I calcoli di Churchill rovesciati dalla incalzante azione tedesca di Guido Tonella

I calcoli di Churchill rovesciati dalla incalzante azione tedesca I calcoli di Churchill rovesciati dalla incalzante azione tedesca La crisi interna della Gran Bretagna si allarga agli alti comandi navali Berlino, 18 ottobre. Le constatazioni fatte nei giorni scorsi circa la fortissima pressoché radicale diminuzione del potenziale offensivo della R.A.F. hanno oggi trovato nuova pratica conferma: nella notte scorsa, benché il tempo fosse perfettamente chiaro, nessun aeroplano inglese ha tentato di sorvolare i territori del Reich. La attività dei bombardieri inglesi si è limitata a qualche incursione sui territori occupati della Francia e del Belgio, con effetti, come al solito, privi di ogni importanza bellica. Invece, i tedeschi, nonostante il fatto che nel settore della Manica le condizioni del tempo non fossero favorevoli, hanno proseguito i loro attacchi contro l'isola e, particolarmente, contro Londra, senza allentare un istante la loro stretta terribile. La fantasiosa immagine dì un grande duello aereo anglo-tedesco, in cui, non più tardi di dieci giorni fa, i dirigenti britannici avevan creduto di poter fissare l'attuale fase della guerra, svanisce pertanto anche sullo schermo della propaganda inglese e al suo posto si incide ad aspri tratti una visione ben più aderente alla realtà: il bombardamento di Londra. L'equilibrio si sta rompendo Parlare di duello, nelle attuali condizioni, è un non senso; un duello presuppone un minimo di equilibrio, mentre nei settori più attaccati la popolazione inglese ha avuto modo di constatare, in base ad un'amarissirr.a esperienza che dura da quasi un mese e mezzo, che un tale minimo non esiste affatto. E se è vero che Londra continua a resistere e che la bilancia non si è ancora rovesciata sotto il peso soverchiante dell'offensiva tedesca, resta sin da ora chiaramente accertato come il caricamento del piatti rispettivi avvenga con elementi troppo diversi: di qua il progressivo appesantirsi di una formidabile, concreta pressione militare, di là il fluido materiale della propaganda, delle speranze, delle illusioni — perchè ad un dato momento anche l'equilibrio della bilancia non debba rompersi definitivamente. Nè con questo, è bene sottolinearlo chiaramente, si tratta di speculare prematuramente su un collasso morale degli inglesi, le cui qualità di resistenza — resistenza da bulldogg — non sono per nulla misconosciute da parte tedesca. Ma quando si sentono i nostri alleati dichiarare che l'a zione contro Londra non solo noi conoscerà alcuna sosta, ma aridi vieppiù sviluppandosi, fino a rag giungere il massimo di intensità fino al « tifone » di cui si è par lato qualche giorno fa, e quando nello stesso tempo si sentono i dirigenti degli organi di propaganda di Inghilterra contrappore alle terribili relazioni pratiche la gratuita affermazione che lo sforzo dell'avversario ha già toccato il suo punto critico e che pertanto la resistenza fisica e morale dei londinesi non dovrà subire in alcun caso un aggravio maggiore dell'attuale, quando si procede a questo semplice confronto preliminare fra quel che vi è, in tutto questo, di peso utile e ciò che vi è di tara, è facile capire che dovrà venire il giorno in cui la spin ta soverchiante dell'offensiva tedesca butterà per aria il piattello della resistenza londinese. L'assedio sistematico Il fatto che i bombardieri tedeschi limitano le loro azioni di rappresaglia agli obiettivi aventi importanza bellica e si astengono scrupolosamente dall'usare la facile arma del terrore contro la popolazione non combattente di Londra, può indurre qualche osservatore superficiale a cadere nello stesso errore degli inglesi, i quali si illudono di potere evitare nonostante gli inevitabili ma li che toccano anche alla popolazione civile, il pericolo di un collasso morale. Ma l'esito dell'azione tedesca è tanto più sicuro per il fatto appunto di trascurare questo fluido elemento morale, puntando invece, direttamente, sullo smantellamento militare del bastione londinese. Churchill