L'entusiasmo in A.O.I.

L'entusiasmo in A.O.I. L'entusiasmo in A.O.I. ,nazionale e degli indigeni in tutti i centrifaFervide manifestazioni della popolazione! (Da uno dei nostri Inviati) XXX, 24 agosto, Le notizie provenienti da ogni centro dell'Impero segnalano il travolgente entusiasmo con cui è stato accolto dagli elementi nazionali e nativi l'annuncio della vittoria in Somalia. Dovunque si sono accese manifestazioni; nei centri maggiori si sono formati cortei che hanno percorso le strade inneggiando al Re Imperatore, al Duce e al glorioso Esercito. A Gimma la popolazione nazionale,, cui si accodavano le genti native, raggiungeva il Palazzo del Governo dove sostava acclamando; percorreva quindi il centro dell'abitato raggiungendo la Federazione e dilagando poi per tutte le strade; le notabilità locali si recavano il giorno seguente dal Governatore pregandolo di gradire l'ardente solidarietà delle genti Galla (I I li Sidama. Manifestazioni travol-Igenti avevano luogo a Mogadiscio, dove la popolazione si abbandona- va ad una fantasia durata tutta] una notte; e nell'Harar, i cui abi-! tanti furono per circa tre anni al-: ie dipendenze del generale Nasi. < Ad Harar, appena l'annuncio si è diffuso, gli edifici pubblici si imbandieravano e ogni casa si fasciava di festoni e di drappi tricolori; i nazionali si adunavano dinanzi alla Federazione e formavano un corteo che percorreva, inneggiando, le vie cittadine, men tre nel quartiere indigeno le po polazionf si abbandonavano ad una pazza sarabanda animatajdano sventolio di bandiere trico- lori e verdi, da cori, da danze. Intanto, da Hargeisa, il gene-'rale Nasi diffondeva questo messaggio: « Ufficiali, sottufficiali, soldati, graduati e ascari di tutte le razze, in una campagna fulminea di quindici giorni, per trecento chilometri per monti e valli superati per tappe forzate, in due dure battaglie in terra e nel cielo, con uno sforzo logistico miracoloso, hanno ricacciato l'agguerrito nemico in mare; un possedimento inglese è stato conquistato all'Italia. Gloria ai Caduti, onore a tutti i combattenti di terra, del cielo, del mare ». Il tacitiano proclama, tradotto in tre lingue, veniva diffuso tra le popolazioni, tra le quali suscitava nuovo incontenibile entusiasmo. Nel mercato indigeno di Addis Abeba, le genti native si radunavano commentando gli avvenimenti e celebrando la vittoria italiana, che è anche la loro vittoria, e, in esultanti raduni, si portavano dinanzi alla Residenza preceduti dai gonfaloni cittadini, ritornando poi verso il proprio quartiere in un corteo che si ingrossava vieppiù. Dove le manifestazioni hanno raggiunto l'apice dell'entusiasmo è però nella cittadina di Debra Berhan, dove è la sede della Brigata composta di eritrei e di amara, e dove è pure un campo delle i famiglie di questi magnifici combattenti i quali, agli ordini del colonnello Lorenzini, entrarono per| primi in Berbera. In questa Debra ! Berhan, dove i nemici confidavanodi accendere la rivolta, per tutta la notte hanno brillato fuochi intorno ai quali erano adunati i (famigliari che innalzavano cori di I tripudio in segno di gloria e di I ringraziamento. La piena, totalitaria adesione alla guerra che l'Italia combatteper la grandezza dell'Impero, è sentita profondamente da queste Eopolazioni amara e scioane che anno fornito combattenti lanciatisi bravamente con i vecchi eritrei e i somali, nell'ambizione di mostrarsi degni della fiducia che i comandanti avevano riposto in loro, nell'orgoglio di mostrare con quale slancio essi combattevano la battaglia per l'Italia che li ha liberati dal servaggio. Durante la battaglia dell'Argan infatti, non riuscendo a superare con uno sbalzo le munite posizio¬ ni avversarie, circoscritte da ungroviglio di reticolati, i battaglio-ni eritrei e amara, dopo essere stati per quattro volte respinti,tornavano una quinta volta alias-Isalto recando seco coperte da cam- PO che gettavano sopra il retico- lato, incuranti del fuoco nutritis-] Simo. Sopra le coperte, piegate &! quattro doppi, si stendevano e\i: ascari, formando delle passerelle < viventi sopra le quali, a passo di corsa, passavano ì commilitoni de- g.i eroici battaglioni sicché riu- ^ITOef^i^16 ta tlCHa' a SUpe" rare 1 ostacolo e a snidare il nemico asserragliato nei trinceroni. Gesta simili si sono ripetute in ogni combattimento; tutta la campagna è stata una continua gara di emulazione e di ; superamento tra reparti nazionali e reparti co- jloniali. pjer luj j Zuccari s '11111,111 immillili minili umilimi

Persone citate: Argan, Duce, Galla, Lorenzini, Nasi

Luoghi citati: A.o.i., Addis Abeba, Berbera, Debra Berhan, Gimma, Italia, Mogadiscio, Somalia