Non ci sono più vie libere per giungere in Inghilterra di Guido Tonella

Non ci sono più vie libere per giungere in Inghilterra Non ci sono più vie libere per giungere in Inghilterra // coordinamento tra l'offensiva aerea e il blocco totale La reazione dei caccia inglesi sempre più debole Berlino, 21 agosto. Il coordinamento tra la grande offensiva aerea contro l'impero britannico e il blocco totale dell'Inghilterra, annunciato sabato sera dal Governo del Reich, è ormai un fatto compiuto. Il bollettino odierno ci dà infatti dei dettagli precisi circa questa particolare attività che l'arma aerea germanica è chiamata a svolgere, come abbiamo già accennato nei giorni scorsi, per dare un'immediata applicazione pratica al concetto del blocco integrale delle coste inglesi. Nel settore marittimo a nord dell'Irlanda, si apprende dal bollettino odierno, una nave mercantile di dodicimila tonnellate è stata centrata in pieno dal tiro di un bombardiere tedesco ed è colata a picco, mentre tre altre unità della flotta mercantile inglese che navigavano nell'Atlantico, a forte distanza dalle coste occidentali e settentrionali della Irlanda, sono state colpite gravemente da bombe. Sin dalle sue prime fasi questa nuova attività dell'aviazione tedesca ci si rivela pertanto considerevole e per la estensione geografica del settore su cui essa si sta operando e per la massa degli apparecchi che vi partecipano. Dall'accenno contenuto nello stesso bollettino tedesco a dei combattimenti aerei che sono sorti a seguito di questa azione, è lecito infatti presumere che anche in questo caso l'intervento dell'arma azzurra germanica si effettui mediante formazioni miste con apparecchi da bombardamento e apparecchi da caccia. La guardia al mare E' un'altra dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, della straordinaria abbondanza di materiale e di uomini a cui può attingere l'Alto Comando tedesco per le esigenze di questa sua grandiosa offensiva aerea la quale, come in questi ambienti militari si tiene tuttora a sottolineare, è lungi dall'aver raggiunto l'ampiezza e la intensità previste per quello che sarà, al momento opportuno, il « gros Angriff gegen England », il grande assalto contro l'Inghilterra. Le sobrie indicazioni geo grafiche forniteci dal bollettino tedesco bastano a chiarire un fatto essenziale, cioè il concentramento dell'attività repressiva svolta dai bombardieri germanici in esecuzione del blocco nel settore posto all'uscita dal canale del Nord, che è ormai l'unico passaggio attraverso il quale le unità da guerra e mercantili inglesi, rifugiate per la maggior parte nel mare d'Irlanda, possono accedere all'Atlantico. Per quanto riguarda le rotte che dai porti della costa orientale inglese salgono al nord verso le Orcadi e le Shetland, esse sono altrettanto efficacemente controllate dagli aerei tedeschi che possono sfrecciare con poche centinaia di chilometri di volo dalle coste della Frisia, dello Jutland e della Norvegia. Il passaggio al sud del mare d'Irlanda, il canale di San Giorgio infine, è notoriamente bloccato da formidabili sbarramenti di mine, come lo è anche il canale di Bristol: l'uno e l'altro sono, d'altronde, a cosi breve distanza di volo per i bombardieri tedeschi provenienti dalla penisola di Cherbourg e dalla Bretagna (400 chilometri circa) che c'è da scommettere che « l'invincibile flotta britannica » tolto forse qualche furtivo tentativo notturno, si guarderà bene dall'incapparvi. Rimane, come si è detto, il North Channel attraverso il quale la « regina dei mari » confida di poter continuare a comunicare col mondo, incanalando in esso le cinque rotte principali, la rotta dell'Atlantico del sud-est (per l'Africa, per l'India, per l'Australia via Capo di Buona Speranza), la rotta per l'America del sud, le rotte per gli Stati Uniti e il Canada e infine, tempo permettendo, la rotta artica per la Russia. Completo controllo E' evidentemente un'illusione immaginare che basti una sola arteria per assicurare una circolazione vitale a un organismo complesso come è l'impero