Un nuovo anello nella catena della collaborazione euro - asiatica di Giuseppe Piazza

Un nuovo anello nella catena della collaborazione euro - asiatica V ODIERNA VISITA DI MOLOTOF A BERLINO Un nuovo anello nella catena della collaborazione euro - asiatica L'irrevocabile tramonto delle residue speranze britanniche di turbare la cordialità dei rapporti tra Russia e Germania Berlino, 11 novembre. TI Presidente del Consiglio dei Commissari del Popolo e Commissario del Popolo per gli Esteri Molotof è atteso per domani a Berlino; e mentre egli si avvicina alla capitale del Terzo Reich, con un vasto seguito di collaboratori e di dignitari dello Stato sovietico, che è di per se stesso un rilievo intrinseco dell'importanza dell'atto statale che egli si reca a compiere, la immensa risonanza di commenti che l'avvenimento desta nelle opinioni pubbliche di tutti i Paesi dà la giusta misura della sua portata politica e storica mondiale. Incomprensione britannica Diclamo subito, sebbene stentiamo noi stessi a dirlo e a crederlo: perfino l'Inghilterra ha finalmente capito, sembra cioè per meglio dire incominciare a capire, sebbene non lo confessi, a giudicare almeno dal contenuto dispetto che la sua stampa non riesce a dissimulare. Ma non c'è da illudersi: siamo convinti che non saranno ancora cessate le intrattenibili sfuriate di questo dispetto, che già ricomincerà, nella stampa inglese lo stillicidio disperato del gatta cavat lapiderà dei segreti calcoli di divisione russo-tedesca, di cui del resto non mancano già, nemmeno in questo momento, i persistenti segni, nell'interpretazione della visita stessa come sintomo appunto di divergenze che si vorrebbero comporre. L'incomprensione britannica della grandezza e solennità storica degli eventi a cui l'Inghilterra assiste senza potervi influire, continua ad essere — si deve concludere — il segno più vero, più certo, e di tutti il più eloquente, della sua decadenza storica. Per caratterizzare l'insufficienza della misura mentale britannica agli avvenimenti, e la sua povertà di concezioni e di idee, basta riflettere che fino si può dire a ieri, e cioè proprio al momento in cui Molotof si metteva in treno, Halifax dichiarava alla Camera dei Comuni con i sottintesi che tutti comprendono a Londra, che l'Ambasciatore Cripps « non cessava di adoperarsi » a dirimere i famosi « malintesi»; e che nei corridoi della Camera stessa i politici più Intelligenti escogitavano che alla fine dei conti basterebbe una semplice sostituzione di Halifax con l'uomo più adatto, cioè con Eden, per far tracollare d'un tratto la bilancia TsndqgrtgdnimpdrpbmtrapmatddacpsnnlvsitpgcPnmi russa dalla parte inglese. Era peri loro, per dirla con la frase rivelatrice che corre da un anno a Londra circa la decisione delle sorti russe, come « premere un bottone ». La stampa tedesca ripercorre, nell'imminenza dell'avvenimento, le varie fasi che ad-esso hanno condotto, dal giorno dell'improvviso viaggio aereo di Von Ribbentrop dell'agosto scorso a Mosca, che fece crollare d'un colpo, fra dattcalcoli di •.< guerra tedesca dei due fronti », al cui fatuo riparo si era con tanta leggerezza e impudenza giocata la carta della guerra, e nel cui troppo prematuro calcolo un vegliardo stolido — di cui oggi la stampa ha, con queste constatazioni, scritto il severo epitaffio — poteva consapevolmente giocare la truffaldina commedia di Monaco. L'Inghilterra fino da quel primo momento fu incredula nell'amicizia russo-tedesca. La sua famosa Commissione militare era stata soppiantata nell'anticamera del Cremlino dal signor Von Ribbentrop, e ciò non bastava a Londra nemmeno per credere ai propri occhi. Alcune settimane dopo, von Ribbentrop ritornava a Mosca per liquidare già nientemeno lo Stato polacco, e seguirono subito dopo la famosa linea di demarcazione, nonché le Convenzioni economiche russo-tedesche; e non