Il Ministro Riccardi ha lasciato Berlino
Il Ministro Riccardi ha lasciato Berlino Il Ministro Riccardi ha lasciato Berlino Piena comprensione e totale solidarietà fra le Potenze dell'Asse anche sul terreno economico Berlino, 18 ottobre. Il Ministro italiano degli scambi e valute Riccardi, che ha soggiornato parecchi giorni a Berlino, come ospite del ministro dell'economia del Reich, Walter Funk, ha lasciato oggi la capitale del Reich, ricondotto, dal suo ospite, dall'albergo Adlon alla stazione di Annali, che per l'occasione era riccamente pavesata. Dopo aver passato in rivista la compagnia d'onore della guardia del corpo di Adolfo Hitler, schierata sulla piazza della stazione, il ministro italiano ha raggiunto il marciapiede della stazione, dove ha ricevuto i saluti del Filhrer, a lui trasmessi per mezzo del mi nistro di stato, dott. Meissner. Erano presenti alla stazione il dott. Dorpmueller, ministro delle comunicazioni, Landfried segre tario di stato, Punì vice-presiden te della Banca del Reich, von Jaq witz, sottosegretario di stato e rappresentante del ministro degli affari esteri, Clodius ministro plenipotenziario, nonché numerosi altri rappresentanti dello Stato, del partito e dell'esercito. Erano inoltre presenti l'incaricato d'affari d'Italia e 11 console generale italiano Renzetti, con numerosi membri dell'Ambasciata italiana, del Consolato e del Fascio di Berlino. Vive acclamazioni all'indirizzo dell'Italia e del Duce hanno salutato al momento della partenza il Ministro italiano che con la più viva cordialità si è accomiatato dal dottor Funk. H ministro Riccardi, prima di partire, ha espresso al corrispondente dell'Agenzia Stefani la sua profonda soddisfazione per i risultati raggiunti sottolineando, particolarmente, la piena comprensione e la totale solidarietà che si è manifestata fra le Potenze dell'Asse anche sul terreno economico. Il Ministro ha aggiunto che i contatti personali e l'esame dei problemi avvenuti in questi giorni costituiscono una importantissima tappa verso il perfezionamento pratico non soltanto del sistema dell'Asse ma anche una garanzia che la futura pace corrisponderà in ogni senso agli scopi di guerra che sono stabiliti dalle politiche dei due grandi Paesi. Il D.N.B. a sua volta apprende che i due ministri hanno convenuto nelle loro conversazioni di continuare regolarmente lo scambio di vedute, come già si fa tra la Germania e l'Italia in altri campi, fra i responsabili dell'economia tedesca e italiana». Ne) corso delle conversazioni — continua il D.N.B. — si è constatato che le opinioni dei due ministri concordano completamente in ri guardo alla politica economica da seguirsi durante e dopo la guerra nel quadro della politica estera seguita dai due Paesi alleati. Nel corso delle conversazioni sono state trattate numerose questioni speciali concrete. I due ministri si sono trovati d'accordo sul punto che il traffico dei pagamenti sarà esteso, dopo la guerra, ma nello stesso tempo esso sarà reso più elastico. Il marco e la lira avranno una Importanza decisiva nel quadro dei sistemi di pagamento; corrispondendo, in ciò, agli assiomi fondamentali del due movimenti rivoluzionari, e cioè, che la stabilità della valuta non sarà più determinata da una percentuale di oro presente nelle casse dello Stato, ma dalla possibilità di lavoro che risiede nella forza nazionale di ogni popolo. Uno degli obiettivi principali della collaborazione europea dopo la guerra, sarà quello di elevare il tenore di vita dei popoli, al più alto grado possibile. La nuova collaborazione, nel senso del Nazional-soclalismo e del Fascismo, significa dunque lo sviluppo di unaautarchia sana che la Germaniae l'Italia considerano come base della politica economica futura eche sarà una condizione per un commercio sano e per uno scambio di merci con altri centri economici del mondo >. La stampa serale berlinese ri- Sorta con grande evidenza i risuliti della visita del Ministro Riccardi, sottolineandone l'importanza ed il significato e mettendo in rilievo che essi costituiscono un nuovo saldissimo anello di quella catena di solidarietà e di cooperazione che si sta facendo sempre più infrangibile fra i due Paesi dell'Asse. Particolari frasi di saluto e di simpatia vengono rivolte alla persona del Ministro Riccardi definito un vero rappresentante della Rivoluzione Fascista per la chiarezza, la rapidità e il realismo dì ogni sua valutazione e atteggiamento.
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