Sole aria buona e cibi sani alla Colonia "Costanzo Ciano,,

Sole aria buona e cibi sani alla Colonia "Costanzo Ciano,, Fra i figli dei lavoratori Fiat Sole aria buona e cibi sani alla Colonia "Costanzo Ciano,, II balilla dal cuor d'oro ed il capo squadra dalla voce squillante « Un cuoco d'eccezione Il biondo serafico Aquilino Zanellato, balilla della Colonia solare « Costanzo Ciano », è appena tornato dall'infermeria dove aveva accompagnato un compagno sofferente di una leggera cefalea; tutto giulivo, rosso in volto per l'emozione ci confida che il dott. Boslo, 11 valente sanitario dello stabilimento elioterapico della Mutua aziendale Fiat, lo avrebbe nominato I Aiutante di infermeria, con tanto di distintivo sul braccio. Riconoscimento ufficiale delle sue benemerenze « in campo sanitario », della amorevole e fraterna cura che egli ha sempre avuto per i suoi compagni infortunati. Si corre, si salta allegramente laggiù in riva al Po in quel magnifico stabilimento, creato dalla Mutua aziendale della grande Industria torinese per i figli dei suoi dipendenti, e naturalmente qualcuno può cadere, sbucciarsi un ginocchio, tagliarsi un dito ed ecco che subito accorre il biondo Zanellato. C'eravamo recati a passare una giornata tra i balilla della Colonia « Costanzo Ciano » e per dodici ore siamo tornati anche noi ragazzini Giunti un po' in ritardo non abbiamo però potuto prendere parte alla lauta ed abbondante colazione: latte, cacao e pane a volontà. I nostri giovani camerati erano partiti dalle loro case poco prima delle otto. Preso 11 tram (un servizio speciale opportunamente messo a disposizione dei piccoli coloni dall'A.T.M., con vetture che partono alle otto precise da sei diverse zone della città ) giungevano alla Colonia alle 8,30 circa. Un quarto d'ora circa per cambiare la divisa di balilla — anche questa offerta dalla Fiat — In quella della Colonia, maglietta bianca e mutandine da bagno blu, e per una eventuale visita, medica, e poi i quattrocento ragazzi agli ordini della direttrice, signorina Amerio, e delle vigilatrici si schierano sul piazzale fiancheggiato dai vari padiglioni dello stabilimento e dalia palazzina della direzione. Il capo squadra Michelino Rizzi, uno studentino bruno di 12 anni del primo anno dell'Istituto tecnico, mentre si compie la cerimonia dell'alza bandiera, ordina l'attenti con la sua voce squillante, quindi dopo il saluto al Re Imperatore e al Duce, fa l'appello di un Martire fascista. Terminata la cerimonia dalle 9 alle 9,30 si fa colazione. « Vi assicuro, dichiarava poi il dott. Di Scotti, economo della Colonia, a noi che giunti in ritardo guardavamo i resti di quella ghiotta colazione, che hanno un appetito veramente Invidiabile; pensate tra l'altro che noi giornalmente non consumiamo mai meno di novan ta chili di pane, novanta di frut ta e dodici di marmellata. Da notare poi che all'ora del pranzo han no più appetito che mai >. Sfido, anche noi abbiamo avuto più appetito del solito dopo tre ore passate all'aperto — dalle 9,30 al le 12,30 secondo l'orario — tra glo chi, corse, salti, ginnastica, Il tutto sotto l'attenta sorveglianza delle vigilatrici. Preoccupati del crescente appetito che ci sentivamo in corpo, abbiamo voluto recarci in cucina a visitarci il cuoco. Nelle colonie Fiat il cuoco Picco è ormai una istituzione e tutti lo apprezzano, perchè è veramente provetto. Picco faceva di mestiere il cuoco. Preciso e coscienzioso 11 Picco si dedica alla sua missione di alimentatore dei suoi quattrocento piccoli clienti con una passione veramente encomiabile. Recatici dunque in cucina — una modernissima e pulita cucina ove tutto viene cotto elettricamente — abbiamo potuto assistere alla preparazione del pranzo: data la mancanza di carne essendo mercoledì, la lista delle vivande — preparate secondo la tabella dietetica fissata da illustri pediatri per conto della G.I.L. — era costituita da un gustosissimo minestrone di pasta, verdura varia, fagioli e patate, da un appetitoso piatto di tonnetto con insalata di pomodoro e per frutta una saporita e profumata pesca, il tutto con contorno di pane a volontà. E cosi dalle 12,30 alle 13,30 abbiamo, con vera soddisfazione, consumato con i balilla il pranzo. La direttrice, il medico e l'economo per. le loro funzioni di vigilanza pranzano sempre dopo; infatti v'è sempre qualche balilla che chiede gli venga sostituito il tale piatto ed essi allora debbono fare in modo di accontentare il loro cliente d'eccezione. Per essi infatti è un titolo d'onore il poter dichiarare che i giovani coloni al termine del mese di colonia sono cresciuti di peso: in media si ha un aumento di due chili e mezzo per balilla. Alla fine del pranzo, 11 capo squadra Rizzi intona la preghiera: « Duce ti ringraziamo di quanto ci doni per farci crescere sani e robusti — Signore Iddio proteggi il Duce e conservaLo a lungo all'Italia fascista! ». Breve orazione che però tutti i balilla recitano con sincera, profonda e riconoscente fede. Una opportuna siesta tra le 13,30 e le 15 sotto ampi tendoni sulla riva del Po, ci consentiva poi di riprendere i giochi all'aperto. I bagni, nella piscina dello stabilimento, secondo le direttive del sanitario, si incomincieranno a fare nella prossima settimana. Alle 16 la merenda — pane e marmellata — viene divorata in un attimo e poi si riprendono i giochi fino alle 18, ora in cui i balilla si cambiano e rimettono nuovamente la loro divisa, quindi dopo la cerimonia dell'ammaina bandiera ed il saluto al Re Imperatore e al Duce, riprendono il tram per far ritorno in seno alle loro famiglie, allegri ed abbronzati e magari stanchi, ma contenti perchè sanno che all'indomani la Colonia fedelmente li attende. U. Nobili

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