Trafticanti di caffè gabbati

Trafticanti di caffè gabbati Trafticanti di caffè gabbati Ai primi di ottohre del corrente anno, certo Torello proponeva a tale Antonio Straglia, l'acquisto di una partita (lì carie, del valore di L. 120 mila, 'giacente a Genova; lo Stragli», che non disponeva dell'intera gomma, interessava, alla faccenda nn suo amico, certo Chiabotto, il quale fi dichiarava disposto a versare, per tale acquisto, la somma di ottantamila lire. Messisi d'accordo sul Finanziamento dell'altare, 11 Torello lo Straglia ed il Chiù nodo si recavano a Genova dove si abboccavano con tuli Burlando, Cazzati e llorlu, proprietari della partita di merce (li cui si trattava. L'affare era presto concluso: i tre genovesi consegnavano ui tre torinesi alcuni succhi che si trovavano su un autocurro e i compratori, a loro volta, versavano le Ilo mila lire pattuite. L'autocarro, quindi, col Chiabodo e con lo Straglio, prendeva la via di Torino: il veicolo non aveva ancora percorso cinquecento metri che veniva fermato da due guardie di finanza, le quali, saputo il contenuto dei sacchi, disponevano perchè essi venissero trasportati alla sede della polizia tributaria. Il Chiabodo e lo Straglia se ne ritornavano scornati nella nostra città, apparentemente paghi delle spiegazioni loro fornite dagli amici di Genova. Lissi, però, venivano a. sapere che i sacchi non contenevano catte, ma la aiuoli per un importo di circa 1300 lire, che le 130 mila lire da loro versate erano state divise tra i diversi «Compari» di Genova e che le due guardie di finanza intervenute a sequestrare il carico non erano... autentiche, ma si sarebbe trattato di due complici che avevano, per la circostanza, indossato la divisa dei doganieri. Il Chiabodo e lo Straglia sporgevano allora denunzia alla Questura idi (renova della truffa putita: le indagini della polizia — secondo quanto ci telefonano da quella città — portavano ad un primo colpo di scena: l'arresto dello Straglia che avrebbe partecipato alla divisione del bottino e che quindi da denunziarne è diventato imputato. Le ulteriori indagini portavano all'identificazione ed all'arresto «lei pseudo agenti di finanza che avrebbero' percepito, quale compenso per In loro prestazione d'opera, la somma di lire duemila caduno. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Corte, Ciurlo e Malato di Clpnova, Maccari e Dui Fiume di Torino.

Persone citate: Antonio Straglia, Burlando, Chiabodo, Chiabotto, Maccari, Torello

Luoghi citati: Genova, Torino