Serrano Suner ha lasciato l'Italia

Serrano Suner ha lasciato l'Italia Serrano Suner ha lasciato l'Italia Cordialissimo congedo dal conte Ciano Roma, 5 ottobre. Il Ministro degli Interni di Spa . gna Serrano Suner è partito dal- Paeroporto de! Littorio alle 10,15. ! li conte Ciano, che aveva fatto 1 ritorno a Roma questa notte alle:sore 1,05, si è recato alle 9,30 a ■Villa Madama, intrattenendosi qualche tempo con l'ospite. Alle ore 10, Serrano Suner, accompagnato dal conte Ciano e dal suo seguito, si è diretto all'aeroporto del Littorio, dove è giunto alle ore 10,15. Erano qui a riceverlo il Segretario del Partito, i Sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, all'Interno e all'Aeronautica; i due Ambasciatori di Spagna, quello presso il Quirinale e quello presso la Santa Sede con il personale delle rispettive Ambasciate; 11 generale Queipo de Liano, capo della Missione militare spagnuola in Italia; il Principe di Bismarck, dell'Ambasciata di Germania; il Governatore, il Prefetto, il Comandante della Difesa territoriale, alti funzionari dei Ministeri degli Esteri e della Cultura Popolare oltre a una folta rappresentanza dei falangisti residenti a Roma. L'aeroporto del Littorio era pavesato con vessilli italiani e spagnoli. mNgdddstsstacNcsqAll'arrivo dell'ospite i presenti {hanno prorotto in una calorosissima manifestazione al suo indirizzo. Passata in rassegna la compagnia d'onore dell'Aeronautica e salutata la gloriosa bandiera dell'Arma Azzurra, Serrano Sufier si avvicina all'apparecchio dell'Ala \ Littoria che lo ricondurrà in Pa- tria. Echeggiano gli inni nazio nali. Il congedo con il conte Ciano è cordialissimo. Quindi Serrano Sufier riceve l'omaggio di tutte le altre autorità. Dopo pochi istanti, fra nuove vibrantissime manifestazioni, l'apparecchio decolla e, fatto un ampio giro sull'aeroporto, si allontana nella luminosità del cielo mattutino. Con Serrano Sufier sono partiti anche 1 componenti del seguito. Il soggiorno romano del ministro Serrano Suner, protrattosi per qualche giorno, si è concluso dopo un nuovo abboccamento che il gradito Ospite ha avuto col nostro Ministro degli Affari Esteri. Di solito queste visite non usano protrarsi oltre lo stretto limite fissato in precedenza secondo ul¬ cune classiche norme protocollari. |Ma è evidente che Serrano BMtrttè venuto a Roma non soltanto ro-ime autorevole inviato del Cau- dillo, ma anche come un amico sincero dell'Italia Fuscista. Così\dfp\omatZo,athà cp°Xìo\ dedicare molto tempo a varie visite ad Isti-1 futi fascisti, approfondendo la sua vasta e cordiale conoscenza della organizzazione del Regime: indicazione assai precisa della con-, creto solidarietà corrente tra la I Rivoluzione mussoliniana e la Bi-ìvoluzione franchista. \ Come abbiamo giù avuto uccu-; sione di rilevare nei giorni scorsi,| la Spagna, fieramente consapevole del suo ruolo di potenza mediterranea sul fronte della guerra è schierata solidalmente con le Potenze dell'Asse; la sua posizione giuridica internazionale definita dalla formula della « non-belligeranza », non significa, infatti, che la Spagna si senta estranea al conflitto o. peggio ancora, neutrale. La Spaglia, invece, ideologicamente, politicamente, socialniente è solidale con Roma e con Berlino, in quanto la guerra con dotta da Mussolini e da Hitler tende appunto a dare un nuovo ordine all'Europi:,, restituendo fi berta e dignità ai Paesi manomess' dalìe demoplutocrazie accidentempo della infausta ege- monia continentale franco-inglese. Nel nuovo ordine europeo disegnato dalla illuminata volontà e dalla inarrestabile determinazione dei due Condottieri, la Spagna sa di avere il suo posto e la sua responsabilità. Cadono, pertanto, nel vuoto tutte le vociferazioni che nei giorni scorsi sono state prospettate' nella stampa nemica, com piacentemente riecheggiate sui fogli tuttora agli ordini degli interessi plutocratici di qua e di là dell'Atlantico. Nè Hitler riè Mussolini hanno alcun bisogno di sottoporre a nessuna pressione l'amica Spagna, in quanto Franco sa benissimo da quale parte sia l'interesse spagnolo e chi siano i malversatori uicìjiì e lontani prossimi e remoti della suo libertà e della sua dignità. Naturalmente le visite di Serrano Suùer a Berlino ed a Roma vanno considerate nel quadro dei cordiali rapporti correnti tra la Spagna, la Germania e l'Italia Rapporti sostanziali che non pos- sono limitarsi e non si limitano, infatti, a gesti di pura e vuota cortesia, vìa si esprìmono in uno scambio assiduo di vedute, in una sistematica condotta d'intese e di accordi. Ciò che dimostra come la Spagna non sia assente ma pre sente ed operante nella costituzio ne della nuova Europa, che dovrà sorgere dall'abbattimento del predominio inglese nel vecchio continente. Tornando a Madrid. Serrano Suner recherà a Franco l'espressione della (elice concordia europea quale si disegna nel meditato concetto dei due Dittatori, coi quali l'inviato del Caudillo ha avuto modo di argomen rica e politica. E insieme potrà recargli l'impressione di affettuosa solidarietà popolare colta nelle spontanee manifestazioni accesesi in suo onore nelle piazze di Germania e d'Italia. o del Caudillo ha avuto mo-lungamente conversare su "£^^JB^J&