L'Alcione ha " incocciato,, attraverso le nuvole

L'Alcione ha " incocciato,, attraverso le nuvole QUELLI DELLA RICOGNIZIONE L'Alcione ha " incocciato,, attraverso le nuvole ssg(szpsA(DA UNO DEI NOSTRI INVIATI) □a un nostro idroscalo, ottobre. Stamattina, si è di turno all'alba. Si dovrà, cioè, partire per un lungo volo di ricognizione non appena i primi bagliori dell'alba avranno rischiarato di quel tanto necessario per decollare l'angolino di mare dell'idroscalo. Ma da un'ora almeno, il primo ed il secondo pilota, con il viotorista e l'armiere, si affaccendano attorno all'Alcione, il grosso idrovolante trimotore da ricognizione lontana e dopo avere controllato il carico di carburante e le parti essenziali della macchina, fanno girare le eliche per la terza o quarta volta. L'osservatore, anche lui, ha assistito ai vari controlli ed ora se ne sta a studiare le carte, a rilevare dai suoi brogliacci vecchi appunti, a chiarire annotazioni e a fissare i nuovi numeri segreti dei vari quadratini che, sulle carte, dividono in settori la larga distesa del mare. L'ex «tana del leone» Piloti, osservatore, motorista e armiere, sono stati ieri in volo per ben dieci ore, l'altro ieri lo slesso, tre giorni fa, altrettanto. Eppure, stamani, non appaiono stanchi Ansi, vanno di qua e di là con affannata lena, con una specie di ansia gioiosa che li fa borbottare alle spalle del tempo che non pas sa mai, sull'alba che non si deci de a spuntare. Gli è che, stavolta, essi sono sicuri di « incocciare » il nemico di non dovere più, al ritorno, scrivere sul rapporto « Nulla da segnalare». Sanno, per averla essi stessi scoperta, segnalata e controllata, che la flotta nemica da alcuni giorni ha lasciato Ales sandria e vaga in quel tratto di Mediterraneo centro-orientale i cui limiti, ili senso molto lato, possono essere le coste calabro-sicule, le coste cirenaiche, Candia, Cerigotto, Cerìga e Capo Matapan. Che cosa stia a fare 11 la flotta di sua maestà britannica, non lo sì sa con precisione. Sta lì, ecco tutto. Alessandria non è forse più un ricovero sicuro, la « tana del leone» come si è compiaciuto dicdefinirla un giornale londinese? i -E' molto probabile. La nostra aviazione fa visite troppe indiscrete ad Alessandria e, specie di notte, non permette a cotesta flotta sonni tranquilli. Alessandria, dun- umtctpmvnnncssdlluciatcvrnefsotanibSasfnnlbNrdfcsbsisslque, sarebbe oramai ridotta a semplice base dì rifornimento, dove le navi inglesi vanno a fare il carico di viveri e di carburante per ripartirne subito e staisene al largo? Anche questo è molto probabile, tanto più che alcuni settori della zona predetta, specie quelli addossati a Capo Matapan e alle isole greche, presentano in questo periodo dell'anno, causa le correnti o per effetto delle precipitazioni, condizioni atmosferiche — nebbie, piovaschi, temporali — particolarmente propizie a chi desidera occultarsi e permettono soprattutto ad una flotta che vuole vivere in pace di restare ad una distanza dalle nostre basi aeree tale che, se non esclude la nostra offesa, per lo menio l'attenua notevolmente. Stavolta, dunque, si sa di potere «incocciare» il nemico e perciò si parte in allegria. Un punto nero, tuttavia, c'è: il tempo. L'angolino di mare dell'idroscalo ha tardato tanto a rischiararsi, appunto perchè il cielo è basso e\dmlmqsbllcrifslLeNcoperto, causa lo scirocco che vi Imstende sopra un velo opaco di co-\ttonina. Lo si guarda con appren-ìpsione questo cielo mentre si vtt in.dmotoscafo verso l'Alcione, ormeg-ìdgiato alla boa. ' it— Credi che ce la lascierà ve-ìqdere la flotta? — domanda il pi- qIota. -l— Chi lo sa! — risponde l'os- lserrafore. Anche con l'abitudine, e Z'os-i"servatore ha già al suo attivo cir-'lca 1,00 ore di volo su questa sonai uanche con l'abitudine è diffici- cle prevedere la visibilità diesi in-]1contrerà al largo. Il vento di sci- rocco che spira da alcuni atomi, "caldo ed umidiccio, può coinbina-\Jre le eventualità più strambe. Un 'clelo grigio sulla costa diventa {limpidissimo a 50 miglia sul ma-\ re, torna coperto a 25 miglia più'. in là, e, a cento, rifarsi limpido