Il gruppo « Hood » in fuga sotto il martellamento
Il gruppo « Hood » in fuga sotto il martellamento Il gruppo « Hood » in fuga sotto il martellamento L'aviazione della Sicilia e delle Puglie entrata in azione alle 15,40, la continuava, succedendosi ininterrottamente sul cielo della battaglia, ma le difficilissime condizioni di visibilità, dovute alla foschia non del tutto scomparsa e, soprcU tutto, al fumo prodotto dai colpi delle opposte formazioni navali ed alle cortine nebbidgene con le quali esse si coprivano durante le manovre, ostacolavano un efficace intervento. La flotta cambiava decisamente rotta, allontanandosi ver- so sud-ovest, zigzagando per sottrarsi quanto poteva all'azione aerea. Il gruppo Hood, intanto, aveva continuato nella sua rotta, giungendo nel pomeriggio dello stesso giorno 9 a sud delle Baleari. Così, mentre nello Jonio infuriava la battaglia, l'aviazione della Sardegna poteva iniziare la sua implacabile azione che-proseguiva fino alle ultime luci del giorno. Alcune grosse bombe venivano centrate sul bersaglio; risultava colpita la nave portaerei; da una nave da battaglia si sprigionava, ben visibile, un incendio. Nella stessa serata il gruppo Hood iniziava il ritorno verso la sua base di partenza. Si chiudeva così la giornata del 9 con un importante successo delle nostre , forze navali e aeree che, per la prima volta, si erano misurate contro quelle schierate in massa dall'Ammiragliato, britannico. Successa chiaramente apparso quando entramòi i gruppi nemici si allontanavano verso le loro provenienze, dimostrando di rinunciare al conseguimento di quelli che fondatamente si ritiene dovessero essere i loro obiettivi. La formazione inglese, sottrattasi alla battaglia nello Jonio, limitava infatti la propria manovra alla necessita della protezione di un modesto convoglio di cinque piroscafi che, dalla zona di Malta, doveva raggiungere Alessandria, mentre il gruppo Hood continuava a lenta velocità la sua rotta su Gibilterra.
Luoghi citati: Alessandria, Gibilterra, Sardegna, Sicilia
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