Ottimismo di maniera e preoccupazioni assillanti

Ottimismo di maniera e preoccupazioni assillanti Ottimismo di maniera e preoccupazioni assillanti San Sebastiano, 10 ottobre. Un'altra espressione di ottimismo campato nelle nuvole ha fatto eco nel giornali inglesi all'ultimo discorso di Churchill ai Comuni. Docilmente i giornali di Londra riproducono il testo di varie note ufficiose nelle quali viene ripetuta la nota tesi che la vittoria britannica, ad onta delle apparenze, è certa; si tratta semplicemente di aspettare che maturi col tempo. Su questo punto è da rilevare un articolo del Times il quale ri leva che Churchill « ha voluto in coraggiare il popolo con l'assicurazione che i piloti inglesi hanno delle sorprese in serbo per i loro avversari » e prosegue: « Ma la vittoria non potremo ottenerla che attraverso l'offensiva. Bisogna quindi sperare che si avveri presto il desiderio generale di vedere utilizzato il nostro esercito fuori del territorio britannico ». Il Daily Telegraph nonché sperare nell'offensiva inglese la dà come sicura e nell'attesa scrive: « Non vi è dubbio che fra poco possederemo il dominio dell aria perchè la Germania e l'Italia rimarranno senza benzina ». Però quando si riferiscono all'Africa settentrionale, l'ottimismo obbligato dei giornali cede di fronte alla evidente ansietà: segno che gli sferzi della propaganda non hanno impedito al pubblico inglese di apprezzare il significato e le possibili conseguenze del vittorioso sbalzo italiano su Sollum e Sidi el Barrani. Tra gli altri Garvin neH'Obseri;er scrive che « il destino della Gran Bretagna potrà essere segnato sul Nilo » ed esprime il timore che le guarnigioni inglesi In Egitto non isiano abbastanza numerose, che .1 loro armamento di artiglieria la sci molto a desiderare e conclude: « E' necessario stare in guardia e prepararsi a tutte le sorprese perchè in Egitto l'Inghilterra non può rischiare uno scacco» | Quanto alla situazione in Estre mo Oriente, il Daily Telegraph 1pubblica un lungo dispaccio del l suo corrispondente da Sciangai il quale ammette che «gli avveni menti verificatisi in queste ultime settimane in Indocina costituiscono il colpo più grave che sia stato inferto al prestigio della Gran Bretagna e degli Stati Uniti in Estremo Oriente ». Anche l'oscura situazione politica in Australia suscita a Londra serie preoccupazioni. I giornali rilevano che è scoppiato un aperto conflitto fra il partito capeggiato dall'anglofilo Menzies, che vorrebbe mandare truppe australiane in Africa e in Inghilterra, e il p'/tlto di opposizione capitanato dal signor Kirton. Questo secondo partito, che ha un programma nettamente nazionale, sostiene che le truppe australiane devono rimanere in Australia per difenderla in caso di bisogno visto che la marina britannica non è più in grado di farlo. Il Kirton propugna la formazione di un governo nazionale di coalizione e questa sua idea e il suo programma riscuotono sempre più Targhi consensi. (Stefani)

Persone citate: Churchill, Garvin, Kirton, Menzies