I PRIMI PARTICOLARI

I PRIMI PARTICOLARI I PRIMI PARTICOLARI Il Qunrtier Generale tifilo Forzi' Armate ha diramato alle ore 13 di ieri, martedì, il seguente comunicato: Travolte le superstiti resistenze delle retroguardie nemiche nel pomeriggio di ieri, 19, le nostre truppe hanno occupato Berbera, capitale delia Somalia Britannica. Gli inglesi, prima di fuggire sulle navi, hanno incendiato parte della città. Una intera compagnia del « Carnei Corps », bene armata ed equipaggiata, si è presentata al nostro Comando ad Hargeisa, facendo atto di sottomissione e consegnando le armi. A Callabat un nostro battaglione ha attaccato di sorpresa e sbaragliato formazioni nemiche, catturando munizioni, quadrupedi e prigionieri. Incursioni aeree nemiche a Neghelli, Mogadiscio, Bardia, Merca e Cenale non hanno causato vittime nè danni apprezzabili. Nell'Africa settentrionale il nemico ha bombardato l'ospedale di Derna, causando 1 morto e 22 feriti tra i ricoverati. Un sommergibile di nazionalità sconosciuta ha urtato contro un nostro sbarramento di mine nel Dodecanneso; un'estesa macchia di nafta sul luogo dell' esplosione fa supporre l'affondamento dell'unità. La conquista della Somalia inglese si è compiuta da parte delle nostre valorose truppe con rapide tappe. La colonna di estrema sinistra era infatti il 5 agosto a Zeila dopo appena tre giorni di marcia e di combattimento e raggiungeva quindi, il 17 con successivo sbalzo lungo il mare, Bulhar. La colonna centrale è arrivata il giorno cinque a Hr.rgeisa. Il 9 ha forzato, dopo aspro combattimento, il Passo di Godejere. L'11 ha attaccato ed aggirato ai fianchi la massima linea della difesa nemica di Adadleh, organizzata con opere permanenti ed agguerrite di artiglierie e nidi di mitra- gliatrici, dai franco-britanni. Do- j po quattro giorni di durissimi combattimenti ha sfondato e superato questa linea di resistenza in pieno, forzando il nemico in fuga precipitosa. Il 15 ha attaccato la seconda linea difensiva di La Faruk, che ha superato il 18 agosto. L'altra sera avanguardie italiane erano a Berbera, in riva al mare. La distanza superata da queste colonne, dalla base di partenza al mare, è di oltre 250 chilometri attraverso un arido territorio desertico e due successive catene di montagne divise da una vallata, sulla quale erano apposta- ì te le due linee fortificate nemiche ILa colonna di destra marciente su Adueina, ha percorso ben 400 chilometri. Le operazioni si sono iniziate con improvvise e inconsuete pioggie torrenziali che hanno sorpreso le nostre colonne fra Gig-Giga e Hargeisa. Truppe a carriaggio e automezzi si sono impantanati, ma la marcia è con- tinuata fino alle linee fortificate . ~ che sono state prese di assalto con l'ausilio delle artiglierie da mon-|tagna. Le forze britanniche imperiali sgominate rappresentavano un imponente complesso di combat- tenti appoggiati su un terreno fa-vorevole e su linee modernamen- te fortificate. La guarnigione permanente della colonia britan- nica raggiungeva già i 14.000 uomini. Vi si erano aggiunti quasi tutti i diecimila uomini già concentrati a Aden; vi si erano aggiunte molte altre migliaia di combattenti indiani e rhodesiani. Le forze italiane operanti. che la radio di Londra definiva di numero molto superiore a quelle inglesi, erano necessariamente limitate, data la difficoltà dei rifornimenti di acqua, lungo le strade, che impone un matematico dosaggio di uomini e quadrupedi, in rapporto ai pochi pozzi disponibili.

Persone citate: Faruk

Luoghi citati: Aden, Berbera, Hargeisa, Londra, Mogadiscio, Somalia, Zeila