Ottimo esito dei Campionati di nuoto

Ottimo esito dei Campionati di nuoto Ritorno ad una tradtiasloMie Ottimo esito dei Campionati di nuoto TI nuovo direttorio della F.I.N. si era proposto di ridare ai Campionati nazionali l'antica impronta, di gara centrale e più importante dell'annata. Si è quindi oc cupato di abolire le esagerate ca tegorie create prima; che, se davano a un maggior numero di atleli il vanto di fregiarsi del tito- 10 di campioni, riducevano spesso 11 campionato, proprio nelle categorie più importanti, ad una gara a due o a tre, il più delle volte con risultato prevedibile, quindi priva di ogni interesse spettacolare e talvolta sportivo. Senza contare che, se, come è avvenuto, uno junior avesse ottenuto o potuto ottenere, un tempo migliore di un senior, o questi di un « campione », questo tempo non sarebbe valso a dargli il titolo assoluto, nè la possibilità di disputarlo. Quest'anno poi gli « allievi j hanno mostrato di andar forte; e quindi il provvedimento di far gareggiare, nella massima manifestazione, tutti i meritevoli, si è rivelato, alla prova dei fatti, pienamente giustificato. In campo maschile Un'altra innovazione era in programma: l'introduzione delle staffette a rana e a dorso, decisa per cominciare ad ovviare alla nostra inferiorità in dette specialità; anche qui le società hanno risposto, c lo scopo è stato ottenuto; fatta ]a riserva che, dato il numero ancora scarso di specialisti e il naturale desiderio di affermazione delle società, alcuni nuotatori — e peggio, nuotatrici — sono stati sottoposti a un numero eccessivo di prove in una giornata; donde il peggioramento frequente dei tempi della domenica rispetto a quelli del sabato. Sarà bene, l'anno prossimo, mettere riparo a tale inconveniente: cosa del resto facile. su^iSari y'ìmnore i^poffflza, legati allo svolgimento in mare, e simili. E' doveroso tuttavia segnalare le belle affermazioni collettive della Lazio, della Triestina, della Fiumana e gli ottimi tempi ottenutiin tutte le specialità: li- .™°ìiJT°?„7' I|bero. per merito di De Zucca e Schipizza. e della staffetta laziale; rana, di Viardo; dorso, di De Zucco e della staffetta femminile triestina. Costa ha ripreso il titolo dei 100, superando nel finale Marsiglia che, se, meno emozionato, avesse distribuito meglio le forze, lo avrebbe seriamente minacciato. Alla sua prima grande gara, il napoletano ha confermato di essere un vero campione, mancante ancora solo di abitudine alle gare. Ognio ha trionfato nei 400 e 1500, con tempi ottimi, specie nell'ultima gara. E' un elemento che da anni fa progressi costanti, malgrado l'intensa attività nella palla a nuoto. E' oggi di buona classe internazionale. Schipizza, mobilitato, si è difeso da leone. Gli anziani Conelli, Baldini, stavolta eccellente, e Signori hanno pure figurato bene. Nè vanno dimenticati Noceti, Capurro e Tacche. Il vero trionfatore della riunione, con Ognio, è stato Viardo. Il bellissimo atleta, pieno di volontà e di passione, efficace come pochi nello stile a farfalla, ha degnamente coronato la sua fatica migliorando per due volte il vecchio primato di Bertetti, con un tempo buono anche in campo internazionale. E può fare anche di meglio, perchè non è la classe che gli manca. Bertetti, Graziani e Rolfini, pur battendosi bene, sono stati chiaramente inferiori. De Zucco, sempre facile nello stile e appassionato, ha stravinto nel dorso con tempo assai buono Magnifica la vittoria fiumana nella staffetta a rana sulla Lazio uIIIIIIIIIIIIIIIIII1IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII e la Virtus Bologna; nelle altre due staffette la Lazio ha stravinto, segnando in quella olimpica un tempo veramente egregio. Le gare femminili Nell'adunata di Venezia i risultati sono stati forse anche migliori, se non per quel che riguarda i tempi assoluti, per il progresso generale, di stile e di rendimento, e per le affermazioni delle giovani. Mentre la Triestina ha migliorato il suo'primato di staffetta sul dorso di molti secondi, il trio giovanissimo wramonio Hniin risei nezza di NanÓl ha vinto la Ìtaf-fettaVranaPd^ il piimdto dorso allieve. Infine u nrimati.stn T^k-ir r>ure clono la lcl ,„ . „;.., afflato. ^iSoS^SSSl primatista Lokar, pure dopo la seria operazione subita recentemente, ha mostrato di Bello il finale della velocista Kuschnig davanti alla Figari e fflf^^ ,,„. , , , alla Radivo; entusiasmante quel- lo della Ruzzier nel dorso, garacombattutissima, con le prime cinque arrivate in dodici decimi di secondo. La gara dei 400 è stata un duello fra l'energica Radivo e la Derenzini: mentre nei 200 la Rigoni ha nettamente staccato le avversarie. Cosi pure nella stof- fetta a rana l'affermazione delle ;napoletane è stala smagliante, ,quanto quella delle triestine nella;staffetta sul dorso. iEmozionante la staffetta 100x4 ;sia pel duello fra le energiche flu- <mane e le più stiliste triestine pel ;primo posto, sia per lo splendido Iinscguimcnto della Lokar, che è passata dal sesto al terzo posto. |Nei tuffi bussi, la torinese Mor-,gari, una vera promessa, ha di- stanziato di poco l'affaticata Lan-izi e di molto le altre concorrenti. I.anzi ha vinto senza difficoltà i tuffi alti, che invero hanno rac-icolto, al solito, poche concorrenti, Da segnalare l'ottimo stile e comportamento in gaia di quasitutte le concorrenti, non solo le jesperte giuliane, ma le napoleta- ne ,e Ug-urit le romane, le torine- Isi, curate con visibile competenza |e passione dall'ottimo Sebastiani. :In complesso, malgrado laguer-ra, l'inizio tardivo della stagione, i richiami di dirigenti e atleti, le difficoltà dei campi di gare e quel- ie economiche del momento, que- sti campionati, anziché un regres-,so, come si poteva temere, hanno segnato un progresso effettivo e molto promettente. Non è questo'uin risultato da trascurarsi. Goffredo Barbacci

Luoghi citati: Bologna, Lazio, Marsiglia, Venezia