Un intero convoglio inglese affondato da unità della Marina tedesca nell'Atlantico settentrionale

Un intero convoglio inglese affondato da unità della Marina tedesca nell'Atlantico settentrionale Un intero convoglio inglese affondato da unità della Marina tedesca nell'Atlantico settentrionale 86 mila tonnellate colate a picco in un colpo solo - Altre 31 mila tonnellate affondate dagli "Stuka,, nei mari del Nord - Due incrociatori gravemente colpiti - Giornata nera anche a Londra Berlino, 8 novembre. Il Comando Supremo delle Forze Armate tedesche, in un comunicato straordinario, annuncia che unità della Marina da Guerra germanica impegnate nell'Atlantico contro la flotta mercantile inglese, sono riuscite ad affondare nelle acque settentrionali di quel mare dove fa rotta, per la maggior parte, il naviglio mercantile nemico, un intero convoglio di vapori britannici, stazzanti complessivamente 86 mila tonnellate. Il Romando Supremo delle Forze Armate tedesche, comunica: «L'arma aerea ha attaccato il sette e la notte dell'otto nuovi numerosi importanti obiettivi militari a Londra e nell'Inghilterra meridionale' e centrale, nonché nelle acque inglesi. I bombardamenti su Londra hanno provocato nei bacini Tilbury esplosioni e diversi gravi incendi, che hanno assunto in breve vaste proporzioni. Si sono verificate esplosioni ed incendi anche nella fabbrica di avio-motori ed in altri impianti industriali di Coventry. L'aerodromo di Scampton è statò speronato e mitragliato da bassissima quota, mentre gli apparecchi nemici stavano per decollare. Sono stati danneggiati diversi aerei e incendiate due aviorimesse. A Brixton è stato distrutto, con un colpo in pieno, un campo di baraccamenti. Vicino al porto di Dover sono stati centrati bersagli. « Unità della marina da guerra nemiche, che col favore delle tenebre tentavano avvicinarsi alle coste fiamminghe, sono state disperse dal fuoco concentrato delle artiglierie della Marina, delle batterie costiere e delle grosse batterie antiaeree. Una formazione di « Stuka » ha attaccato un grosso convoglio nemico navigante alla foce del Tamigi. In questa azione è stato colpito, e gravemente danneggiato, un incrociatore di 10 mila tonnellate. Un vapore mercantile, della stessa stazza, è stato centrato in pieno, rimanendo immobilizzato con forte, sbandamento. Un vapore da carico di cinque mila tonnellate è stato colpito in pieno ed ha dovuto arrestarsi, con incendio a bordo. Un altro vapore mercantile di cinque mila tonnellate, è colato a picco in seguito ad una grave esplosione. In una zona di mare presso le coste della contea di Norfolk è stato affondato un piroscafo mercantile ed un altro piroscafo è stato incendiato. Più a sud, nella stessa zona, un altro piroscafo commerciale di sei mila tonnellate, è stato colpito da due bombe e talmente danneggiato, che è rimasto immobile ed è stato avvolto da dense nubi di fumo. Durante combattimenti aerei svoltisi durante queste azioni sono stati abbattuti diversi aerei nemici. « Nella notte dal sette all'otto novembre apparecchi britannici hanno sorvolato la Germania occidentale, gettando bombe incendane e dirompenti. In alcune città della Renania sono state danneggiate case di abitazione. Si lamentano alcuni morti e feriti. « Ieri il nemico ha perduto due apparecchi ed un aerostato. Tre apparecchi tedeschi sono mancanti. Il maggiore Wieck ha conseguito nel corso del sei e sette novembre la sua 53.a vittoria aerea, abbattendo sei apparecchi britannici. Con l'affondamento di un vapore inglese di sei mila tonnella te avvenuto presso le coste occidentali della Scozia, il tenente di vascello Barth, comandante di un idrovolante, ha colato a picco sino ad oggi un totale di 30 mila tonnellate di naviglio nemico >,. A complemento delle notizie diramate dal comunicato ufficiale, l'Agenzia D. N. B. agg unge i seguenti particolari nell'offensiva aerea sul suolo nemico : alcune centinaia di aeroplani germanici hanno partecipato, nella scorsa notte, alle azioni di rappresaglia sull'Inghilterra. Solamente sulla cap tale britannica sono state lanciate cento nove tonnellate di bombe. Gli attacchi tedeschi sulla città di Londia sono stati continuati in forte misura anche nella notte da giovedì a venerdì. In quasi tutti i quartieri della città sono stat: bombardati obiettivi militarmente importanti, nonché gli impianti dei rifornimenti. Il tempo ha facilitato le imprese degli aviatori tedeschi, tanto che sono stati constatati i grandi effetti ottenuti. Un incendio gigantesco, con formidabili esplosioni ed alte fiammate, nonché altri grossi e piccoli incendi si estendono e si allargano sulla città. Sopratutto nei docks Tilbury gli incendi, che si sono sviluppati dopo formidabili