La prima segnalazione e il piano d'azione italiano

La prima segnalazione e il piano d'azione italiano La prima segnalazione e il piano d'azione italiano Una vasta rete di esplorazione aero-marittima integrava in fine il dispositivo navale mentre altri reparti dell'aviazione incrociavano come di consueto sul Mediterraneo occidentale ed orientale. Ben presto veniva segnalato che nel Mediterraneo orientale una Squadra inglese uscita da Alessandria e comprendente in totale 3 corazzate da 31.000 tonnellate, armate ciascuna con 8 pezzi da 381, una nave por taerei, 5 incrociatori e 15 cacciatorpediniere avanzava verso ponente. ■ Quasi contemporaneamente veniva segnalato che un'altra Squadra inglese, costituita da due corazzate, la Hood da J/1.500 tonnellate, armata con 8 pezzi da 381, e una del tipo Walliant di 31.000 tonnellate, pure armata con 8 pezzi da 381. dalla nave portaerei Ark Royal, da 2 incrociatori da otto cacciatorpediniere, era uscita da Gibilterra e dirigeva verso le Baleari. Una notizia giunta da uno dei nostri sommergibili in agguato •— il quale aveva anche affondato un cacciatorpediniere della scorta al grosso delle forze nemiche — confermava l'avanzata della squadra di levante verso il Mediterraneo centrale. Sulla base di tali notizie veniva allora concertato il seguente piano d'azione: attaccare a sud di Candia durante tutta la giornata dell'8 con la aviazione da bombardamento dell'Egeo e della Libia le navi provenienti da Alessandria; vigilare la squa dra « Hood », ancora lontana, per essere in grado di attaccarla prontamente non appena fosse entrata nel raggio d'azione utile dei nostri bombardieri; di slocare le nostre squadre navali in zona adatta per assicurare nella giornata del 9 l'incontro col nemico, coprendo nel contempo tutto il nostro settore co stiero e xtenente i suoi probabili obiettivi.

Luoghi citati: Alessandria, Libia