L'impresa di un "velivolo leggero,, e la ritorsione su Alessandria

L'impresa di un "velivolo leggero,, e la ritorsione su Alessandria Prodezze dell'Arma azzurra L'impresa di un "velivolo leggero,, e la ritorsione su Alessandria (Nostro servizio particolare) ATe/7a giornata del 18 novembre l'armata aerea italiana non ha dato tregua al nemico su tutti i fronti delia nostra'guerra. Ricognitori bombardieri, cacciatori, aerosiluranti si sono avvicendati senza soste in incursioni offensive, sottoponendo basi militali, apprestamenti bellici, colonne di truppe, navi in convoglio del nemico, a duro e logorante bombardamento, mitragliamenti, spezzonamenti e siluramenti. L'offensiva aerea su tutti i nostri fronti siringe i tempi: l'Ala fascista impone la sua superiorità e la sua aggressività al nemico, che è costretto ad incassare durissimi colpi. L'efficienza bellica degli inglesi, e dei greci asserviti all'Inghilterra viene ogni giorno follemente scossa e il ritmo delle nostre incursioni si accelera in un susseguirsi di azioni vittoriose. Fra le azioni aeree del XJ3 novembre assunte particolare rilievo un volo di guerra di un nostro « l'elivolo leggero» che, appositamente allestito, ha mitragliato a volo ìadente alcuni velivoli nemici nell'aeroporto di Ma' Attcn Bagnali. L'azione, che è caratteristicamente italiana e fascista per l'urèimento del pilota e per l'ingegnosità degli allestimenti apportati al nostro « velivolo leggero ». c stala coronata da un pieno successo, che deve avere certamente sorpreso gli aviatori e i tecnici inglesi. Domani potremmo raccontare più dettagliatamente i particolari di questo volo di guerra; ma ora il segreto militare ci impone il riserbo su questa brillantissima azione, della quale si apprendono i seguenti particolari. Un nostro « velivolo leggero », al quale furono applicati dei serbatoi supplementari, tali da triplicare la sua autonomia, prese il volo all'alba del giorno 13 da una nostra base e si portò ad altissima quota sull'aeroporto di Ma' Aten Bagush per studiare la rolla e gli obiettivi militari nemici in quel campo. Il nostro aereo, armato solo di mitragliatrice, sorvolava il campo avversario, e senza farsi scoprire prendeva i suoi rilevamenti e ritornava, dopo uni lungo volo nell'infuocato cielo del-\ la Marmarica, alla sua base. Il pilota scendeva dall'apparecchio e (indurii o riferire al suo comandante sulla missione che aveva dato risultati eccellenti. Mentre il sole tramontava sul deserto il nostro « velivolo leggero » portino col pieno di benzina dalla sua base per compiere l'audacissima impresa. Il piccolo aereo si riportava sull'aeroporto di Ma' Atten Bagush. Era quasi notte. Le ultime luci del giorno illuminavano trasversalmente il campo nemico, dove lievitavano dalle loro ombre un bombardiere e tre velivoli da caccia. Il nostro aereo si tuffava in picchiata sul campo e, dando la sensazione al nemico che fosse un caccia che intendesse atterrare, si avventava sugli aerei al suolo e li mitragliava. Poi, compiuta l'impresa, puntava il muso al cielo, prendendo rapidamente quota. Il bombardiere, colpito in pieno, si incendiava improvvisamente mentre i tre caccia si accasciavano gravemente danneggiali. Agli inglesi non rimaneva che assistete all'incendio del loro trimotore da bombardamento che vomitavu fiamme e fumo densissimo, e al volo ormai lontano del nostro piccolo aereo che, dopo aver sorvolato altri importanti centri nemici, atterrava alla sua base quando la notte era pia piena. Questa e stata in breve l'avventura del nostro misterioso « velivolo leggero ». Nello scacchiere dell'Africa Settentrionale formazioni di nostri bombardieri, a ritorsione della incursione su Taranto, si sono avvicendate in tre ondate, nella notte del 13, sul porto di Alessandria, lanciando tonnellate di esplosivo sui bersagli prestabiliti dal piano di attacco che sono stati raggiunti in pieno con t'isibiJi risultali. La reazione antiaerea è stata particolarmente violenta, ma in nessun modo ha ostacolato l'incursione dei nostri bombardieri. Successivi attacchi sono stati condotti sulla linea ferroviaria ai Fuca ed El-Daba e sulla linea ferroviaria, la strada e i baraccamenti di Ma'Atten Bagush, dove sono stati provocati grossi incendi ed esplosioni. Durante un'altra successiva azione, una nostra formazione da bombardamento raggiungeva in pieno giorno il porto di Alessandria. Un nostro trimotore si abbassava al disotto del raggio di azione delle artiglierie controaeree e con un audacissimo tuffo centrava in pieno un incrociatore inglese alla fonda, dal quale si sprigionava tosto un'alta fiammata. Nello scacchiere dell'Africa Orientale italiana, il 12 novembre aliquote di nostri bombardieri colpivano importanti postazioni di artiglierie e apprestamenti difensivi nemici nel territorio sudanese, e in un secondo tempo spezzonavano una colonna di 10 automezzi, distruggendola. Questo è il quadro dell'attività aerea sui fronti africani e sul Mediterraneo; attività che mostra ancora una volta l'efficienza e la superiorità dell'Ala Azzurra, che ogni giorno contrasta e strappa al nemico il predominio nel cielo e sul mare. Sul fronte greco, nonostante le condizioni atmosferiche avverse, si sono svolle ricognizioni offensive a grande raggio sul territorio ellenico continentale e insulare. I nostri bombardieri, proseintendo nella loro azione di martellamento e di scardinamento della potenza bellica del nemico, hanno eseguito efficacissimi bombardumenti sull'aeroporto di Papas, su Argostoli che è stata attaccata a bassa quota, e su Prevesa. Tutti gli obiettivo sono stati colpiti e i baraccamenti del campo di Papas. gli apprestamenti militari di Ar'gostoli, le opere portuarie della [base navale di Prevesa sono stali I centrati con numerosi ed efficaci i lanci di bombe. Successivi bombardamenti sono stati poi effettuati sugli apprestamenti nemici nella zona di Stracani e di Strariciani e durante una ricognizione sullo stradale di Margaration i nostri aerei di assalto mitragliavano e spczzonavano una colonna di salmerie all'altezza di Marazaki, e trinceramenti a Margttration e a Zolles. Azioni di bombardamento sono siate eseguite, infine, sull'istmo dei laghi di Presba e Malapresba e su trinceramenti a Kakabovo e a Giazdano con visibili distruzioni, gravi perdile hanno subite truppe ivi dislocate. Tutti i nostri velivoli che hanno preso parte a queste azioni nel fronte greco ed egiziano e sul Mediterraneo sono rientrati alle loro basi. F. P.

Persone citate: Papas

Luoghi citati: Africa Settentrionale, Alessandria, Argostoli, Inghilterra, Taranto