per questo il barometro delle illusioni britanniche si abbassava. Venne anzi ben presto la guerra russo-finlandese, e il barometro saliva. Seguirono la conquista norvegese, l'offensiva di Occidente, l'ingresso dell'Italia, il crollo della Francia, l'estensione della potenza e dell'influenza tedesca al Golfo di Biscaglia e ai Pirenei, e la costituzione del continente in i funzione antibritannica; e Londra |continuava ancora a bisbigliare a se stessa e ad altrui come tutto ciò avesse tuttavia un tallone di Achille: quello russo. Venne dopo l'arbitrato di Vienna con la paci-'ficazione balcanica e la restituzio- ne bessarabica; e nemmeno nei;fertili campi bessarabici crebbe il | famoso pomo della discordia rus so-tedesca. Atmosfera euro-asiatica Ma venne infine il Patto tripartito di Berlino, e allora i politici di Londra toccarono con il dito il cielo della loro sicura rivincita. Questo sì era quello buono! Dopo questo Patto la inimicizia russotedesca nasceva finalmente dal seno stesso della pretesa amicizia d'un anno fa, la quale si strozzava ÌTa" lo7din°e1iPrn°oCnaTra più p!*$.|bile alcuna trattativa russo-tedesca. Ed ecco che la visita di Molotof a Berlino dà proprio su questo punto il colpo di grazia a questa speculazione della credenzona incredulità britannica; e dimostra per l'opinione tedesca che il Patto tripartito, lungi dall'inaridire o asfissiare l'amicizia russo-tedesca, le conferisce un'atmosfera più vasta, e più adatta ad esercitare i suoi polmoni al respiro, e precisamente la stessa atmoafera intercontinentale od emisferiale che esso conferisce a tutta la politica mondiale d: domani. Non bisogna prevenire i fatti la stampa tedesca mantiene natu-l Talmente il più comprensibile assoluto riserbo su quelli che saranno o potranno essere i temi di discussione della visita, e occorre quindi attendere, per farsene una giusta idea, gli accenni che le seranno dati e che ne verranno autorizzati durante le imminenti giornate del soggiorno berlinese del Capo del Governo sovietico. Ma non c'e affatto bisogno d'invadere il campo presumibile di questi temi di discussione, nè di rompere per conseguenza il giusto riserbo della stampa tedesca, per esprimere per conto nostro l'impressione, peraltro desunta dai fatti cui abbiamo assistito nelle ultime settimane, che l'amicizia russo-tedesca tenda sempre più a muoversi ed a respirare nella atmosfera euroasiatica costituita dal Patto tripartito, e che in questa stessa atmosfera tenda ogni giorno di più a muoversi la posizione stessa Internazionale della Russia in vista del nuovo ordine che gli organi dell'Asse vogliono instaurare. E' in questo spirito che ha senso la affermazione che si fa a Berlino che la visita di Molotof non rappresenta già la conclusione di uno sviluppo bensì la sua continuazione in pieno. E' questo sviluppo di cui il Ministro Von Ribbentrop stesso ebbe la chiara sensazione fino dal suo viaggio dell'agosto dell'anno scorso a Mosca, quando dichiarò che il Patto di non aggressione russotedesco, avrebbe facilitato i rapporti anche fra la Russia e il Giappone, ciò che con vera antiveggenza egli ha poi riaffermato anche in occasione della firma del Pattro tripartito di Berlino, esprimendo ancora una volta l'opinione che questo strumento diplomatico non potesse che contribuire a migliorare le relazioni fra Russia e Giappone. Sintomo tutt'altro che ineloquente, nello sviluppo dei rapporti russi — che la stampa tedesca oggi rileva — si sono poi avuti nel frattempo, dalle prime conversazioni che già hanno avuto luogo a Mosca fra i dirigenti sovietici ed il nuovo Ambasciatore giappone se, fino alla recente manifestazione pubblicista dell'Ambasciatore giapponese a Berlino Kurusu, il quale ha significantemente affer mato come il Patto tripartito abbia costituito un blocco intercontinentale cui la Russia non potrebbe essere indifferente, e che