La "Carta della Scuola,,

La "Carta della Scuola,, La "Carta della Scuola,, Nel prossimo anno 1941-42 entreranno in funzione, oltre l'ordine elementare, la Scuola professionale e l'ordine femminile - Sarà pure intrapresa la riforma dei Collegi di Stato Roma, 1 novembre. La creazione dell'ordine elementare non sarà "la sola riforma che nel prossimo anno scolastico 194142 contrassegnerà la pratica attuazione della Carta della Scuola. Insieme con easo, e con quella gradualità richiesta dalle circostanze, due altri tipi di quegli istituti nei quali si distinguerà nel varii ordini la nuova scuota italiana, entreranno in funzione: la scuola professionale e l'ordine delle scuole femminili. Tre strade aperte Per quanto si riferisce alla scuola professionale, vi sono infiniti motivi di fondamentale valore a consigliarne la sollecita istituzione. Occorre assolutamente impedire che, in mancanza di essa, la scuola media veda, sia pure solo nei primi anni, compromesse le finalità che si propone di ottenere da una eccessiva e non giustificata frequenza, di alunni, e bisogna senz'altro dare ai giovinetti che intendono prepararsi alle esigenze di lavoro proprie dei grandi centri, il tipo di scuola di cui essi abbisognano. Gioverà ricordare che. analogamente a quanto avviene per la scuola Media, alla nuova scuola professionale si accederà alla con clusione della scuola del lavoro dell'ordine elementare; per cui è agevole rilevare come al compimento del decimo anno di età, il giovinetto o per meglio dire la sua famiglia si troverà senz'altro a scegliere l'ulteriore via da percorrere. Queste tre vie, queste tre grandi dii attrici, si chiameranno: . Scuola artigiana, dedicata agli alunni che non intendono proseguire oltre gli studi elementari; Scuola professionale, destinata a soddisfare le esigenze della preparazione di maestranze provviste «li un alto grado di affinamento e di addestramento e di dirigenti di modeste aziende per lo più a carattere familiare; e Scuola media, orientata verso il proseguimento degli studi dell'ordine superiore e più precisamente verso l'università. ■ Anche per la scuola professio naie, che zioteil elmsivamnainviorzivodecumpoCMbasedeti tiednlamDchDè Fp1Istizvclamcsprnccome si è detto. trovaJFschiuso dinanzi a sè il grande e tebnntdelicato compito della preparazione dei giovinetti alle esigenze di lavoro proprie dei grandi centri e de'.la creazione di stretti rapporti fra scuola e potenziamento industriale, agricolo, commerciale, può. considerarsi giunta a buon punto|ola formulazione dei relativi pi-ov-|ai! fvedimenti legislativi e dei programmi da parte del Ministero dell'Educazione Nazionale. Si tratterà ora di passare ad un attento vaglio quanto è stato già predisposto; ma la ossatura è. nelle sue linee essenziali, già tracciata e resa perfettamente aderente alle finalità che si vogliono raggiungere. Il ciclo professionale Possiamo precisare al riguardo che gli schemi preparati, prevedono per la nuova scuoia professionale una durata complessiva di cinque anni, così ripartita: Scuola professionale, triennale e agganciata a questa una scuolal SaiHnscShcng<SCtecnica biennale che sorgerà con la specifica funzione di preparare agii impieghi minori e al lavoro specializzato dtne grandi aziende industriali, commerciali e agrarie. In tutto il cicio professionale, il lavoro, scientiticauicnte organizzato, vi avrà parte preponderante. Si avranno principalmente tre grandi tipi in corrispondenza delle tre grandi attivila produttive nazionali: industriale, commerciale e agraria; ma è prevista fin da da la io.o articolazione, specialmente per il ramo industriale, in un maggior numero di specializzaz.oni. Fedele al metodo che la pratica deve precedere e possibilmente spianare la via alla teoria, il Ministro. Bottai ha disposto che, già dal corrente anno scolastico, alcuni di questi istituti, e precisamente quelli a tipo industriale, funzionino a titolo sperimentale in alcuni importanti centri. Ne sono stati creati ad Arezzo, Ascoli Piceno, Benevento, Cesena, Colleferro, Ferrara, Fiume, Foligno, Imola, Lucca. Modena, Monfalcone, Napoli, Ottaviano, Parma, Regg.o Emilia, Roma (nella capitale vi sono due scuole: e Duca d'Aosta » per meccanici e « Augusto Righi » per radiomontatori), Savigliano, Savona, Treviso Milano e Torino. L'attività di queste scuole sperimentali richiama la p.ù assidua vigilanza del Ministero dell'Educazione Nazionale, desideroso di cogliere tutti quei suggerimenti di perfezionamento che solo l'esperienza è capace di dare. Passando all'ordine delle scuole femminili, rileviamo che esso già trova una chiara indicazione nel la Carta della Scuola. In questa si precisa che la «• destinazione e la missione sociale della donna, distinte nella vita fascista, hanno a loro fondamento differenti e speciali istituti di istruzione. La trasformazione delle scuole promiscue si attua a mano a mano che nell'ordine corporativo si definisce il nuovo indirizzo del lavoro femminile >. otmlLlpggdmngsLe femminili L'ordine delle scuole femminili prevede la creazione di una scuola media femminile triennale e di un conseguente magistero femmi- 5»e che si ripari rà in due rami, forse avere minore durata del '2consentirà il consegui-deTdipiSma dV edùoKProcédei^ea\%edc!uUn?elntoChdeel" rcuaoC.aedne.ediaPSSenZÌa,mente Pnn ìì nrniiimo anno scolasti-riforma dei Collegi di Stato la cui attuazione avrà nei venturianni. Obiettivo del riordinamento sarà quello di garantire la conti nuazione degli studi ai giovani capaci ma non abbienti. Per quanto si riferisce, infine, all'ordine superiore, destinato a servire da naturale continuazione della scuola media, la riforma sarà applicata nel 1943. quando cioè sarà completata la formazione di tutto il complesso della scuola media. In ogni modo, fin da questo moment ne i'to0i"'la'vorì per la formulazio-dei relativi provvedimenti le-disiativi e per là Ci i .'illazione deir>'ti— animi possono'considerarsiìriunti alla fase conclusiva, nonrestando pertanto che d?. perfe- zionare il complesso e vasto materiale raccolto. Nel prossimo mese di gennaio il Ministro fornirà agli editori gli elementi essenziali dei programmi, In modo da mettere a disposizione del loro lavoro, in questo vasto settore, un preciso orientamento. Sotto l'intelligente e appassionata guida del Ministro Bottai, in una veramente poderosa attività risultano impegnati tutti gli organi del Dicastero dell'Educazione Nazionale. Per questo lavoro unica è la consegna: fare della nuova scuola italiana il sicuro e potente strumento di formazione della coscienza umana e politica delle nuove generazioni.

Persone citate: Augusto Righi, Bottai, Duca D'aosta, Savigliano