La vittoria della ragione di Italo Zingarelli

La vittoria della ragione Un grande eyento in Europa La vittoria della ragione Roma, 30 agosto. Il Giornale d'Italia, sotto il titolo « Vittoria della ragione », scrive fra l'altro sull'accordo di Vienna: « Le due Potenze dell'Asse sono ed intendono rimanere amiche dell'Ungheria e della Romania: non cercano nell'Europa danubiana e balcanica intrighi o accaparramenti. « La conciliazione non avviene senza sacrifici. L'ordine giusto e nuovo dell'Europa impone questi sacrifìci. Ma da una parte e dall'altra i sacrifici sono anzitutto compensati con l'eliminazione di una guerra pericolosa che avrebbe irreparabilmente distrutto ben più alti valori di quelli che possono oggi esser perduti con le cessioni offerte ed accettate. Saranno compensati anche dall'immediata adesione delle due Nazioni al nuovo ordine politico ed economico costruito dalle Potenze dell'Asse, che consentirà la piena valorizzazione di tutte le loro sane e mirabili energie. « L'Ungheria e la Romania danno, intanto, un prezioso esempio all'Europa ed al mondo civile. Soprattutto alle due democrazie imperiali, che hanno preferito la guerra che le distrugge al riconoscimento delle necessità nazionali e civili ed ai necessari sacrifici onesti che esse imponevano. Nel raccoglimento del lavoro e delle riforme interne, Romania ed Ungheria, assistite dalle due Potenze amiche dell'Asse, possono ora avviarsi alla ripresa della loro ascensione nazionale e politica. Un grave e pericoloso problema è stato cosi messo fuori dalla carta politica dell'Europa, dal quadro di questa grande guerra nella quale oscure forze, cominciando da quelle dell'impero britannico, cercano ancora motivi di nuovi sovvertimenti. « Questa è la vittoria della ra- gione. Questa è la vittoria della politica dell'Asse che rivela al mondo la sua reale potenza co- struttiva, il suo spirito chiarifica- tore e civile. Le due Potenze han-l no, ad un tempo, compreso che il problema aperto fra le due na zioni amiche era un grande problema europeo per l'importanza elei paesi che ne componevano la trama, per la sua sede geografica, per il riflesso che il suo corso può avere sulla guerra e sull'avvenire del sistema europeo. 11 Governi di Budapest e di Bucarest hanno dimostrato di seguire e di accettare, con il loro diretto contributo, questa valutazione Devono essere apprezzati e segnalati all'Europa per la grande prova di coscienza e di attitudini europee che hanno dato. « L'opera del conte Galeazzo Ciano e di von Ribbentrop, che hanno cosi felicemente interpretato ed applicato le direttive dei due grandissimi Capi, va essa pure indicata alla gratitudine dell'Europa, oltre che delle loro nazioni, per la sostanza così felicemente rivelata dei suoi indirizzi ideali e dei i suoi concreti valori diplomatici, « Con le risoluzioni di Vienna un grande evento si è compiuto in Europa ». l sente che nel 1920 la Romania riuscì ad ingrandirsi in condizioni affatto particolari e in proporzioni e per motivi non tutti giustificabili. Con l'odierno lodo arbitrale le potenze dell'Asse hanno tenuto conto di ogni valido motivo,. nè hanno mancato d'interessarsi \ ,.;„„ . ,.„ . . 1 vivamente della sorte dei romeni che resteranno in Ungheria men-, tre in Romania rimarranno 450' mila ungheresi. Quanto alla nuova Ungheria, alla Nazione nostra fedele amica che si affidò all'Italia fascista nel momento in cui odii internazionali si accanivano fortemente contro di noi, è fuori dubbio che il lodo arbitrale la riempie di altissima soddisfazione, perchè le re-, stituisce Nagyvarad, le fa recuperare — dopo Kassa, le città di Rakoczi — Koloszar, la città di Re Mattia, e le rende l'intera regione dei Szekler, che lontana come era dalla frontiera oggi corretta, sembrava una mèta irraggiungibile. Se Arad, città fortemente ungherese, e Kronstadt (in romeno Brasso), città nella quale gli un- \gheresi prevalgono sui romeni e]sui tedeschi, sono rimaste alla Ro-'zionalissime condizioni etaografi-lche nella zona contesa, che hanno posto il Conte Ciano e il signorVon Ribbentrop davanti a un compito il quale, senza armoniosa collaborazione, senza piena identità di vedute e senza energia, mai più avrebbe potuto essere risolto. Come non ha dimenticato per quattro lustri l'ingiustizia di^ cui \fu vittima nel castello del Tria nnn la nnrinno iint?h°re<?P non di- non, la nazione unga.rese non P>-nell avvenire la giù-menticherà stizia rèsale al castello del Belve-dere, E rendendo giustizia ai magiari senza calpestare diritti vitali romeni, il Conte Ciano e Von Ribbentrop hanno inflitto anche una nuova dura disfatta militare e | -jalla Gran Bretagna che in questo . settore ha fino a ieri mirato a -\ provocare il disordine. -\ Il Ministro degli esteri italiano -! si tratterrà in forma privata a h \ Vienna fino a domani sera, ospite p del Ministro Ribbentrop che per eltre giorni ha instancabilmente - cordialmente e sagacemente lavo-kato con lui a un accordo la cui A realizzazione ancora una settima-'™ addietro appariva quasi im-1 possibile. -\ Italo Zingarelli -\ ■

Persone citate: Arad, Brasso, Conte Ciano, Galeazzo Ciano, Re Mattia, Ribbentrop, Von Ribbentrop