Il dominio del Mediterraneo perduto per l'Inghilterra

Il dominio del Mediterraneo perduto per l'Inghilterra Il dominio del Mediterraneo perduto per l'Inghilterra Berlino, 8 luglio. Sotto la carta geografica del Mediterraneo che mostra con plastica efficacia e una colorazione descrittiva le zone possedute dal l'Italia e le vie che le congiungono, il Vólkischer Beobachter osserva che già si nota come, in caso di guerra, l'Inghilterra non possa far nulla con la sua « via Mediterraneo » per quanto Churchill abbia nuovamente asserito che manterrà il suo dominio forzato fra Gibilterra e Suez. Malta è diventata inutilizzabile come base di appoggio in seguito ai continuati bombardamenti da parte degli aviatori italiani. Sono ora avvenuti i primi attacchi su Gibilterra, e Alessandria giace egualmente nel raggio di azione dei bombardieri italiani come Haifa dove termina l'oleodotto dell'Irak. Rilevando che dopo le vergognose gesta di Orano, anche da Gibilterra la flotta inglese ha preso il largo, il quotidiano nazista afferma che « il dominio del Mediterraneo » sta oggi per Londra solo sulla carta. Il collegamento dell'Inghilterra con le Indie è interrotto sulla rotta breve di Suez; anche Aden è stata più volte bombardata. La via per il Capo di Buona Speranza impegna un tonnellaggio superiore di almeno il cinquanta per cento. Gli italiani non si appoggiano soltanto al molti porti della madre patria cui appartiene anche la fortemente munita Pantelleria: ad Oriente dispongono in.Tobruk e nel Dodecanneso di posizioni egualmente importanti per la difesa e per l'attacco. Quanto a forza numerica sono superiori ai britannici per mare come per l'aria. « La vita » saprà quindi imporsi anche con il linguaggio delle armi contro * la via ».

Persone citate: Churchill