Gli otto martiri rievocati in un'adunata guerriera

Gli otto martiri rievocati in un'adunata guerriera Lmf eccitilo di Modena Gli otto martiri rievocati in un'adunata guerriera Modena, 30 settembre. La città si è svegliata stamane in un tripudio di tricolori e di canti guerrieri. Tutto il Fascismo modenese, più serrato che mai nei ranghi, si è raccolto nella fasclstissima Modena per ricordare l'eccidio del 26 settembre 1921, nel quale si immolarono per la Rivoluzione Fascista otto giovani esistenze. In attesa delle gerarchie del Partito, una imponente massa di fascisti, reparti delle Forze Armate, squadristi, si andava inquadrando sul viale Regina Elena. Nel contempo, due fittissime ali di popolo e di rappresentanze si disponevano lungo la via Emilia in attesa dello sfilamento del corteo. Il palazzo delle Poste, sulla via Emilia, dove sono le lapidi dei Caduti, ha subito una opportuna trasformazione. Sulle lapidi, sovrastate da corone di alloro, spiccavano i nomi dei gloriosi Caduti. Squadristi, combattenti e fascisti si sono alternati nella guardia d'onore. Alle 9. è giunto, ricevuto alla Casa Littoria, l'eccellenza Attilio De Cicco, Ispettore dei Fasci all'estero, il quale unitamente al Prefetto, al Federale, agli ex-Federali di Modena, al generale Montino in rappresentanza del'eccellenza Rosi comandante il Corpo d'Armata di Bologna, al Commissario prefettizio, al cons. naz. Manaresi, al senatore Vicini, alla Medaglia d'oro Pellegrini e a un brillante stuolo di ufficiali della Milizia e dell'Esercito dopo aver reso omaggio al Sacrario dei Caduti alla Casa Littoria, si è recato a render omaggio al tempio monumentale ai Caduti in guerra, dove ha sostato in raccoglimento per alcuni minuti. In piazza Mazzini, dove era stato eretto un podio avente per sfondo una gigantesca figura del Duce, sono convenuti attorno al labaro dell'Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti per la Rivoluzione, le famiglie dei Martiri modenesi. I gerarchi si sono recati in viale Regina Elena dove han¬ no passato in rivista le forze fasciste in perfetto inquadramento guerriero. Successivamente, formatosi un imponentissimo corteo, ha avuto luogo lo sfilamento per via Emilia. Alla testa era una fitta selva di labari, gagliardetti e fiamme, seguita da compagnie della M.V.S.N., da un picchetto d'onore dell'Accademia, squadristi, fascisti, giovani avanguardisti, giovani fasciste e da tutte le rappresentanze sindacali e da una imponente massa di lavoratori con la loro uniforme. Il passaggio dinanzi alle autorità, da parte dei reparti dei volontari d'Africa e di Spagna e degli squadristi, ha suscitato una viva e calda maniiestazione, che si è rinnovata poi durante tutto lo sfilamento. Accompagnato dalle bande musicali il corteo ha raggiunto la piazza Italo Balbo. Qui la cerimonia è culminata con l'appello dei Martiri Ezio Bosi, Umberto Carpigiani, Gioachino Gallini, Tullio Garuti, Giovanni Micheli, Aurelio Sanlei, Duilio Sinigaglia e Alfredo Zulato, fatto dall'eccellenza De Cicco. Ad ogni nome, accolto in religioso silenzio, un gonfalone sul quale era il nome del Caduto, saliva su di un pennone. La cerimonia ha avuto appunto svolgimento in quella vastissima piazza in cui, diciannove anni or sono, risuonò la voce possente del Duce che, dinanzi alle otto bare coperte di fiori, esaltò il sacrificio dei Martiri, lanciò ai vili un monito e formulò un presagio che in breve volgere di tempo si avverava. La eccellenza De Cicco ha ordinato il saluto al Duce cui la folla ha risposto invocando ripetutamente Duce! Duce! Duce! Nel pomeriggio l'eccellenza De Cicco ha tenuto rapporto alle gerarchie della provincia, nel Gruppo Rionale « Gallini ». Successivamente si è recato a San Damaso per inaugurarvi il Sacrario e la sede del Fascio. Quindi si è portato a Spilamberto dove hanno avuto luogo altre cerimonie; infine il gerarca ha visitato la Casa del Guf. rEuacErtIdmdlgPbldpapAHlncrvlMbatlIth I gagliardetti del Fasciamo modenese sfilano per la via Emilia durante la commemorazione dell'eccidio del 26 settembre 1921. (Telefoto).

Luoghi citati: Africa, Bologna, Modena, Spagna, Spilamberto