perciò esso rappresenta ben di più che la pura somma aritmetica dei le tre Potenze che vi prendono parte. Da Firenze a Berlino Ritornando del resto al campo delle manifestazioni di stampa che accompagnano l'attesa della visita, l'Agenzia Deutscher Dienst raccoglie nei circoli politici berlinesi che la visita rinnova « la realtà dell'amicizia e della collaborazione russo-tedesca, e che i temi i quale anche è stata discussa a Firenze ». Dopo questo importante rilievo l'ufficiosa Agenzia osserva come i rapporti di amicizia di cui ha parlato il comunicato ufficiale dell'annunzio, non possano a meno di essere considerati « nella luce delle grandi concezioni politiche attuali, e cioè principalmente del Patto a tre, il quale ha avuto — rileva l'Agenzia — a Mosca una accoglienza del tutto positiva »; non solo, ma è anche da osservare secondo l'Agenzia il fatto che, evidentemente in diretto rapporto con il Patto tripartito stesso, anche i rapporti russo-giaponesi si sono sviluppati nel senso già dal Ministro Von Ribbentrop previsto fino dalla firma degli accordi di Mosca nell'anno scorso. Del comunicato di annunzio dell'odierno avvenimento l'Agenzia fa poi un'analisi, rilevandone tre elementi: li l'accentuazione degli amichevoli rapporti fra Germania e Russia, che costituisce una risposta a tutti coloro i quali lavorano a seminare dissidi, e la cui riaffermazione costituita dalla visita distrugge completamente qualsiasi speranza della diplomazia britannica di raggiungere qualche cosa a Mosca. 2) L'affermazione che la vi |sita serva a continuare e ad ap profondile lo scambio d'idee cor rente, ciò che distrugge le sempre rinascenti speranze di disturbi e d'interruzione di questi rapporti, '3) L'ac vituazione dei contatti personali come strumento di que;st0 scambio d'idee; e in questo | rapporto ci si richiama a Berlino all'analoga importanza assunta nella politica delle Potenze dell'Asse da tali rapporti personali. « La visita di Molotof a Berlino — cosi conclude con chiara intenzione l'Agenzia — che è prima dell'uomo di Stato sovietico in una capitale europea, non deve essere presa, come la conclusione di uno sviluppo, bensì conformemente al tenore delle manifestazioni ufficiose, come un importante anello della catena della permanente col |ancora un passo più avanti ». I problemi russo-giapponesi Anche il Voelkischer Beobachter scrive che <* nella cornice del nuovo ordine anche alla Russia sovietica spetterà una decisiva importante parte *. Il giornale osserva qui come già le prime conversazioni sovietiche abbiano avuto luogo a Mosca con il nuovo rappresentante del Giappone, e osserva come bisogna richiamarsi alle parole del Ministro degli Esteri dopo il Patto di Berlino di un anno fa, quando egli espresse la sua opinione che la collaborazione lfra Russia e Germania avrebbe facilitato la soluzione dei problemi esistenti fra Russia e Giappone. «. Il mondo farà dunque bene — cosi conclude l'autorevole organo nazionalsocialista — a collocare la odierna visita di Molotof a Berlino nel novero dei più grandi avvenimenti politici mondiali ». E la Nachtausgabe nota come i risultati delle conversazioni berlinesi indubbiamente andranno, dal punto di vista dei rapporti russi, molto oltre allo stato attuale della collaborazione reciproca. Molotof avrà — scrive il giornale — occasione d'intrattenersi con il Ftihrer e con molti uomini di Stato dirigenti del Reich; ed il risultato di tutto ciò non è naturalmente possibile prevedere fin d'ora nei suoi particolari. Ma così come immediatamente dopo la conclusione del Patto di non aggressione di or è un anno, anche 1 rapporti fra la Russia e 11 Giappone cominciavano a migliorare, così si può ritenere che gli sforzi dei popoli giovani di creare un ordine nuovo saranno destinati ad estendersi anche nell'Asia ». Giuseppe Piazza I

Persone citate: Cripps, Von Ribbentrop