Reazioni in America alla propaganda britannica

Reazioni in America alla propaganda britannica Reazioni in America alla propaganda britannica New York, 2 ottobre. Oggi il New York Times col titolo « Un serio mònito » mette in guardia l'opinione americana contro la subdola propaganda bellicista dell'Ambasciata britannica a Washington, la quale tempesta i giornali di notiziario gratuito e di comunicati più o meno ufficiali, tutti tendenziosamente redatti per lo scopo di suscitare l'impressione ^ys"*** SSEmwlfc H^S che cì . — scrive il New York Times — è il Giappone. Contro di esso potremmo tutto al più applicare 'sanzioni economiche, ma in nesaun cas0 potremmo córrere il rischio di una ™erra< dato anche che per ora gli Stati Uniti dispon- gono' di un| maccnina mUftare lillipuziana Ad onta degli enormi crediti le spese militari — prosegue "e — il fatto è che in questo momento gli Stati Uniti possiedono soltanto cinquecento aeroplani di prima linea, e solo nel gennaio del 1942, nella migliore ipotesi potranno disporre dei duemila apparecchi di prima linea previsti in programma. Anche i carri armati disponibili non sono più di cinquecento, di cui la metà di tipo antiquato. Inoltre la difesa antiaerea si limita a 372 cannoni ». Anche il Filadelfia Inqulrer scrive che, pure senza rinunziare alle proprie posizioni nel Pacifico, gli Stati Uniti debbono evitare di entrare in guerra. (Stefani).

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