"Dalla moneta oro alla moneta lavoro,, "Il Giappone nell'Asse di acciaio,,

"Dalla moneta oro alla moneta lavoro,, "Il Giappone nell'Asse di acciaio,, Istituto tìli Cultura Fascista "Dalla moneta oro alla moneta lavoro,, "Il Giappone nell'Asse di acciaio,, Il Prefetto e le autorità alla imponente adunata al teatro ! Balbo " Oli oratori Ecc. Bisie prof. Gribaudi fervidamente i ti i-i i >■ •<■ ... . . applauditi ■■ Il film Luce ■> Manifestazioni in provincia -= Altissime acclamazioni al Duce e alle vittorie dell'Asse t. iì i . II vivissimo interesse suscitato'rdagli annunciati temi di palpitan- Ste attualità: «Dalla moneta oro alla monda lavoro » e, «// Giappo- ene nell Asse d'Acciaio », ha richia- nman, nonostante la pioggia, ieri pmattina al Teatro Balbo, per la cquattordicesima grande manife- lsi azione di propaganda di guerra Porganizzata dalla sezione torinese', dell'Istituto di Coltura Fascista una folla altrettanto numerosa di quella delte analoghe scorse manifestaziorìl domenicali. La sala pavesata di trofei di bandiere nazionali, germaniche e nipponiche, così gremita in ogni ordine di posti da spettatori di ogni categoria sociale, presentava un aspetto imponente. Sono intervenuti il Prefetto, il Rettore dell'Università, il Comandante il Corpo d'Armata, il Comandante la Scuola di guerra, il vice-Federale Vicario, un Concole in rappresentanza del luog. gen. coni.te la l.a zona CC. NN., il vice Podestà, il rappresentante il zplinMpadvmilnfdcdnSPreside della Provincia, il sostitu-1 Gto Procuratore del Re, il vice-Que store, la Fiduciaria dei Fasci femminili, il vice-Provveditore agli studi, il vice-Comandante della Gii, il Segretario del Guf ed altre personalità. Era presente il Console generale di Germania. A ricevere le autorità era il presidente della Sezione provinciale di Torino dell'Istituto Nazionale di Coltura Fascista prof. Avenati. Dopo il saluto al Re e al Duce comandato dal vice-Federale Vicario, il Cons. naz. Tommaso Bisi è salito al podio, e fin dalle sue prime parole il pubblico si è fatto attentissimo. Le domande poste dall'oratore: «Quale sarà il volto della nuova - Europa ? » - «Quale sarà la vita economica finanziaria della nuova Europa? e quale l'architettura sulla quale i popoli vittoriosi costituiranno le sorti dell'umanità di domani?», suscitavano vivissimo interesse negli ascoltatori. Il problema prospettato di un'Europa che non sarà più un arcipelago di nazioni anche nei senso economico, nella quale non vi saranno più barriere doganali, un'Europa insomma che Srlepresenterà un'intesa economica di|fronte alle altre grandi unità, si ! spresentava al pubblico del Balbo come l'ineluttabile visione del futuro. Poiché il Patto tripartito lascia prevedere che più della metà dell'orbe terraqueo sarà diviso in tre grandi settori su ognuno dei quali continueranno la loro influenza l'Italia, la Germania e 11 Giappone e poiché strettissime intese vi saranno fra le tre Nazioni dominanti è facile intuire che le tre economie nazionali influiranno sulla nuova economia di domani. Si presentano allora le domande: « Quale sarà nel mondo di domani la funzione dell'oro? ». « Quale sarà la sorte dei sistemi monetari tipo aureo ? ». Le dottrine fascista e nazista hanno ravvisato nel sistema tipo aureo il vero volto del sistema plutocratico; poiché il sistema tipo aureo è figlio diretto del liberalismo a sua volta nato dalla Rivoluzione francese e dalla borghesia. Poiché si chiude il ciclo liberale democratico è logico e giusto che con esso tramonti anche il sistema aureo, il quale imperava sulla grande speculazione delle materie prime dal lavoro dell'intelligenza e manuale, speculazione di cui Londra faceva un monopolio, alla quale soggiacevano il progresso scientifico, la vita dei popoli, auspice il sistema monetario aureo. Anche quale garanzia l'oro non ha garantito né garantirà mai nulla; nemmeno ai popoli che credevano che senza oro non vi fosse!possibilità di vivere, di cadere fi-jno in fondo al baratro. «Non al'denaro e non alle materie prime, !ma la potenza è data dal numero. 