Il Giappone deciso a risolvere i problemi del suo spazio asiatico

Il Giappone deciso a risolvere i problemi del suo spazio asiatico Il Giappone deciso a risolvere i problemi del suo spazio asiatico Tokio, 28 settembre. Oggi il presidente del consiglio, principe Konoye, in presenza di numerosi membri del Gabinetto ha ricevuto cinque ex presidenti del consiglio, per discutere con essi la situazione nazionale e internazionale. Konoye ha esposto nella riunione lo sviluppo dei recenti avvenimenti che hanno portato alla firma del Patto tripartito, ed ha chiesto ai cinque ex presidenti del consiglio la loro collaborazione per il conseguimento dei grandi obiettivi del Giappone. Un'allocuzione di Konoye Konoye ha tenuto un'allocuzione alla radio diretta al popolo Fiapponese per incoraggiarlo aieconomia e all'impiego di tutte le energie per l'onore e gli interessi del Paese. Egli ha dichiarato, fra l'altro: « La politica estera nipponica si è posta lo scopo di impegnare tutte le forze per la definizione e chiusura del conflitto con la Cina, e di promuovere la ricostruzione dello spazio economico dell'Asia orientale contribuendo cosi allo stabiluiiento di una vera pace per tutto quanto il mondo. Considerando la situazione odierna mondiale, risulta chiaro che le vere intenzioni del Giappone non sono state ancora esattamente riconosciute. Alcuni Stati trovansi ingarbugliati in un errore, vale a dire nel concetto errato che il mantenimento del vecchio ordine significhi pace. Altri invece ritengono inevitabile il cambiamento di questo vecchio ordine, ma ciò non ostante tengono fermo all'attuale stato di cose. Malauguratamente poi vi sono persino degli Stati che desidererebbero turbare la istituzione di un ordine nuovo nella grande Asia orientale, oppure che vanno ancora oltre, tentando cioè di impedire lo sviluppo del Giappone con tutti i mezzi. « Il Governo giapponese aspirava a migliorare questa situazione, ma non gli è stato finora concesso di conseguire tale aspirazione, che anzi in qualche luogo la pressione contro il Giappone è divenuti» sempre più intensa. Si è giunti persino al punto che qualora si fosse lasciata permanere invariata tale situazione, questa si sarebbe sempre più aggrovigliata tanto da destare preoccupazioni. Perciò per il Giappone vi è soltanto un atteg giamento: all'interno, elevare e rafforzare il più rapidamente possibile la struttura della nazione divenuta armata ed in grado di difendersi, e serrare un popolo di cento milioni in una ferma ed unanime decisione; all'estero, venire in intimo contatto con i popoli che hanno le stesse nostre idealità e ciò per poter marciare in avanti decisi nella esecuzione della politica statale giapponese e per indurre tutti quegli Stati che vogliono opporre degli impedimenti al Giappone a riflettere seriamente sulla loro posizione. « Da parte sua il Governo per quanto riguarda il nuovo ordinamento all'interno era disposto ad affrettare il compimento di questo ordine, ma d'altro canto nel campo della politica estera esso ha ritenuto per il meglio di allearsi con le due nazioni, Germania ed Italia, che hanno le stesse nostre idealità e rivolgersi poi a quegli Stati che fossero disposti a collaborare per raggiungere così la mèta definitiva della ricostruzione di un nuovo ordine mondiale. Perciò da qualche tempo il Ministro degli esteri ha preso contatto con i rappresentanti dei Governi tedesco ed italiano. Ed il risultato di questi contatti è stato la con clusione del Patto tripartito». La preparazione militare Anche il Ministro della guerra Tojo ha tenuto un discorso da vanti ad ufficiali e ad alti funzionari del suo dicastero. Egli ha di chiarato fra l'altro che nel qua dio dell'Asse rinforzato tedesco italiano-giapponese è ormai ap pianata la via per la elaborazione e la costruzione di una difesa della massima potenzialità ed effi cacia. In un ordine del giorno al Cor po degli ufficiali il Ministro della guerra ha chiesto l'assoluto impegno, senza riserve di sorta, di assistere il governo e la politica dallo stesso seguita. Il primo Borgomastro della « Grande Tokio » ha fatto visita1 oggi, alle ambasciate d'Italia e di Germania, per portare gli auguri della città di Tokio, in occasione della firma del Patto tripartito Il principe Konoye ha dato un banchetto in onore degli ambasciatori d'Italia e di Germania, al quale hanno anche partecipato i membri delle due ambasciate. Il ministro degli affari esteri giapponese, Matsuoka, ha ricevu to oggi il rappresentante dell'agen zia germanica Weise, al quale ha fatto la seguente dichiarazione per i popoli tedesco e italiano: « Adesso che abbiamo concluso l'allean za. noi dobbiamo avere l'uno coll'altro, la più grande confidenza e ognuno di noi deve fare del suo meglio per aiutare l'altro nello spirito in cui il Patto è 3tato concluso E questo spirito va certamente oltre alla forma del Patto. Non ho bisogno di dire che la Germania e l'Italia troveranno nel Giappone più che un leale alleato ». I giornali nipponici dedicano anche oggi le loro prime pagine alla firma del Patto. II Nichi Nichi scrive fra l'altro che l'atto compiutosi a Berlino deve far riflettere seriamente la Nazione americana. ParlanOo dei rapporti fra i due Paesi, il giornale scrive che l'attuale tensione è da imputare al Dipartimento di Stato americano che ha talmente imbrogliate le questioni internazio naìi'da trasformare il Giappone in un nemico e creare nuove difficoltà all'Inghilterra. Tale attività del Dipartimento di Stato ha pericolosamente avvicinato la guer ra all'Oceano Pacifico. .L'organo delle forze armate Tairicu scrive che se gli Stati Uniti continueranno a porgere ulteriori aiuti a Ciang Kai Scek, questo loro atteggiamento sarà considerato come una sfida al Giappone.

Persone citate: Ciang Kai Scek, Matsuoka, Tojo, Weise