La fase dell'offensiva continentale contro l'isola inglese di Giuseppe Piazza

La fase dell'offensiva continentale contro l'isola inglese Rovesciamento di posizioni La fase dell'offensiva continentale contro l'isola inglese Berlino, 19 agosto. Qualcheduno, a proposito di blocco e controblocco, ha ricordato in questi giorni in qualche giornale tedesco, ad illustrazione della mentalità britannica, una celebre intitolazione rimasta classica, con cui una volta il Times ebbe ad annunziare pittorescamente ai suoi lettori una tempesta nella Manica: « Terribile tempesta sul Canale », diceva il giornale in una prima riga; e subito dopo come sottotitolo: «Il continente isolato ». Noi non garentiamo per conto nostro che l'episodio sia vero, ma se non lo fosse, meriterebbe almeno di esserlo, e sarebbe in ogni modo ben trovato, a mettere in tutto il suo risalto la concezione che ha presieduto in questa guerra a tutta la politica di blocco britannica, che, completamente rovesciata, si rivolta oggi con cosi definitiva evidenza contro l'Inghilterra stessa. La dichiarazione del « blocco totale » nelle isole in¬ , glesi, proclamata dal Governo del Reich con le sue note di sabato . to"s'ìa^fase"—essa d'ice"—offerì scorso ai Governi neutrali, non è che la notifica ufficiale, portata dalla Germania a conoscenza del mondo, di questo rovesciamento, il quale è ad un tempo un raddrizzamento naturale, nel cui segno si inizia la fase ultima e definitiva. La catena degli errori Quale sia questa fase, e che cosa l'avvenimento dunque veramente significhi nel quadro storico della guerra, vengono chiarendolo sempre meglio i commenti che la stampa tedesca anche oggi continua a dedicare all'argomen- siva continentale della guerra contro l'Inghilterra, la fase cioè in cui la guerra che l'Inghilterra ha imposto alla Germania è vir- ,. . ,„ tùàinientè e necessariamente di ventata una guerra offensiva del continente intero, dalla Germania rappresentato, contro l'Inghilterra Non già la Germania del resto, ma l'Inghilterra stessa ha per la prima messo in evidenza l'av venuto rovesciamento ai suoi danni, e ciò essa ha fatto quando, tratta dalla fatale logica dei suoi stessi errori e delle sue flagranti violazioni di ogni diritto, si è vista indotta, davanti alle nuove posizioni continentali dalla Germania conquistate, a proclamare l'allargamento a tutto il continente del primitivo suo blocco contro di essa. Da quel momento la iniziale guerra anglo-tedesca diventava virtualmente una guerra del continente contro l'isola inglese. La Frankfurter Zeitung fra gli altri giornali, nell'illus'trare il nuovo provvedimento del Governo de' Reich, rileva come da molti a questo proposito sia stato ricordato per l'occasione il precedente ^e' blocco continentale proclama- -° esattamente 133 anni or sono contro l'Inghilterra, proprio da iiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiii4iitiriiiiiit<iiiiiiiiitiiiiiii Berlino, da Napoleone; ma il giornale caserva come l'analogia fra i due blocchi si fermi soltanto al principio, e quasi limitatamente soltanto alla enunciazione sola di un contrasto economico-politico fra il continente e l'Inghilterra; e come, a chi voglia approfondire il paragone, saltino subito incontro da se stesse, una dopo l'altra, le differenze tra le due situazioni storiche (probabilmente sono soltanto gli inglesi a non comprenderle, ed a giurare come allora sulle proprie possibilità insulari) che ne risultano alla fine tanto diverse da autorizzare quasi a dichiarare impossibile, oltre quelle iniziale enunciazione generica, il paragone. Blocco attivo ed offensivo Ora si tratta — fa rilevare pressapoco il giornale — di tutt'altra cosa. Si tratta di un blocco attivo ed offensivo, che la Germania è pienamente in grado di imporre all'avversario, come dimostra già un anno di guerra di mare che è stato capace di rivoltare completamente la situazione, e ciò mentre tutti i piani di guerra e di accerchiamento dell'Inghilterra sono miserabilmente falliti uno dopo l'altro, senza speranza di rinascita, come autorizza anche a ritenere, in ultima analisi, la piena capacità di organizzazione delle forze continentali, della quale la Germania dispone. Quest'ultimo carattere è poi anche quello che differenzia la situazione odierna di blocco da quella che fu nella Guerra Mondiale, nella quale il blocco inglese potè riuscire unicamente a causa dell'isolamento continentale della Germania; ora è proprio questa condizione di isolamento che si è completamente rovesciata: « E' — come dice la nota diplomatica del Governo del Reich — non già la Germania ma l'Inghilterra che è oggi la fortezza assediata ». L'autorevole organo che abbiamo or ora citato conclude dicendo che la Germania «ha ora in sua mano la legge dell'azione offensiva e dell'iniziativa; essa si è assicurata per la sua lotta contro l'Inghilterra le basi di partenza continentali, e negli ultimi giorni, col crescendo della sua azione di guerra, ha dimostrato — dopoché l'Inghilterra ha respinto definitivamente ogni tentativo di possibile componimento — come essa aia capace non soltanto di colpire il tonnellaggio nemico, ma anche di attaccare l'isola britannica stessa ». E' dunaue in conclusione, per il giornale, in questo suo carattere offensivo, ed in questo suo inquadrarsi nella definitiva fase offensiva della guerra contro l'isola britannica, che si rivela l'essenziale valore del nuovo provvedimento tedesco. « Il blocco totale — conclude il giornale — è dunque per noi soltanto un mezzo di lotta che la Germania mette in azione »; e dal quale, come anche da tutto il resto della sua azione offensiva, essa si ripromette « un ulteriore decisivo passo per la sollecita fine della guerra ». Nè eccezioni nè compromessi In questo stesso spirito tutto il resto dei commenti di stampa rileva poi insistentemente l'estremo carattere di serietà e di urgenza dell'ammonimento e diffida rivolti dal Governo del Reich nella sua notifica ai Governi neutrali; e tutti i giornali moltiplicano i loro appelli a questi ultimi, con un linguaggio che non lascia dubbi sulla decisione da cui il Governo del Reich è animato, al fine di far rispettare senza eccezioni il blocco proclamato. « Nella sua nota — osserva fra gli altri l'autorevole National Zeitung — il Governo del Reich ha ammonito i Governi neutrali della insensatezza e della irresponsabilità di avventurarsi ancora, fosse anche una sola volta, in un porto britannico, o in acque britanniche. Tutta l'Inghilterra è ormai diventata un campo d'operazioni e come tale deve essere considerata; un campo d'operazioni, cosi per mare, esattamente come sarebbe nella guerra terrestre, nella quale nessuno potrebbe avventurarsi senza grave ed esiziale pericolo, per la propria vita e per i propri interessi. Ogni Governo ragionevole farà bene quindi ad attenersi col massimo rigore, con la più grande precisione all'avvertimento impartito dal Governo del Reich. La chiarezza della situazione non permette evasioni. Non vi sono in questa lotta del popolo tedesco contro il suo nemico numero uno nè eccezione nè compromessi. Giuseppe Piazza j