1iIdalla volontà e dal coraggio » Questo è apparso subito di una chiarità solare al primo affacciarsi delle teorie economiche fasciste e naziste. Un caloroso prolungato applauso ha sottolineato le parole dell'oratore il quale ha esaminato poi le ragioni che tendevano a giustificare il sistema aureo: e cioè la convinzione che esso dominassecosti e salari (il Fascismo li do mina attraverso il controllo e la politica corporativa sociale), l'esportazione, e la stabilizzazione dei prezzi. L'Eccellenza Bisi, dopoaver dimostrata la debolezza, lacaducità del sistema in queste fun- zioni, ha concluso asserendo che l'oro decadrà dal suo trono, e dal punto di vista monetario potrà avere semmai un compito sussidiario modestissimo. Accenni a questo nuovo stato di fatto si hanno nel sistema che verrà creato dalle Potenze dell'Asse Italia-Germania, e al quale dovranno coordinarsi le nazioni sottoposte. La garanzia al-l'interno sarà data dalla potenza del nostro lavoro, dalla nostra pio-duttivita basata sull'ingegno sullavoro delle braccia, e garanzia in senso internazionale sarà data dal-lo sviluppo, dal potenziamento di tutte le risorse nazionali europee economiche, coordinando strettissimamente 'tutte le autarchie nazionali in Europa, n ha indugiato ad illustrare la portata del Patto che il prossimoavvenire proverà con il linguaggio dei fatti, ma si e diffuso ad ac-cennare oltreché ali amicizia che stringe i tre popoli con un legame ideale, le analogie che yi sono fra il Giappone e l'Italia. Pressoché lastessa superficie terrestre, lo atea- so sviluppo costiero che e ricnia- mo alla potenza navale, le stesseesigenze in fatto di materie pri-me; lo stesso forte Incremento de-mografico. Quali elementi comuni nel carattere dei due popoli haenumerato il retaggio di antichis-sima civiltà, il culto delle tradizio-la preferenza ai valori delloTTnr, cprnoHnrp di annlaimi ha iSSFi&aSSffSpumenuiie. Subito dopo ha preso la parolail prof. Dino Gribaudi, ordinario diGeografia alla nostra Università, per svolgere il tema: « Ilgiappo- ne nell'Asse d'acciaio ». L'oratore la ni, ^pititt) nella moderna civiltà im-ptegnata di materialismo e indi-vidualismo egoistico: la grandefrugalità, la laboriosità e indù striosità ed infine lo spirito e la ti adizione gueniera. Ai nostri eioi . , . • , .'rappresentativi fanno riscontro i Samurai. L'oratore ha poi illustrato gli elementi comuni nella struttura e nelle aspirazioni sociali dei due popoli agricoltori, e gli elementi, comuni nella storia recente e nel-, le necessità vitali dei Popoli del' Patto. Perfino nella loro costiti!- ', zione vi sono affinità fra i tre Ini- peri: Germania e Italia si conso- lidano a nazione unita, libera ed,indipendente nel 1870; il Giappo- ne nel 1868. con la rivoluzione !Meigi contro il feudalesimo. Il prof. Gribaudi si è poi attardato a parlare delle guerre sostenute ■dal Giappone ubbidendo alla con-lvinzione che solo col sangue si ce- !menta la via della potenza e del-1ila gloria. Rilevato che il Giappo- ne dopo la guerra mondiale fu ricompensato molto meglio dell'Italia dalle plutocrazie franco-inglesi ed accennato alla sudditanza economica che intendevano imporgli l'Inghilterra e gli Stati Uniti, l'oratore segue il 1 Giappone dalla sua uscita dalla Società delle Nazioni, nella guerra vittoriosa nel Manciukuò, nella guerra contro Ciang Kai Scek; ed esaminate le condizioni inteme non ( |che lo portano infine verso la riforma, verso un governo totalitario per il ritorno alla purezza delle tradizioni imperiali, afferma che anche per il Giappone il dominio dei suoi mari e ragione di vita, che i problemi del Giappone sono analoghi ai nostri ed è naturale che con noi esso li risolva. Reso omaggio all'avvedutezza politica di Fulminalo Konoe, l'oratore termina fra replicati e calorosis- ! farìk11?^"?1 Du'ÌT'goJL0 m §££ i,one- popolarità che confermano le innumeri lettere inviate da pri- vati e che meglio ci inducono ad nese'con u quale saremo uiutf^nòalla vittoria, oltre la vittoria. ' Nuove acclamazioni al Giappo- nc ana Germania all'Italia al Duce sono salite ' altissime ' nel teatro. Poi tutti hanno assistito con vivissimo interesse, e plati dendo calorosamente, alla proie- , zione del documentario Luce Nu? , mero è potenza. Agli intervenuti'sono stati offerti opuscoli di prò- paganda. Po In Provincia, sempre organiz- zati dalla Sezione torinese del-,l'Istituto di Cultura fascista, han- no avuto luogo ieri le seguenti ap- ! plauditissime conversazioni pres- so i Fasci di combattimento di Bobbio Pellice, Buriasco, Candio ■ lo, Caselle Torinese. Hanno rispet-ltivamente parlato, suscitando vi- ! vissime acclamazioni al Duce, i -1fascisti: Emilio Lagostena, Gioit- gio Ghersi. avv. Carlo Motta e o i e n (dott. Giulio Cesare Re sul tema: « La caduta della Francia »; presso i Fasci di La Loggia e PancaMeri i fascisti maggiore Renato Zambrini e avv. Mario Dezzani sul tema: « La guerra in Egitto » e presso il Fascio di Cumiana il fascista dott. Edoardo Marino sul tema: « Il Patto tripartito ». A Caselle è stato anche proiettato il documentario Luce « La battaglia dello Jonio ».