I due sommergibili colpiti da un nostro sottomarino e dai "mas,,

I due sommergibili colpiti da un nostro sottomarino e dai "mas,, I due sommergibili colpiti da un nostro sottomarino e dai "mas,, d r l ° l e e e l , è e i e e à , i a i , o i e i . a Il comunicato n, 121 Il Quartier Generale del- le Forze Armate ha dirama- !,„,,.. Ito alle ore 13 di ieri, domenica, il seguente comunicato num. 121 : Due sommergibili nemici sono stati affondati: uno da un nostro sommergibile; l'altro dai nostri mas. Nell'Africa Settentrionale, una nostra numerosa formazione aerea ha sottoposto a violento ed intenso bombardamento gli apprestamenti nemici a Marsa Matruh conseguendo imponenti risultati; un aereo nemico, incontrato al ritorno, è stato probabilmente abbattuto; tutti i nostri velivoli sono rientrati. Nel Mar Rosso nostri aerei hanno bombardato obiettivi militari sull'isola di Perini, Aerei nemici hanno bombardato Aiscia ed Assab senza causare vittime; lievi danni materiali. Come due convogli nemici furono attaccati e colpiti nel Mar Rosso Uno degli inviati speciali della agenzia « Stefani » comunica da « X » in data di ieri: L'attività dell'aviazione italiana dell'Africa Orientale dal 19 al 30 settembre è stata, come sempre, infaticabile nella difesa, preziosa nella ricognizione, vivacissima nella caccia. La zona di Aden è stata obiettivo di numerose azioni offensive. Il mattino del 19 settembre nostri apparecchi da bombardamento colpirono l'aeroporto di Kmor Maksar arrecandovi notevoli danni. All'alba del 21 settembre, due apparecchi da bombardamento bombardavano il porto di Aden e le navi ancorate. Queste operazioni belliche si svolgevano senza nessuna perdita da parte nostra, nonostante la violenta reazione controaerea nemica. Il 22 settembre, l'aviazione italiana bombardava ancora una volta l'aeroporto di Kmor Maksar, l'aeroporto di Ras El Arak e il porto di Aden che veniva ancora colpito il giorno 24 con quattro grosse bombe. Un nostro apparecchio, attaccato e colpito dai caccia nemici reagiva, abbattendo un * Gloster ». Un nuovo bombardamento veniva effettuato su Aden il 30 settembre. Notevolissima per i risultati raggiunti è stata la ricognizione aerea su tutto il Mar Rosso: il giorno 19 settembre un nostro apparecchio scopriva due convogli nemici, uno più grosso scortato da navi da guerra e diretto a Bab El Mandeb, l'altro composto di un minor numero di navi. Su tutti e due i convogli venivano lanciate cinquanta bombe. L'azione contro i convogli veniva ripresa l'indomani. Presso l'isola Zucur, uno dei piroscafi veniva centrato con una grossa bomba. Nel pomeriggio del giorno 20 dieci nostri apparecchi raggiungevano il convoglio a ven- ticinque miglia a sud dell'isola Zebeijer. Nonostante la violenta reazione dell'artiglieria contraerea delle navi, i nostri apparecchi, cen. travano un piroscafo che fermava. ^,^^^S^f®ÌP^Ì Tev* va una alta colonna di fumo. Lin. domani uno dei piroscafi colpiti veniva avvistato presso Raehita fortemente sbandato e navigante a velocità ridottissima. Il mattino del 24 settembre due apparecchi italiani in ricognizione sul Mar Rosso avvistavano un convoglio di 21 piroscafi scortato da un incrociatore e da tre cacciatorpediniere e lo investivano con tiro di bombe. Una ardita ricognizione veniva eseguita su Porto Sudan il 22 settembre: dieci apparecchi nemici venivano bombardati al suolo e gravemente danneggiati. I nostri apparecchi, dopo aver sostenuto un violento combattimento con numerosi « Gloster » rientravano tutti incolumi alla base. Instancabile è stata pure l'attività dell'aviazione italiana al di là delle frontiere terrestri dell'A.O.I. Il 21 settembre tre « Sparvieri » bombardavano l'aeroporto di Isiolo nel Kenia; attaccati da quattro « Gloster », riuscivano ad abbatterne uno in fiamme e rientravano quindi incolumi alla loro base. La località di Bura, sul fiume Tana (Kenia), già gravemente danneggiata dai bombardamenti effettuati il l.o settembre, veniva nuovamente attaccata il giorno 22 e il giorno 27. Tre nostri apparecchi colpivano quel campo di aviazione, 1 magazzini e gli edifici circostanti e dopo il lancio delle bombe si abbassavano fino a 400 metri spezzonando e mitragliando automezzi e batterie antiaeree. Sul fronte del Sudan il giorno 21 un nostro velivolo bombardava la stazione radio di Uadi Iusuf. Nei giorni 23 e 26 settembre nuclei nemici venivano spezzonatì presso Cumeima; altri gruppi nemici venivano colpiti il giorno 25, sulle pendici occidentali del monte Amandi. Nel medio Sudan apprestamenti difensivi nemici sul monte Butana venivano efficacemente colpiti nei giorni 25 e 28 settembre: negli stessi giorni venivano bombardati alcuni accampamenti, numerose autoblinde e la stazione ferrovia ria al Hagiz. Tutti i tentativi della aviazione nemica contro le nostre basi sono stati efficacemente respinti con gravi perdite da parte avversaria. Il 21 settembre, un velivolo inglese veniva abbattuto dalla difesa contraerea di Massaua; il giorno 25, un altro apparecchio inglese veniva abbattuto a Gura dalla nostra caccia e due apparecchi nemici dall'artiglieria contraerea a Metemma. Il 30 settembre a Gura un apparecchio inglese veniva abbattuto e due gravemente colpiti. (Stefani).

Persone citate: Bura, Perini