La stupidita della propaganda rilevata dai fogli indipendenti

La stupidita della propaganda rilevata dai fogli indipendenti Gli inglesi allo specchio La stupidita della propaganda rilevata dai fogli indipendenti Ammissioni a denti stretti che " tra il Mediterraneo e l'Equatore,, si giuocano le sorti dell'Impero britannico che procede la vittoriosa avanza-:,ta italiana in Somalia si compren- J de come i tentativi di svalùtazio- ne rii onesta imnnrtanto imnresa1 rSan Sebastiano, 13 agosto, i g Si ha da Londra che man mano f che procede la vittoriosa avanza- sx j_ r, „_ _, I lmiliW^ sa? dalla S t da! gìornaf^XgSft .Stnd0t,aalC01'L™ai volta il contrasto tra _ la prona- c Randa inabile del Ministeroi delle m Informazioni e la dura realta deb- o bono suscitare una reazione sde-tposa _non soltanto tra la massa.; ngnosa non soltanto tra la massa, ndel pubblico in tutta 1 Inghilterra,■ d ma cl° che può essere ancora PjUitdegno di rilievo, tra alcuni dei più; autorevoli membri del Governo. pNotevole, a questo proposito, è un aarticolo del Daily Heraia » Quale:S ormai èilo specchioi fedele del pen:i pero di Attlee e degli 3ltri capi t laburisti che Churchill chiamo &i\D Governo due mesi addietro. ; iIl giornale ricorda che la radio pin°lese, ufficialmente inspirata, af-' fermava, mezz'ora prinia dell'an- tnuncio ufficiale della presa di Zei-jla, che nella Somalia gli italiani agivano alla cieca senza alcuna!tpossibilità o speranza di consegui- are altro risultato fuorché il totale annientamento delle proprie forze, tn t — rrivp rnrp-ann la ' vltlorle italiane in Somalia inflig- propagandisti si scalmanano a svalutare il nemico non solo con-; iMnnnnri il »t i-i nnl n ino- OCS mfl ri p vincono il popolo inglese, ma, quel , , dogli si assicura che l'esercito ita-jliano non vale nulla, il pubblico inglese si disinteressa di simili storielle, delle quali ha fatto in ' passato troppo abbondante colle-, zione. Pe conclude Ivremo fidare nei nostri sforzi e j nei nostri sacrifici e non nell'ino : gettarl. - ; autobus perso, a suo tempo, da .. iroppu aonuiiuaine cune-1 er vfcere la guerra -1 d'irei ? nos riWsf7rzf°e lgano di Attlee hanno incoraggia-: *' il vecchio Garvin. nel suo Ob-, Queste perentorie parole dell'or-!volta tanto, degli ordini del Mini-i stero delle informazioni. A dispet- to di Duff Cooper e di Churchill, i Garvin scrive infatti che le opera-1 ; zioni it^jane in africa cpsUtuisco-; 'Qui — scrive il direttore del-1ì'Observer — si mira a distrug- , ., --, . . , . . J^^re simiflcMO che e meo '?„ a ;f?il?„E,J„to mS^ r0- la «Jua1?. e Strettamente con- sgere il nostro prestigio imperiale e ]f H.fvvenimenti che minaccino di svilupparsi tra il Mediterraneo e|l'Enuatore significano che e inco-i a~Quellft Per l'Interra, di XriSST***" VeUiam° U Garvin esprime quindi il parere chè VBiVlinzgtli ita7iana nelfa SomaUà non sia che n preiudio di operazioni di ben più vasta portata contro le vie di comunicazione che 30no per i>e£.jstenza stessa ne che 30no per dell'Impero britannico, di impor-!tanza vitale, e conclude: « Questa battaglia dell'Impero" sarà lal piu grande lotta che l'Inghilterra'aDbia mai dovuto sostenere nei|SUOj possedimenti d'oltremare». I Tutto ciò non impedisce, benin-j teso, che vari giornali, il Sunday Disputch per esempio, continuinoI invece ad ingannare il pubblico presentando l'offensiva italiana in' Somalia e le altre operazioni vit-i' toriose delle nostre armi ai confini del Sudan, del Kenia, al confine cirenaico e a Malta come « impotenti conati che da un momento all'altro il leone britannico potrà con una zampata annientare ». Al tri giornali, fra cui il Sunday Ex l,ress discutono invece, sempre a djffiga deH'Egitto affermando taeCo ~ ° .Set;om,0 U Sunda,, Times l pe- . .... . . .u . * . iti mi!itarj inglesi escludono la " •■ „ questo proposito raccomanda "dino^. indeb0iìre le forze destinate "f,? SKgg^dS.-Eritto «l!aacian- 5"5 wi^érSta^n^-^scrive u isSrnSle — supremo è vero ^BS^rmt^iW^iìi^ , fl) rP<!ÌctPrp pffiVaremente aeh ^^e^~^ tro ad una perdrta dr prestigio di _-_. „ vp nf,rrlito rii nrpql ip-in m» ^^^l^p&A di- ^^^i^a^r^in^ munizioni e una volta che non ne avranno più come faranno a rifor- UTU L»"u 1 B»K"a" """no fatto una bella_pensata evitan-nani stanno sciupando benzina e E' da notare, intanto, un dispac ciò da Londra nel quale si annun- zia a causa dei bombardamenti italiani la squadra inglese di Aden * ha preso il largo ». Un altro te-1tannico (SleJaniJ

Persone citate: Attlee, Churchill, Duff Cooper, Garvin