ci cftia?o. Irf— E dove credi chela incontre-ì gremo? \d— Mah!... — esclama l'osserva-]crQuesto «mah!» dell'osservato-i re va preso in senso relativo. Si-'lgnifica, cioè, 15-20 miglia più a'cnord o più a sud, più ad est o più ad ovest di un punto determinato,)/significa che la flotta nemica laìssi deve incontrare entro una «olia vcircoscritta, entro un raggio mail superiore alle cento miglia. Il co-\foie. mando, difatti, ha comunicato a/1pilota e all'osservatore dati pre-I cisi: quelli fissati ieri sera, prima'.di prendere la via del ritorno. dal-\l'Alcione incaricato di... pedinare la flotta nemica. Su questi dati,Ivennero fatti i calcoli necessari, tratte le debite conclusioni e so-\ praltutto fissata la rotta e stabi- lita la cona delle ricerche. ìL'ho già detto altra i-olta: nes-\sima formazione navale può la-i sciare Alessandria senza che la sua partenza non sia subito segnalata dall'Alcione o dall'Airone (l'idrovolante monomotore) nel suo volo mattutino sul porto egi ziano e senza che essa " presto o tardi scoperta gstrazione sul Mediterraneo. Dalìcnnninon sia I cda altri I vAlcioni o da altri Aironi in perlu-'pe , l a e cessimo sqitarcioTwsWna"fes^ i -~ ~ Ma dieci minuti appresso egli ha aun grido di gioia. Lo flotta nemi momento della scoperta, per quan te siano le fìnte e le controfinte, i cambiamenti dì rotta e gli eventuali spezzettamenti del gruppo principale in gruppi minori, il nemico non viene più perduto di vista. Solo di notte, esso sfugge al nostro controllo. Ma siccome sene conosce la velocità la posizione, la rotta e se ne possotio, perciò, intuire le rotte possibili, non sarà difficile ripescarlo il mattino successivo. Per questo, il « mah! » dell'osservatore ha un valore relativo. Un ghiacciaio aereo Appena presa quota, dunque, l'Alcione penetra subito come in un enorme batuffolo di cotone, da cui cerca di districarsi puntando in alto. A 2000 metri, si è fuori e, appena fuori, il sole sta II di fronte, tondo e giallo come una boccia di vetro piena d'oro fuso. Si vola ad alta velocità: occorre arrivare presto, riscoprire il nemico, non permettergli di abbozzare un'azione qualsiasi senza che il nostro Comando la conosca preventivamente. E si vola per miglia e miglia sovra un ghiacciaio aèreo fatto di una moltitudine di gibbosità, crepacci, precipizi, pareti oscure, di una moltitudine di cose irreali, solide ed evanescenti nel tempo stesso, che si trasformano a poco a poco, si animano e vivono con il sole e con il cielo e cornei il sole e il cielo si fanno tremule difbrillìi e sfavillano di mille inde-\SCeZ~e- . , JDopo tre ore di volo, sempre ed \ 'oUssmvbWllltrtcdstmcdancora il ghiacciaio aereo. L'osservatore è innervosito. Fra poep.i.fra la-20 minuti, si entrerà nella I nernicf LlMbSb^ 'fuori \™nemica, con tuffo il torace luoiu'l'osservatore si sporge dal para- dbrezza e scruta con il binoccolo.] Ncssuno squarcio, nessuna fe8su-\mra, nessuna vallata \ f— Vogliamo abbassarci? ,tIl pilota sta appunto manovran-\bdo le leve, 'd— Se la continua così, staremo\tfreschi — borbotta l'osservatore. ca è in vista ? No. Un raggio di sole, come il cono di un proiettore, batte sul mare facendo sprizzare scintillìi accecanti. Vuol dire cht il ghiacciaio aereo s'è frantumato squarciato e che, fra squarcio e squarcio, si potrà scrutare dall'alto, molto dall'alto il mare. E , \do ubbia la notizia. Da questa pri-l,matti, quando, dieci minuti dopo,\l'osservatore scoprirà la fotta ne-* mica, l'Alcione, portatosi ad una] quota di sicurezza discreta, vola, sovra una larga trama di nubi che bianche e vaporose vanno qua e là indecise. La prima segnalazione pane allorché le navi nemiche non sono che un'incrinatura bianca sul mare, un'incrinatura così piccola e incerta da potersi facilmente con fondere con la cresta di un maro so. Logicamente, la prima segna- lozione e imprecisa ed incompleta, Le stesse coordinate di latitudine e longitudine sono approssimative, Non importa. Basta che il coman- \ Ima notizia, difatti, da questo pitn- \to di partenza reale, seppure im-\ìpreciso, l'Alto Comando può de-' .durre che cosa ha fatto il nemico' ìdurante la notte, verso quale set- itore ha cercato di spostarsi, sul ìquaìè rotta s'è diretto; in brerei quali possono essere, grosso modo.I -le intenzioni che con il favore de/-| le tenebre ha cercato di attuare. \ L'Alcione, Intanto, ha compiuto', i""a deviazione di parecchi (/nirfij'l,er t°!ll>ersi dalla direttrice delle1, i uavi nemiche, è entrato in un ban-I co "e è uscito, ha com-|]1'"',10 »»'«"'" deviazione, ha cer-, i e trovato migliori condizioni j "} luce Pei' sc>ntare il nemico sen- \J,e^er L"?