Oggi ad Assisi per il Patrono d'Italia

Oggi ad Assisi per il Patrono d'Italia Oggi ad Assisi per il Patrono d'Italia L'offerta del simbolico olio per la lampada votiva del Santo Assisi, 3 ottobre. Notte di veglia e di preghiere in Assisi. Il popolo, mentre attende di salutare domani il Principe Sabaudo, questa sera si è riunito nelle basiliche francescane in devoto raccoglimento. Nella chiesa inferiore di San Francesco alle ore 17,30 il Cardinale La Puma, prefetto della sacra Congregazione dei religiosi e protettore dell'Ordine dei frati minori conventuali, ha pontificato i primi Vespri, seguiti dalla suggestiva funzione del « Transito ». Durante la cerimonia, che ha avuto termine con il « Cantico delle creature », sono state cantate scelte pagine di musica liturgica di insigni autori. Hanno assistito alla funzione l'ordinario militare mons. Bartolomasi e numerosi Vescovi. Nella basilica di Santa Maria degli Angeli alle ore 19,30 mons. Francesco Beretti, Vescovo titolare di Cesarea, ha celebrato dopo il primo Vespro la solenne funzione del « Transito », cui hanno presenziato in forma ufficiale il Prefetto ed il Federale di Perugia, il Podestà di Assisi con i valletti comunali di scorta a! gonfalone e numerose altre autorità e gerarchie. Alle ore 23, sempre nella basilica di Santa Maria degli Angeli, padre Leonardo Maria Bello, mirìistro generale dei Frati Minori, ha celebrato il Mattutino cantato e la Messa di mezzanotte. Contemporaneamente, nella chiesa inferiore di San Francesco, il padre Beda Hess, ministro generale dell'Ordine dei Frati Minori conventuali, ha pure celebrato il Mattutino e la Messa di mezzanotte. Una folla insolita ha invaso la città. Sono già in Assisi il Sottosegretario Cianelli, che nella cerimonia di domani rappresenterà il Governo, il gen. Mosconi per il Partito, l'Ecc. Paribeni per l'Accademia d'Italia, il gen. Longhera per il Senato, il consigliere nazionale Sani per la Camera dei Fasci e delle Corporazioni, l'Ecc. Attolico ambasciatore presso la Santa Sede, il Gran Maestro dell'Ordine di Malta Principe Chigi Albani, i presidenti delle Associazioni di guerra, ecc. Sono pure giunti il Podestà di Torino che rappresenterà anche i Podestà di Bolzano e di Palermo e che offrirà a nome dei Comuni d'Italia l'olio per la lampada che arde sulla tomba del Santo; i Podestà di Genova, di Venezia, di Trieste, di Firenze, di Bologna, di Siena, di Pisa e di Perugia. E' già ospite del Sacro convento il Cardinale La Puma, il quale domani al tramonto, dalla loggia della Basilica francescana che domina tutta la pianura umbra, benedirà, con il reliquario contenente la benedizione autografa di San Francesco, il popolo, le autorità, le rappresentanze armate dell'Esercito, dell'Aviazione, della Marina e della Milizia; benedirà spiritualmente tutto il territorio nazionale, tutti i luoghi dove il segno del tricolore indica che ivi si combatte, si muore e si vince per la causa della Patria e della civiltà. Il Podestà di Torino, camerata Bonino, che offrirà domani l'olio votivo, pronuncierà le seguenti parole: «Torino, a nome del Piemonte e delle regioni italiane ed a nome dì tutti i Comuni di questa nostra Italia benedetta da Dio, offre a Te, Santo Francesco, che sei il più Santo degli Italiani ed il più Italiano dei Santi, l'olio per la lampada votiva che essi accesero innanzi al tuo sepolcro dell'anno in cui tu fosti proclamato celeste Patrono d'Italia. Questa lampada, che arde perennemente qui, innanzi alla tomba gloriosa in cui riposa il tuo corpo, in questo tempio che la fede ed il genio dei nostri padri eressero a tua glorificazione, è oggi il simbolo dell'amore immenso di tutta Italia per Te, ed è il segno del Patrocinio continuo con cui Tu vigili sui reggitori e sul popolo di questa tua e nostra Italia, che vide sorgere in Te l'aurora dei suoi , 'isfdcaBhlBpgBdmdbse4avttitpseGtrpvrvMdup , nuovi destini. Come per l'olio che 'il popolo di tutti i nostri Comuni ioffre a Te, Santo Francesco, nostro Patrono, questa lampada vive, splende ed arde, così per la tua protezione viva sempre in noi l'immagine di Dio, che è Potenza, splenda alla nostra mente la luce di Cristo, che è Verità, arda nel cuore la fiamma del divino Spirito, che è Amore, purificando gli affetti, mondando le idee, sublimando le opere ed il genio del la nostra civiltà, affinchè i citta dini della nazione italiana affron tino per amore le fatiche i dolori, i sacrifici che portano con sè i doveri della famiglia e della Patria e tutto il nostro popolo si elevi e sia grande vivendo nella giustizia ».