Amare constatazioni di un ufficiale pilota inglese
Amare constatazioni di un ufficiale pilota inglese Amare constatazioni di un ufficiale pilota inglese Roma, 31 agosto. Il capitano inglese Norman Mac Millan, noto per i suoi scritti su problemi aeronautici, esamina sulla rivista « Flight » gli errori commessi dagli uomini dirigenti britannici nella valutazione dell'arma aerea in un'eventuale guerra. Esaminando la necessità di collegare l'isola con i territori dell'Impero, il cap. Mac Millan scrive: « La necessità di rinforzare la nostra aviazione d'oltremare per i e è vie traverse è dovuta direttamente alla capitolazione della Francia, ma molta colpa risale anche al fatto che non disponiamo di unità aeree sufficientemente mobili. Anni or sono proclamai la necessità per la Gran Bretagna di disporre di aerei capaci di una autonomia di non meno di 3000 miglia, per poter rinforzare in qualsiasi momento le guarnigioni aeree di qualsiasi punto dell'Impero. Mi si rispose che ciò non era che un duplicato della funzione della flotta e che una sola delle 15 navi da battaglia avrebbe potuto portare a termine tale missione. « La fortuna dell'intero Impero britannico è stata giuocata in quei giorni da uomini ignoranti del reale potere dell'arma aerea, gente che di rado, o mai, aveva volato, gente che considerava gli aeroplani quasi come giocattoli piuttosto rumorosi e volgari, ma non troppo efficaci. Del pari vi fu gen te, anche bene informata, che non volle credere alla potenza numerica dell'armata aerea germanica ». Lo stesso ufficiale inglese esamina, poi, come segnalano « Le Vie dell'Aria », il problema dei rifornimenti e scrive: « La guerra è entrata nella fase del logorio. La R.A.F. si mantiene sulla difensiva. E' necessario che i rifornimenti indispensabili alle sue unità possano giungere dovunque e quando occorrono. Non c'è dubbio che nell'Impero britannico e nei Paesi con esso simpatizzanti vi sia abbondanza di materie prime. Tuttavia queste materie prime debbono essere lavorate per essere impiegate. A nulla servono le materie prime, se non sono trasformabili in materiale. Ecco perchè noi dobbiamo assicurare il lavoro degli arsenali per alimentare le nostre unità aeree e, pertanto, dobbiamo disporre di una maggiore mobilità aerea. Soltanto cosi potremo mutare la sorte della guerra e fare in modo che sia il nemico e non noi ad attendere l'invasione. Per il momento è precisamente il nostro arsenale aeronautico che si trova nella zona del pericolo »
Persone citate: Millan
Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Roma
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