentrionale, la nostra Aviazione è fulmineamente piombata sulle basi aeree di El Dabà e Maaten Bagush colpendo con precisi lanci di bombe i baraccamenti di quei campi e provocando un grande incendio. Nonostante la difesa controaerea molto vivace, i nostri apparecchi hanno portato a termine la loro missione. Durante altri voli di carattere offensivo sono stati abbattuti gli impianti militari di Marsa Matruh e la linea ferroviaria tra questo centro e Bir Amasin. Avendo sco perto un lungo treno merci composto di una trentina di carri, i nostri aviatori lo assalivano e ri petutamente lo colpivano in pieno con bombe di medio calibro espio sive e incendiarie. Il convoglio si arrestava e alcuni vagoni centrati si incendiavano, e altri per lo scoppio delle nostre bombe si stac cavano e si sfasciavano rovesciandosi. Dopo avere compiuta la loro riuscita azione di bombardamento, i nostri aerei scendevano a volo rgoAagmmtli nostri aerei scendevano a volol radente e ripetutamente mitragliavano i carri compiendo la loro opera di distruzione. Nel piccolo centro desertico di Alam el Islaguiva nostre aliquote attaccavano con successo e con grande ardimento alcuni baraccamenti nemici e una trentina di mezzi meccanizzati. Sotto il violento saettare delle mitragliere e la precisa azione di spezzonamento il nemico veniva sconvolto e subiva gravi danni. Dopo l'azione a volo radente, violenti inrendi si sviluppavano forse dai depositi di carburante o da qualche riserva di munizioni. A queste azioni che caratterizzano le operazioni della nostra Aviazione sul primi obiettivi davanti a Sidi el Barrani che quotidianamente vengono colpiti con lo scopo di sgretolarne l'efficienza e di prevenire i tentativi di attacco da parte del nemico, seguono poi i voli più lunghi, le ricognizioni offensive a grande raggio. Durante una di queste azioni il porto di Alessandria d'Egitto è stato raggiunto dai nostri bombardieri che hanno portato a termine la loro azione con evidenti risultati. F. P. l f. r.

Persone citate: Alam, Candia, Suda