può rifare tutti 1 calcoli one vuole, per dedurre dal relativo scarso numero di morti che si sono avuti finora a Londra una pretesa dimostrazione della impossibilità pratica di imporre a Londra la capitolazione. Questi, come tutti gli altri calcoli dei ma tematici da strapv-zo, spesso in buona fede, sono semplicemente assurdi. Quale sia la nuova situa zione militare realizzata dopo sei settimane di ininterrotto attacco contro la grande centrale della difesa insulare britannica è stato illustrato con concise ma efficacissime parole nei bollettini del giorni scorsi, sinteticamente. Questi progressi si possono contenere nel concetto, affermato ieri l'altro in un importante articolo della National Zeitung dal titolo «Londra assediata ». € Chi all'estero crede di poter dire che non v'è nulla di nuovo sul fronte della guerra contro la Gran Bretagna — scrive l'autorevole quotidiano di Essen — dovrebbe avere ormai materia sufficiente per rivedere il suo giudizio e spinger lo sguardo a fondo, meditare per poi commentare. Basterebbe lo sfacelo della caccia britannica, quale risulta manifesto da cifre impressionanti, per capire che l'assedio di Londra ha già portato lo scalzamento di un importante baluardo che verosimilmente può costituire la « posizione-chiave > per la conquista di tutto il rimanente complesso difensivo ». Oggi non è però soltanto l'opera dell'aviazione, ma anche quella della marina da guerra che si guarda con rinnovato orgoglio da parte tedesca. L'ultimo bollettino dell'Alto Comando riferisce tutta ustdcomsadrmmtgatdhsFdpliapnHslenataattgrzlutvnPsmdcnbspdcddrndebcrpnpqc una serie di magnifici vittoriosi successi che hanno avuto per protagonisti: all'entrata del canale di Bristol, una flottiglia di cacciatorpediniere; sulla costa sudorientale dell'isola, un gruppo di motosiluranti; e, in aperto mare, secondo le segnalazioni pervenute alle basi, un sottomarino, comandato dal cap. Bleichrodt. La Marina tedesca all'onore L'affermarsi della giovane Marina da guerra anche nell'asperrima, impari lotta nelle acque nemiche, è accolto a Berlino con entusiasmo, ravvisando in questi significativi episodi la conferma che anche quando si verrà alla stretta finale, anche le forze navali del Reich, che già in Norvegia hanno saputo tenere in scacco le soverchianti forze della Home Fìeet, sapranno essere all'altezza della situazione. Estremamente significativo è, per questi ambienti militari e politici, il fatto che proprio oggi si annuncino in Inghilterra due importanti mutamenti: nella persona del comandante supremo della Home Fleet e del Lord commissario dell'Ammiragliato. Sia su questo « rimpasto navale > come sulle minacciose illusioni inglesi alla prossima entrata in azione di motosiluranti di nuovo tipo, che fra gli altri vantaggi avrebbero quello di potersi creare attorno una cortina di nebbia protettrice, molto si ironizza da parte tedesca notando come gli inglesi siano ridotti a riporre le speranze di mantenere la loro potenza navale nelle minuscole motosiluranti mentre inviano nei cantieri, in riparazione, le grandi navi da battaglia, uscite malconce negli attacchi subiti. Attenzione particolare si rivolge poi al viaggio di Eden in Egitto, ed all'attività diplomatica inglese ad Ankara e ad Atene. I tentativi inglesi in quelle due capitali sono considerati, stasera, dal Deutsche Dienst, come un tentativo per « ristabilire la scossa fiducia ». La stessa agenzia aggiunge che il Reich, pur essendo convinto che una politica realista non dovrebbe mancare di imporsi anche nelle due suddette capitali, afferma che il Governo tedesco rimane in ogni caso attento osservatore di quanto si svolge laggiù, sia in campo diplomatico che militare. Guido Tonella 1 Questori del Regno alla tomba del Milite Ignoto, accompagnati da una Delegazione della polizia del Reich. (Telefoto) IIIM(tlllll1IIIIIIIIIIIIIMIIIIIIII11ltllllllllIIIIIIIIIII>ll>llllllllflMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII1lll1Mlllllllllllllillllllllllllllllll1flttlllllllllllllllllllIlllllllIIIIIIII1flllllllllllllllll

Persone citate: Churchill