Scambio di messaggi fra il Duce e Re Boris

Scambio di messaggi fra il Duce e Re Boris Riconoscenza bulgara Scambio di messaggi fra il Duce e Re Boris Altri messaggi fra il Duce e Filof e fra Ciano e Popof Sofia, 12 settembre. In occasione della firma dell'accordo di Craiova il Duce ha diretto il seguente telegramma a Re Boris di Bulgaria: « In questo momento di gioia legittima del popolo bulgaro, ricordando la conversazione che ho avuto l'onore di avere con V. M. a questo riguardo desidero esprimervi le mie felicitazioni e i miei auguri per l'avvenire. — MUSSOLINI ». Re Boris di Bulgaria ha cosi risposto: « Ringrazio ca'orosamente V. E. per le Vostre felicitazioni del ricordo da Voi evocate e dei Vostri buoni auguri, che mi hanno vivamente toccato. Il popolo bulgaro conosce la parte tanto grande ed efficace che Voi avete preso per il compimento dello storico atto che rende alla madre Patria la Dobrugia meridionale. Il popolo bulgaro ne conserverà il prezioso ricordo. — BORIS ». Il Presidente del Consiglio di Bulgaria, Filof, ha così telegrafato al Duce: «Jn questo momento di soddisfazione e di gioia suscitata nel popolo bulgaro dal ritorno nei suoi confini della Dobrugia meridionale, ho il dovere estremamente gradito di ringraziarvi a nome mio e del Governo bulgaro per la partecipazione ampia ed efficace voluta da Voi, Eccellenza, nella realizzazione di quest'opera di giustizia e di pace ». Il Duce ha cosi risposto: « Vi ringrazio del vostro saluto che mi giunge nel momento in cui la Bulgaria vede realizzata una delle sue più legittime rivendicazioni nazionali. Il popolo italiano che nutre sentimenti di profonda amicizia per il popolo bulgaro considera l'accordo di Crajova come un evento destinato ad aprire una nuova èra di collaborazione fra le Nazioni del bacino danubiano e balcanico secondo la saggia politica seguita dal Governo e dal popolo di Bulgaria. MUSSOLINI ». H Ministro degli Esteri, Popof, ha inviato 11 seguente telegramma al Ministro degli Esteri conte Ciano: « In occasione del Trattato bulgaro-romeno per il ritorno della Dobrugia alla Bulgaria, ho il gradito dovere di esprimervi. Eccellenza, i miei più caldi ringraziamenti per la simpatia da Voi dimostrata nei riguardi della sua causa tanto giusta e in particolar modo per il prezioso concorso che avete voluto dare per il suo regolamento per via pacifica e amichevole ». Il conte Ciano ha cosi risposto: « Ho molto apprezzato i cordiali sentimenti che avete voluto manifestarmi nel momento in cui la Bulgaria vede realizzate le sue aspirazioni. Nel ringraziarvi vi esprimo la mia più cordiale simpatia e i miei migliori voti per il popolo bulgaro ». Analoghi telegrammi sono stati scambiati tra Filof e il Ftihrer, e tra Popof e il Ministro degli Esteri del Reich. von Ribbentrop. I giornali di Sofia pubblicano in prima pagina in grande rilievo i telegrammi scambiati da Re Boris con Re Vittorio Emanuele, col Duce e col Fuhrer. dal Presidente del Consiglio col Duce e col Ftihrer e dai Ministri degli Esteri di Italia e di Bulgaria. L'alta parola del Re e Imperatore e del Duce è stata accolta con grande entusiasmo dal popolo bulgaro che la considera come una nuova testimonianza della preziosa amicizia dell'Italia fascista, vittoriosa sui fronti della pace e della guerra.