britannico, il quale nella migliore delle ipotesi finirebbe per soccombere per insufficienza circolatoria. Ma gl'inglesi si potrebbero considerare fortunati se potessero ancora nutrire una siffatta illusione. La verità è molto più amara: l'arteria del North Channel si può considerare praticamente ostruita, perchè tale è la ferma decisione tedesca. La perfetta messa in esecuzione di questa decisione è assicurata, come sugli altri settori, dalla vigile guardia degli «U Boot» e delle mine il cui collocamento vglosnpfeolvdccftlsosdJcèvcnasstILcpsprosegue sistematico, a dispetto del dragaggio effettuato dagli inglesi che in questo lavoro hanno già, d'altronde, perduto un gran jnumero di unità specializzate. Ma la garanzia che la Germania sa-1 prà dare praticamente applicazione al cento per cento alla sua decisione di serrare l'Inghilterra en- vltro un blocco assolutole data dal-tro un mocw assoluto e m»™ l'intervento degli aerei a cui ab biamo sopra accennato. Il raggio d'azione entro cui possono operare gli aeroplani germanici in partenza dalle basi di Bretagna, di Fiandrao di Norvegia è bastevole ^a^icurare la necessaria effi-per _ cacia a un piano di controllo completo. Questo nuovo aspetto dell'offensiva aerea contro l'Inghilterra, a parte ogni suo altro effetto, appare gravido di conseguenze per la consistenza della difesa aerea metropolitana, già terribilmente provata da due sanguinose decimazioni. Le prime azioni svolte dagli aerei tedeschi nel .settore marittimo a nord e ad ovest delle coste irlandesi si sono scontrate a reazioni di aerei inglesi: si è trattato, però, dice il bollettino, di scontri isolali. Come infatti immaginare che la caccia )*ritunnica sia in grado di assol- vere utilmente a questo nuovo gravissimo compito? Nonostante la distanza ridotta su cui possono operare in tal caso gl'inglesi, l'estensione dell'offensiva a questo nuovo settore significa infatti una pericolosa dispersione delle loro forze; dispersione che si viene ad effettuare, per l'appunto, in senso opposto a quello da cui proviene l'avversario il quale beneficia, invece, di una situazione strategica di prim'ordine movendo all'attacco su di un fronte convergente, come risulta suggestivamente dal fatto che la distanza intercorrente tra i due estremi opposti dell'arco Brest-Stavanger fino allo sbocco del canale del Nord è di ottocento chilometri; all'incirca la stessa dalle basi poste al centro dell'arco: Cherbourg, Calais e lo Jutland. A bassa quota Circa lo sviluppo che l'offensiva contro l'isola propriamente detta è andata assumendo nelle ultime ventiquattr'ore, conviene notare come per la prima volta si accenni esplicitamente da parte tedesca ad attacchi diretti al suolo, non solo con bombe, ma con fuoco di mitragliatrici. Ciò basta a illustrare a che grado sia ormai giunto il predominio dell'arma azzur¬ ra germanica nello spazio aereo britannico: i piloti di Goering dirigono audacemente i loro bolidi a bassissima quota così da poter prendere sotto il tiro delle armi automatiche installate a bordo tutto quanto può essere distrutto col semplice mitragliamento, in particolare gli aeroplani posati sui campi di aviazione, i depositi di benzina, ecc. Ma l'azione più efficace continua naturalmente ad essere svolta con le bombe mediante le quali sono stati arati nella giornata di ieri una decina di aeroporti dell'Inghilterra meridionale e centro-orientale. Fabbriche di munizioni, nodi ferroviari, installazioni portuarie sono state egualmente centrate in pieno nella regione del Suffolk e del Norfolk dove pure veniva colpita efficacemente un'unità da guerra rifugiata attorno a Great Yarmouth. La declinante reazione aerea avversaria, che si sta concretando nella rinuncia della caccia inglese a prendere quota quando arrivano gli aeroplani tedeschi, ha indotto, a quanto sappiamo, il Comando germanico a rinunciare in molti casi al sistema delle formazioni miste lasciando i bombardieri vo lare soli sull'Inghilterra senza lo accompagnamento della caccia. Guido Tonella

Persone citate: Boot, Frisia, Goering, Norfolk