La situazione dell'Inghilterra dopo gli ultimi avvenimenti

La situazione dell'Inghilterra dopo gli ultimi avvenimenti La situazione dell'Inghilterra dopo gli ultimi avvenimenti Roma, 3 agosto. Il continuo aggravarsi della situazione politico-militare dell'Inghilterra, in seguito agli avvenimenti internazionali di questi ultimi giorni, è esaminato stasera nei vari elementi che l'hanno determinato dal Giornale d'Italia. Premesso che « più che nera, può veramente apparire per l'Inghilterra questa settimana che volge al suo termine » il giornale prosegue: « Non parliamo soltanto dei martellamento bellico, violento e rapido, al quale le Potenze dell'Asse sottopongono, senza un istante di tregua, l'isola britannica, le parti vicine e utili del suo impero, le sue forze e i suoi traffici vitali; parliamo anche delle posizioni politiche mondiali sulle quali si è finora fondata e accreditata la potenza imperiale britanI nica, e sulle quali si reggeva anIche in un difficile equilibrio il siIstema della sua difesa bellica». Il giornale passa poi in rassegna I gli scacchi subiti dalla Gran Bretagna oltreché nel campo militare I da parte delle armi dell'Asse, nello scacchiere politico, e precisamente le rinuncie e l'addio alla dignità in Giappone per arrivare ad un'intesa almeno temporanea; lo arresto dei notabili britannici apertamente denunciati come spie e i blocchi armati costituiti attorno alle posizioni britanniche nel territorio cinese; il nuovo accordo russo-afgano; la conferenza della Avana, che aveva, fra gli altri, lo scopo di definire gli atteggiamenti degli Stati americani di fronte alla guerra europea e alle sue risolventi, e che si è, invece, conclusa con l'affermazione della volontà dell'astensione dal conflitto euro; peo di tutti gli Stati americani e dove, anzi, è apparsa anche chiara l'intenzione di prepararsi invece alla successione delle eredità che potrebbero essere lasciate nell'emisfero occidentale dalle due vinte democrazie imperiali d'Europa.». L'elenco dei colpi accusati da Albione continua con l'embargo posto dagli Stati Uniti sulla esportazione di carburante per l'aviazione. Quindi, passando all'Europa, il giornale aggiunge: « I Balcani si chiudono rapidamente alla influenza britannica; lo atteggiamento della Romania è risoluto e espressivo; notevoli sono pure i primi segni di nuova perplessità che si manifestano in Turichia, dove nonostante la lunga insistente propaganda britannica, si comincia a diffidare apertamente della ■:< immancabile s> vittoria britannica e si rivelano nuovi più cauti e sa^gi orientamenti. L'accordo fra il Portogallo, già vincolato da una tacita alleanza di cinque secoli con l'Inghilterra, e la Spagna, annuncia là fiera e solidale autonomia nazionale della Penisola Iberica contro gli ultimi tentativi britannici di accaparramento e di deviazione dalla saggia e naturale politica che essa ha mantenuto. Anche le coste iberiche de! Mediterraneo e dell'Atlantico si fanno sempre più estranee. ;e ostili alla politica britannica. E' un isolamento politico sempre più I serrato e ostile che si crea, duni que. attorno l'Inghilterra. I Ultima, in ordine di cronaca, è |la manifestazione della politica russa fatta con l'ampio e incisivo | discorso di Molotof. A questo projposito il Giornale d'Italia scrive: j ■< Già si parla oggi di una partenza da Mosca di lord Cripps, ambasciatore britannico. La voce non è confermata ma è sintomatica ».

Persone citate: Cripps