Oggi il Governo ungherese risponderà alle proposte romene di Italo Zingarelli
Oggi il Governo ungherese risponderà alle proposte romene Oggi il Governo ungherese risponderà alle proposte romene Budapest, 22 agosto. Il Governo ungherese ha fatto questa sera alla stampa italiana e tedesca la prima comunicazione ufficiale sullo svolgimento delle trattative di Turnu-Severin. La comunicazione premette che lo scopo delle trattative territoriali è stato quello di correggere gli ingiusti confini fìssati nel Trattato del Trianon che fecero cadere, contro la loro volontà, sotto il dominio romeno due milioni di ungheresi, applicando i principii di equità proclamati dalle Potenze dell'Asse in maniera da sostituire, fra Ungheria e Romania, allo stato di conflitto permanente una duratura pace ed amichevole collaborazione. « Per raggiungere tale obiettivo — ha proseguito il portavoce del Ministero degli esteri — la delegazione ungherese ha proposto a Turnu-Seyerin alla delegazione romena un precisa linea di frontiera. La risposta logica da parte romena sarebbe stata di accettare questa linea, oppure proporne un'altra. Invece, finora, da parte romena altro non è avvenuto che mettere in primo piano l'idea dello scambio delle popolazioni accertandone tutti gli elementi prima che si possa parlare dell'estensione della striscia di confine che più tardi dovrebbe essere ceduta all'Ungheria proporzionalmente al numero degli ungheresi destinati a rimpatriare. Questo punto di vista non offre affatto una base concreta per un'intesa, giacché noi non ci siamo incontrati a Turnu-Severin per scambiare popolazioni, bensì per stabilire una nuova frontiera. Lo scambio delle popolazioni può costi tuire una correzione del nuovo confine da fissare nel caso che esso, come è verosimile, non possa coincidere esattamente ovunque con una linea di divisione etnografica. Mettere avanti lo scambio delle popolazioni e formulare per giunta la richiesta che lo scambio va preceduto dall'accertamento di tutti i suoi elementi, altro non significa che rinviare ad epoca indeterminabile la sistemazione territoriale ». Il portavoce ha quindi espresso la convinzione del Governo ungherese che i delegati romeni ad altro non mirano che a guadagnare tempo, e rilevando la sorprendente differenza, con la procedura adottata nei confronti della Bulgaria, ha proseguito: « Nel caso della Bulgaria le due delegazioni, come è del tutto naturale, prima si sono accordate sulla nuova linea di frontiera e poi hanno iniziato l'esame delle questioni di dettaglio. L'Ungheria non può a nessun costo tollerare che nei suoi confronti si abbandoni questa via che è l'unica pos sibile ». Il portavoce ha altresì deplorato che mentre la stampa ungherese, una volta aperte le trattative, si è astenuta da qualsiasi polemica, quella romena ha insistito nei suoi violentissimi attacchi e che il Governo romeno (a differenza dell'ungherese) invece di attenersi el principio che durante i negoziati non si dovessero dare alla stampa internazionale informazioni di carattere unilaterale, ha diffuso notizie intese a di mostrare la sua buona disposizione e a far apparire inaccettabile, deformandolo, il punto di vista ungherese. La comunicazione ha cosi concluso: « Gli ulteriori negoziati avranno uno scopo solo se le due delegazioni s'incontreranno sopra una base comune e se la delegazione romena, di fronte alla ben definita linea di confine proposta dalla delegazione ungherese, indicherà la linea che essa considererebbe giusta fra Ungheria e Romania. L'esame di tutte le altre questioni di dettaglio non potrà aver luogo che dopo ». Il portavoce del Ministero degli Esteri, interrogato, si è detto dolente di non poter alludere in nessun modo alla linea di frontiera proposta dall'Ungheria; soltanto ha aggiunto che l'Ungheria non ha domandato il confine storico. Ha quindi confermato che il capo della delegazione ungherese, signor De Hory (che oggi ha avuto ripetuti colloqui col conte Teleki e col conte Csaky) sarà domani sera di ritorno a Turnu Severin e leggerà nella seduta di sabato mattina il testo della risposta del suo Governo, consegnandone poi una copia scritta al capo della delegazione romena ministro Pop. Italo Zingarelli
Persone citate: Csaky, Severin, Turnu, Turnu Severin
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