esplosioni, devono avere assunto delle proporzioni distruttive inaudite. A; margini dì Londra una postazione di riflettori è stata più volte colpita. Sulle operazioni navali la stessa agenzia aggiunge: come si appi ende a tarda ora. nella giornata di giovedì sono state gravemente colpite altre due navi britanniche da aerei tedeschi. Un vapore mercantile di 2000 tonnellate nell'estuario del Tamigi ha ricevuto due colpi in peno, da bombe di calibro pesante. Le bombe hanno colpito la poppa e la prua. Un altro vapore da carico, all'altezza di O-fordness ha ricevuto un colpo centrato in pieno sulla prua ed un altio lungo la parete di bordo. I col¬ i!I e e e n a i e è o è o a e pi sono stati così tremendi ed efficaci che si deve senz'altro ritene. re sicuro l'affondamento di entrambi i vapori. Lo stesso D. N. B. inoltre, a tarda ora dà notizia di una nuova vittoria dell'arma aerea. Si apprende infatti che gli aerei tedeschi da combattimento e gli Stuka hanno notevolmente disturbato anche nella giornata di venerdì, gli approvvigionamenti dell' isola Britannica con vittoriosi attacchi rivolti alle navi che tentano di [aggiungere i porti inglesi. Nonostante il vivace fuoco dell'artiglieria contraerea, quattro navi mercantili, di un tonnellaggio complessivo di 22.000 tonnellate, sono state affondate e sei piroscafi, di complessive 23 mila tonnellate sono stati gravemente danneggiati. Nelle zone navali ad occidente dell'Irlanda sono state ancora affondate due altre navi mercantili, di complessive 9000 tonnellate, sicché fino al momento attuale il tonnellaggio nemico affondato nella giornata di venerdì, nelle acque del Nord, ammonta a 31 mila tonnellate. Si deve però contare su un ulteriore aumento del tonnellaggio affondato, dato che le azioni non sono ancora terminate. In merito a tali attacchi degli « Stuka » contro convogli inglesi, il D. N. B. apprende ancora che nell'ulteriore corso delle azioni un incrociatore è stato incendiato in seguito di parecchi colpi centrati in pieno, i quali hanno suscitato diverse esplosioni, provocando lo arresto immediato della nave. Un altro incrociatore, che aveva anch'esso il compito di proteggere un altro convoglio, ha avuto un grosso squarcio su uno dei fumichi, in seguito all'esolosione di ! parecchie bombe di calibro pesanI te. Inoltre è stata colpita una nave mercantile di 6000 tonnellate che ha cominciato subito ad emettere vapore in grande quantità rimanendo poi distanziata dal convoglio. La battaglia a 1600 km. dalle coste mgsamericane Berlino, 8 novembre. n magnifico successo della. Marina da guerra germanica, che ha sbaragliato e affondato un gigantesco convoglio britannico, proprio su quella che gli inglesi hanno sempre chiamato la «strada' di casa » oppure la « rotta della sicurezza», è oggi esaltato dalla] stampa germanica con visibile gioia. Sembra di rivivere un episodio della gloriosa guerra che la Marina germanica condusse su tutti i mari del mondo dal 1914 al 1918, sembra di riudire echeggiare gli eroici nomi del/'Emden e di tutte le navi al comando dell'Ammiraglio voti Spee, che corsero, tutto il Pacifico passando di Vit-\ toria in vittoria e trovarono una' splendida morte alle Falkland o lungo le coste africane, svarando le ùltime cannonate quando già le onde del mare invadevano la tolda coperta di morti. Per la prima volta nella storia di questa (juerra, la prima notizia dell'epica impresa delle navi germaniche è giunta dall'Amen-, ca. La battaglia si è svolta a cir- ì co mille miglia dalle coste ame-\ vl ricane, e ciò può spiegare comemai i disperati S.O.S. delle navi colpite dalle precise cannonategermaniche siano stati uditi dai posti di ascolto canadesi e ritrasmessi dalla radio di New York, con vn commento sensazionale: « La flotta germanica opera lungo le coste'americane! Il Rangi ' ] , \ ' , ì \ iicki e il Cornish City assaliti e gravemente colpiti e con le stive in fiamme, chiamano disperatamente soccorso! ». Poi le notizie si sono aggiunte alle notizie, ai primi due nomi se ne sono aggiunti degli altri e il quadro della straordinaria impresa, condotta vittoriosamente a termine dalla Marina germanica, si è completato. II durissimo colpo Nel pomeriggio d'oggi, poi, è uscito il laconico bollettino straordinario a stabilire definitivamente il bilancio di quella che deve essere definita la prima battaglia navale dell'Atlantico settentrionale. Battaglia nel senso più stretto della parola, perchè anche se attualmente non si sa ancora se unità da guerra britanniche abbiano o meno partecipato allo scontro, è fuori di dubbio che le navi inglesi erano tutte armate fino ai denti e che la zona di mare era battuta da corazzate, incrociatori e cacciatorpediniere di S. M. britannica. L'orgoglio