/°; 11 combattimento.- ' altacc°> » bombardamento e il : {mitragliamento non sono ver lui. | -\ L'Ammiraglio Fifa '. U «""miraglio ! ci Certo, se è attaccato deve difen- Irfersi e sa difendersi. Ma è me-.-ì glia evitare tutto ciò, meglio non i \destare allarmi. Cosi, giunto nella [-]cosidetta zona d'abbagliamento,i ro»! il sole alle spalle, in modo che^-i il nemico abbagliato dalla luce so- 'lare non possa vederlo, e nascosto.a'carne una vedetta aerea fra le mi- ù rote che penzolano nel cielo in;,)/ievi e trasparenti cascami, i'os-i aìservatore fa l'inventario delle na- a vi nemiche disposte come per timi iil parata, esse occupano un campo -\vlie, occhio e croce, ha due c«i/o-j/1metri di ampiezza per una pro-I fondita di sei. Malgrado la distana'.za la stazza delle singole navi si -\rivela con relativa facilità. La e suggerisce, d'altronde, la formu,Ine stessa: i caccia avanti, in li, linea di fronte irrequieti come ca-\ valli focosi. Sono d'una colorazio- ne grigio Lattea: ed hanno la sa ìgoma di cavallette ad ali rinchiuse. -\Dietro, in fila le navi da battagliaI-id'un grigio più scuro, quasi un' grigio-verde. Sono veri gusci dicaccia, presenta una forma quasinoce. A vederle dall'alto sembra no più tozze di quanto in realtà non siano. Ai fianchi, stanno gli incrociatori, grigio-lattei come i caccia e come questi molto sottili, vari levrieri del mare. La naveporic.erei, che segue circondata da^^ agganciarlo, '1Ccomandante l , e l a o i e l o ei mini della ricoqnizione non iute fessa sapere die cosa intende fa \re il nemico, ma che cosa fa. OraJ» nemico *' è scisso in due far \ inazioni, ognuna delle quali lui una'rotta diversa. Questo essi l'hannoovoidale e una colorazione gialUgna. Il tipo delle varie navi non lo si può fissare con precisione assoluta. Dalle torrette, dalle sagome stesse e dai fumaioli è, tuttavia, probabile che queste navi da battaglia appartengano al tipo Warspite. Una, forse, è t'Himalaia. La portaerei, di sicuro, è ('IIlustress, capace di ospitare 72 velivoli. In tutto, comunque, li uni-tà. Come quattordici.' Il conto nonroma. Mancano due navi da bat-taglia, una portaerei, diversi in-crociatori e parecchi caccia. Evi-dentemente, nella notte, la forma-sionesi e scissa. Così, mentre par-tono i dati precisi per l'Alto Co-mando: «Posizione squadra nemi-ca, 8,46 est longitudine..., latitu-dine..., NB..., IC..., IL..., CC...NP..., rotta..., velocità 18 miglia »l'Alcione eseguisce diverse deviafoni e compie uno specie di battuta fino a quando non scoprirà laformazione minore. Il numero delle navi corriponde a quello cercato, la velocità è identica, soltantota rotta è diversa: completamentinvertita. — Ma dove vanno? -— domandaqualcuno a bordo. VerrannoT^Zit' E ancora nessuno risponde, /rombo dei motori soffoca la voceD'altra parte, la risposta sarebbuna scrollata di spalle. Agli itoi.set/nalufo all'Alto Comando. Spet I terà all'Alto Comando, dai dat \™P™™™™ri in suo possesso'mtuire le intenzioni del nemico e decidere di consequenza: conser] vure cìoe, n dispositivo di ieri\m0di1icario, allargarlo, oppure \ farlo entrare nella sua fase pra,tica lanciando gli stormi da bom\bardamento o magari manovran 'do la nostra flotta. La nostra flot\taf Da un po' di tempo, tutte le vo[te che ta nostra flotta tenta dtannico se la squaglia in frettae furia. ncoo «Dicono gli aviatori della gnizione, che hanno assistito parecchi di simili — come dire —scantonamenti, che cotesto comandante si chiama amviiraglioFifa e che il comandante in se,co'nda deve chiamarsi «mm»'u<//i<\sebbia o ammiraglio Scirocco, * ] Paolo Zappa , "