Scacchi politici su tutti i fronti

Scacchi politici su tutti i fronti Bilanci londinesi Scacchi politici su tutti i fronti San Sebastiano, 3 agosto. Si ha da Londra che la speranza che i circoli politici britannici avevano riposto nella nomina di sir Stafford Cripps ad Ambasciatore a Mosca « per un miglioramento dei rapporti anglo-russi » è stata amaramente delusa dalle,- chiare espressioni del Commissa-i crio del Popolo agli Esteri deH'U-lGnione Sovietica nel suo recente di scorso. La falsa mossa della pe dofpcapmècuj, U Governo britannico ha prò ceduto a quanto pare a titolo di dina russa che segue una intera i mserie di mosse sbagliate, è con-ltstatata dalla stampa britannica!lche accusa il colpo, riservando al j Bdiscorso di Molotof la più fredda ! taccoglienza. | fMentre vari giornali si abban-1 donano ad astiose recriminazioni i odicendo che « si sapeva da molto j ptempo che la Russia non ha una bpolitica estera» e che » Molotof tnon dice niente di nuovo», altri!bscantonano segnalando il tono vi- j tvace dell'uomo di Stato sovietico dnei confronti di altri Paesi. sL'ufficiosa agenzia Reuter si 'vconsola dicendo che il Governo bri- : ctannico esperà ancora in un mi-ìNglioramento delle relazioni econo- rmiche » e più tardi di quelle poli- —tiche. Circa la situazione dei rap-1 vporti col Giappone che tende ad - roscurarsi seriamente — e prova ne sia il contemporaneo <: passo » cfatto a Londra e presso l'Amba-,bsciatore inglese a Tokio dal Go- tverno nipponico per l'arresto di tre neminenti personalità giapponesi,1 Mrappresaglia per gli arresti compiuti in Giappone di numerose spie inglesi — i giornali che vanno per la maggiore, come il Times e il Daily Telegraph ammettono la serietà della situazione. Essi anche in questo caso trovano argomento di confronto nel considerare che il Giappone nel momento attuale impegnato nel grande conflitto in Cina e preoccupato per l'atteggiamento degli Stati Uniti e per varie altre ragioni non è in grado di mettersi in conflitto con l'Impero britannico. tustavIn proposito si osserva in que Mese^a^o^urbando da mfafnhPIPtempo l'Impero britannico proprio da parte di quei paesi che secondo f «. pregiudizi » londinesi, non « sono in grado di mettersi in conflitto » con l'Inghilterra. L'attenzione della stampa inglese non abbandona la situazione balcanica che rivela ogni giorno di più lo scacco subito dalla politica inglese progressivamente e inesorabilmente cacciata da quel settore che ha aperto finalmente gli occhi alla realtà. Naturalmente tutti i fulmini della stampa bri- gsvbgtgccpe4-nn«;„n i , t-»^ eÌS^S^JT^1 ^SJS^\ ntenze dell'Asse a dimostrazione dell'evidente dispetto della Gran Bretagna per essere stata scalzata e smascherata. Aspre rampogne vengono rivo! fiI ite dal Times a Re Caro! per non|essersi lasciato sedurre dalle bian¬ idizie della finanza britannica. .,-, .E T' fa-ì° ch,f la Romania non abubia F*8!^ alle r?cen.u Proteste bl*: pK?8 V°,r fa Che aum,entare ? I r dell'organo londinese il gquale preconizza ogni sorta di imalanni e di sventure per la Ro- mania. Della qual cosa la Roma- rnia può confortarsi perchè — si osserva sempre in questi ambien-! - continuare guerra Gran Bretagna. Unico ti — ogni qual volta l'Inghilterra ha promesso garanzia e protezione ne è venuto il peggior male possibile. Quello che più preoccupa l'Inghilterra è intanto, e senza dubbio, il fatto che la Romania <. resterà ormai guardiana delle bocche del Danubio e in possesso del principale porto della costa occidentale del Mar Nero ». Anche il New Chroniclc manifesta il suo dispetto per lo sviluppo della situazione nei Balcani dicendo che la Germania potrà ora assicurarsi in quel settore gran parte delle risorse necessarie per contro la motivo dì magra consolazione pel giornale è la gratuita affermazione che le mire della Germania saranno certamente ostacolate dalla Russia la quale vorrebbe consolidare nei Balcani le proprie posizioni stra tegiche per eventuali futuri con flirti». Ligi al sistema di tramutare ogni rovescio in vittoria e di pro pinare periodicamente al pubblico britannico notizie confortanti che tentano d! tener su il morale, i ben noti circoli diplomatici e poli tici inglesi confidano al corrispon dente londinese di un giornale svizzero che tra la lunga serie di vittorie politiche e diplomatiche di cui l'Inghilterra può vantarsi da ìNarvik in poi, è anche la confe renza dell'Avana. « I suoi risultati — si afferma — costituiscono una 1 vittoria diplomatica dell'Inghilter- ra per la causa che essa sostiene ». Si arriva perfino a sostenere, contrariamente alla logica e al ,buon senso, che \'embargo sul pe trolio americano ha una eccezio naIe importanza per l'Inghilterra, 1 Ma di questo passo, e cosi valu dgtate, ogni sconfitta può diventare una vittoria. Infatti, sebbene si sia ancora nella fase antipreparatoria della creazione di un eser-. cito americano: benché si stiano! ancora studiando i particolari dell'equipaggiamento futuro dei soldati dell'avvenire; benché si stiano appena iniziando le trattative per la ereazione degli opifici che dovrebbero fabbricare i cannoni e gli aeroplani che dovrebbero essere serviti e pilotati dai soldati che verranno alle armi qualora Roosevelt riesca rieletto a novembre malgrado tutto questo, il vede nelle decisioni della conferenza panamericana con assoluta evidenza la possibilità di una ra IP^a azione comune delle Repub-1 Come si svolga questa azione che dovrebbe logicamente essere capeggiata dagli Stati Uniti, il giornale non dice. Ma, fedele sostenitore della politica di Roosevelt, che sotto certi aspetti potrebbe far comodo all'Inghilterra, il giornale registra il successo riportato da Cordel Hull all'Avana guardandosi bene dal considerare che le Repubbliche sud-americane, con le due maggiori in testa, non pensano affatto ad accordarsi ad eventuali avventure della sorella Tiines | Lsnrseventuali hvvculuic ucua ouicuo \ nord-americana e ad ipotetici prò- getti di fantasiosi blocchi e cartel fi economici. Intanto, mentre la stampa va I innanzi alla meglio, timorosa della verità e satura di menzogne, con |la sola evidènte preoccupazione, .come si è detto, di «tenere su il morale » e con evidente malumore registra l'annunzio dell'imminente partenza della Delegazione unghe I rese per Mesca per iniziare Ine goziati commerciali con l'U.R.S.S. in. Ministero della Marina britan nica annunzia che non pubbliche rà più notizie sulla distruzione di sommergibili italiani e tedeschi, ! (Stefani)

Persone citate: Hull, Roosevelt, Stafford Cripps