Problemi del sud-est alla luce degli ultimi eventi

Problemi del sud-est alla luce degli ultimi eventi Problemi del sud-est alla luce degli ultimi eventi Sofia, 5 novembre. .„„, f_r Il caso, quasi potrei dire la for- luna, mi ha oggi permesso di par- lare con un eccezionale .conoscilo- re del sud-est europeo: e miesUe la regione che esige, per esseie davvero conosciuta, lungo e.pa- esseie e ziente studio del territorio e de; ambienti. La competenza del personaggio risulterà dalle stesse sue parole. — E' molto probabile — egli mi ha detto — che i più non abbiano ancora capito la vostra azione militare ih Grecia. Confronti con la fulminea marcia tedesca in Polonia sono perdonabili solo a chi dimentica che la Polonia, tutta piana, offriva un terreno ideale per reparti motorizzati. Ma in Grecia voi trovate condizioni che ricordano le abissine: montagne di una altezza media di 1500 metri, gole strettissime e pessime strade, tutte da rifare. I greci non le costruirono appunto per potersi difendere meglio. Della efficienza dell'aiuto militare inglese non si può, ma si deve dubitare: Londra ha spinto la Grecia in guerra più che per aiutarla per essere aiutata. E una forma di aiuto le sarà sembrato l'uso delle basi aeree dalle quali intraprendere incursioni verso ovest e verso est. C'è di più: l'Inghilterra essendo la prima a sapere che il conflitto italo-greco non può durare a lungo vuole sfruttarlo in altro senso. L'Italia, e dicendo l'Italia intendo dire l'Asse, desidera localizzarlo, l'Inghilterra vuole estenderlo. Per arrivare allo scopo agita lo spauracchio della Bulgaria che notoriamente aspira allo sbocco sull'Egeo. E sebbene i bulgari non pensino affatto ad aggredire la Grecia, il comando greco si è concesso fino a ieri il lusso di mantenere alla sua frontiera nord-est sette divisioni. Quanto alla Turchia è più d'un anno che essa ha concentrato in Europa forse la metà delle sue truppe, 24 divisioni, delle quali tre sulla Maritza e tre sul Mar Nero. Anche la concentrazione delle forze turche ha un retroscena finanziario: per ognl soldato mantenuto sul suolo europeo l'Inghilterra paga al Governo di Ankara 80 o 90 piastre al giorno. Siccome i soldati sono non meno di 50 mila e il Governo turco spende per ognuno di essi forse 30 piastre al giorno, l'affare è ottimo, conveniamone : incassando da 400 a 450 mila lire turche al giorno e spendendone 150 mila il Governo ne mette da parte da 250 a 300 mila: e una lira turca vale 15 lire italiane: fate adesso il conto e vedrete che cosa prende la Turchia dall'Inghilterra da un anno in qua. I turchi sono vestiti non troppo bene e nutriti piuttosto male; ma dall'Inghilterra hanno ricevuto buone armi e dei carri d'assalto ». — Credete che la Turchia abbia intenzione di muoversi? — No. Visto che la Bulgaria non la provoca, la Turchia, in fondo, è lieta di starsene ferma, anche se molti laggiù amerebbero avanzare nella Tracia occidentale per gortare la frontiera più a ovest, iato il suo carattere di potenza asiatica, prima o poi dall'Europa la Turchia dovrebbe sparire perchè non ha proprio nulla da farci. Ma per ora del loro possesso europeo i turchi sono gelosissimi e per non perderlo si appigliano alle esigenze della difesa dei Dardanelli che, tuttavia, nell'epoca dell'aviazione, si presenta sotto aspetti assai mutati. Senonchè Ankara, non arrendendosi alla realtà e alla ragione avrà da preoccuparsi e dell'ovest e dell'est: Ismet Ineunu asserisce che i rapporti tra Ankara e Mosca sonoritornati alla loro norma di amicizia; ma Ismet Ineunu non ignora che Mosca pretende un nuovo accordo per i Dardanelli e la restituzione, al confine con la Georgia, dei territori di Kars, Ardech e Artwin, che già appartennero alla Russia, necessari per la sicurezza di Batum e altresì per aprirsi, attraverso l'Iran, la via delle Indie. Voi sapete che l'influenza della Russia nell'Iran è, specialmente nel campo economico, già molto forte. I turchi si illudono se credono la Russia disposta a fare il giuoco inglese contro la Germania e l'Italia: una cosa il Kremlino non perdona all'Inghilterra: quella di non essersi adoperata nel 1938 per farla partecipare alla conferenza di Monaco. — E credete che l'Inghilterra possa riuscire a compromettere la Turchia ? — Prima di arrischiare il suicidio i turchi ci penseranno tre volte. Però l'Inghilterra farà di tutto per trascinarla nella lotta. Non troppi giorni addietro la Turchia ha corso il pericolo di vedere squadriglie dell'aviazione britannica calare sul suo territorio per creare il fatto compiuto; e il ministro dell'interno turco ha tenuto a eseguire di persona una ispezione dei servizi di vigilanza. In realtà i turchi odiano gli inglesi, non meno degli altri stranieri; anzi nell'esercito si incontrano dei germanofili e non degli anglofili. Ma per poter dire all'Inghilterra che e con lei e che vigila e si di fende, il governo turco arresta te deschi e italiani quante volte abbia modo di accampare un prete sto qualsiasi; nè i bulgari sono trattati meglio. — Cosa pensate dei soldati turchi? — Ottimi nella difensiva. — E dei bulgari? — Ottimi nell'attacco. Ma non attaccheranno se non saranno attaccati. La Bulgaria fa la politica dell'Asse. I. z