inglese subisce un nuovo'durissimo colpo. La «regina dei mari » è stata ancora una volta beffata e bastonata di santa ragione. A Londra si grida allo scandalo e con ogni probabilità a quest'ora le più potenti corazzate britanniche si sono messe in caccia della squadra germanica, per vendicare l'oltraggio patito. Ma è il caso di dubitare fortemente sulle possibilità che gl'inglesi hanno di raggiungere i tedeschi. L'Atlantico settentrionale è oramai immerso nelle tenebre per sedici ore al giorno e nelle ore di luce dense cortine di nebbia fluttuano sulle onde. Inoltre ì marinai germanici hanno il vantaggio di sapere cosa fanno i nemici, perchè questi sono fatalmente legati ai convogli di navi mercantili ed è impossibile nascondere le partenze di questi convogli dai porti americani. Questa attività della Marina da guerra germanica nei mari settentrionali è in gran parte una conseguenza dirètta dell'occupazione della Norvegia, le cui frastagliatissime coste offrono non solo sicuri approdi ed eccellenti basi, ma anche la possibilità di agire senza essere spiati troppo da vicino Certamente l'ultima cosa che si aspettavano gl'inglesi (e anche ali americani) era quella di vedere comparire le navi da guerra germaniche nel punto dove hanno sbaragliato il convoglio. Ora Londra dovrà correre ai ripari, il primo lord dell'ammiragliato britan-,mìco, Alexander, dovrà rispondere',-r- 'ì\ja nuove interpellanze. Sarà più facile far tacere gli oppositori che i cannoni germanici. Come è noto, l'assalto della squadra navale germanica al convoglio britannico è stato sferrato a circa 1600 chilometri a nord est dalle coste di Terranova. Il convoglio procedeva di conserva con le navi molto distanziate l'una dall'altra, secondo la tattica im posta per fronteggiare la guerra sottomarina. I sommergibili, in¬ fatti, sono notoriamente più lenti delle navi commerciali e il sistema di procedere conservando una certa distanza fra una nave e l'altra permette la sorveglianza di una maggiore superficie del mare. Quando un piroscafo avvista un , '"™0™'* nott.e ™»!e della più tei libile che mot abbia vissuto la ca- sottomarino, getta l'allarme e fugge verso il centro del convoglio, mettendosi sotto la protezione dei cacciatorpediniere di scorta, che formano una « testuggine difensiva ». Questa strategia marinara è riuscita però fatale al convoglio, perchè invece dei lenti sottomarini, ha incontrato velocissime unità di superficie. Una dopo l'altra, le navi britanniche sono state attaccate, colpite, incendiare e affondate prima ancora che potessero rendersi conto di quello che accadeva. 86 mila tonnellate di naviglio sono quindi colate a picco. ^ Immenso campo d'azione Come avevano notato giorni or sono, il campo di battaglia aereo marittimo si allarga sempre di jiiù. In un primo tempo erano i convogli che potevano addentrarsi nella Manica, che facevano le spese degli attacchi sferrati dal cielo e dagli abissi marini dalle forze armate del Reich, poi il rag gio di azione si è esteso fino ai mari della Spagna, fino ai mari d'Irlanda, sempre più lontano sicuro è stato sferrato Vassallo delle forze dell'Asse. L'eco delle ultime cannonate è rimbombato prima in America che in Europa E' un particolare d'immensa portata e di un ancora più grande significato. Il giusto rilievo dato a questo episodio marinaro non deve però far passare in ombra la formidabile offensiva che le ali germaniche hanno sferrato su tutta l'Inghilterra. Londra è stata battuta con implacabile tenacia e con sovrumana vigoria. Centinaia e centinaia di bombe sono state lanciate sui porti, sulle fabbriche, sugli aerodromi e sui depositi della capitale britannica. Lungo tutta la costa orientale e meridionale della maggiore isola britannica la notte è trascorsa fra un continuo rombare di motori e scoppiare di bombe. Porti, òpere difensive, concentramenti di truppe, linee ferroviarie e incroci stradali sono stati efficacemente battuti con azione notturna e diurna. Ancora una volta il nome del maggiore Wieck torna alla ribalta per avere abbattuto sei apparecchi nemici. Il totale delle vittorie di Wieck è quindi salito a 53. Il «piccolo » — gifesto è il soprannome col quale è conosciuto Wieck nell'aeronautica — sta per raggiungere il suo primo comandante di squadriglia e maestro, tenente colonnello Mólders. Notizie da Londra parlano dei- pitale inglese. E' una frase vec chia questa, forse non farà più vi brare i nervi dei lettori. Ma è as solidamente esatta. Il crescendo dell'offensiva germanica è costan te. Ve ne saranno ancora di « not ti più terribili di tutte » per la capitale dei plutocrati e degli ebrei Felice Belletti

Persone citate: Barth, Cornish, Coventry, Felice Belletti, Norfolk, Vassallo, Wieck