L'oscuramento, la traviata e la forza del destino

L'oscuramento, la traviata e la forza del destino L'oscuramento, la traviata e la forza del destino Il 30 settembre acor^o, a ore nove di sera, il venticinquenne Narciso Zncchi di Dante, nato a Padova Bidente a Torino, imbattè in un viale pressoché deserto a quell'ora, una passante, che, per quel che se ne poteva, indovinare nell'oscuramento, giudicò dover essere giovane e graziola. Richiesta se voleva essere accompagnata, la sconosciuta pi schermi in quel modo civettuolo e molle che vale più di un l'diiHMiM): e la sua voce suonò bella. Non dubitò lo Zacchi di aver per le mani un'avventura: infilata la silfide a braccetto, fatto qualche passo, barattata con lei qualche parola, se una cosa gli dispiacque fu di doversi accorgere che l'avventura era anche troppo facile. Pertanto* usò lu prudenza di andare in cerca della luce, per sincerarsi che la pesca fatta, se non rara, fosse almeno bella. Y. come fu entrato con la donna, in un caffé del centro, ebbe la più amaro delusione: era la donna francamente brutta, con un naso che le pioveva in bocca e gli occhi storti. Si fosse o no accorta del pessimo effetto prodotto, ella fece finta di nulla e quante volte lo Zacchi tornava a guardarla, come affascinato da tanta bruttezza, ella tornava a sorridergli. Finalmente si offerse di leggergli la mano. Lunga vita, salute, ricchezza, tutte le più gran fortune erano, Becondo lei, in quella mano. Ma, in tanta luce, una ombra: un infortunio finanziario era allo viste. Lo Zacchi era già mal di- sposto verso la donna: quel vaticiniofini di rendergliela odiosa. Sicché chiamò il cameriere, lo pagò si tirò dietro ancora qualche poco la brut-tona; non appena potè le augurò la buona notte. Ila buona non l'ha avuta Ini; che, appena giunto a casa, si accorse d'esser stato alleggerito delportafogli che conteneva duecento lire.Cosi la traviata s'era vendicata della repulsa facendo avverare di sua mano il pronostico dell'infortunio finanziario! Lo Zacchi ha denunciato il furto.

Persone citate: Narciso Zncchi, Zacchi

Luoghi citati: Padova, Torino