Un focolaio di intrighi contro il Governo Pétain

Un focolaio di intrighi contro il Governo Pétain Un focolaio di intrighi contro il Governo Pétain Le accuse del Commissario della Propaganda francese contro il Premier britannico Ginevra, 5 luglio L'alto commissario alla propaganda francese, Jean Prouvost, ha fatto la seguente dichiarazione: « Churchill si è abbandonato ad un atto di aggressione che è sen za precedenti nella storia. La Francia, i cui soldati combattevano, ancora alcune settimane fa fianco a fianco, con i soldati inglesi, ha appreso con stupore che una squadra inglese ha aperto il fuoco sopra le più « belle unità della nostra flotta ». Senza scuse Dopo avere ricordato i termini del comunicato ufficiale annunciale l'aggressione, ha proseguito: « L'America, al cui giudizio Churchill si è appellato, non ignora nulla delle condizioni nelle quali la Francia è stata costretta a domandare un armistizio: venti giorni di battaglia eroica, una settimana di negoziati drammatici, di cui l'Inghilterra ha seguito ora per ora lo svolgimento, e durante ì quali l'esercito, ridotto ai suoi soli effettivi, continuava a combattere senza speranza, per l'onore della sua bandiera. Il mondo conosce le sofferenze immense del nostro popolo: dieci milioni di uomini scacciati dai loro focolari ed erranti sulle strade di Francia; più di un milione e mezzo di soldati feriti e prigionieri; il paese, ieri ricco e prospero, ridotto oggi in rovina ed alla vigilia di conoscere forse la fame. Aveva l'In- fhilterra buone ragioni per abbanonarsi a questa aggressione ? Poteva temere che le navi francesi fossero un giorno dirette contro di essa? No! La flotta francese era alle àncore nelle acque algerine, nella rada di Mers el Kebir. Churchill non aveva nulla da temere da queste navi ancorate a centinaia di chilometri dalle forze tedesche e italiane. Il Governo francese aveva interpretato l'applicazione delle condizioni di armistizio navale in modo da dare il massimo della sicurezza al Governo britannico. « Ieri Churchill — ha concluso il signor Prouvost — ha accettato che Londra divenga nello stesso tempo un rifugio per i politicanti francesi che non hanno voluto prendere la loro parte alle sofferenze della patria, ed un focolaio di intrighi contro il Governo del Maresciallo Pétain ». Egli ha terminato dicendo che la Francia, ieri vinta dalla Germania e oggi attaccata proditoriamente, senza motivo legittimo dalla Gran Bretagna, ha ancora bastante fiducia nelle sue forze e fede nel suo destino per affermare, di fronte al.mondo, che non si piegherà. Tradimento Dichiarazioni analoghe ha fatto il ministro degli esteri Baudoin, ricevendo i rappresentanti della stampa straniera. Egli ha dichiarato che è ormai definitivamente chiaro che la Francia è stata tradita dall'Inghilterra, sia militarmente che politicamente. Il Ministro ha descritto, in modo particolareggiato l'andamento della guerra francese contro il Reich tino al crollo militare della Francia. Egli ha fatto notare che è stata l'Inghilterra e non la Francia la prima a dichiarare la guerra alla Germania. Il Ministro ha aggiunto che durante tutta la guerra, in Olanda, nel Belgio e sopratutto nelle Fiandre, gii inglesi si sono preoccupati essenzialmente della difesa della Gran Bretagna. Egli ha fatto rilevare che il gros so delle forze inglesi non è mai venuto in Francia. La più grande azione compiuta dagli inglesi nelle Fiandre è stata la ritirata, nel corso della quale gli inglesi hanno perduto solamente un quinto delle loro forze, mentre i francesi hanno perduto quasi il 50 % degli effettivi impegnati. I soldati inglesi hanno potuto fuggire dalla Francia solamente perchè le truppe francesi si sono sacrificate per l'alleata britannica. Il Ministro degli Esteri francese ha fatto rilevare che non un solo soldato inglese si trovava su territorio francese quando il Governo della Francia, dopo il crollo completo delle sue forze militari fu costretto a firmare l'armistizio. <.-. Il Maresciallo Pétain ed io, Ministro degli Esteri della Francia, non abbiamo trascurato sforzo per convincere il Governo inglese che la Germania non aveva la minima intenzione di chiedere la consegna della flotta francese, nè di incorporare le navi da guerra francesi nella flotta tedesca od usare le nostre navi da guerra in azioni belliche contro l'Inghilterra. Fin dal momento della firma dell'armistizio — ha proseguito Baudoin — il Governo francese ha dimostrato che intendeva comportarsi lealmente verso la sua ex alleata, particolarmente per quanto concerneva la flotta francese. Il fatto che la Gran Bretagna non abbia esitato ad attac care la flotta francese nel momen to in cui essa era incapace di di fendersi e non era pronta per una azione, ha prefondamente scosso la Francia ed ha causato la più grande indignazione in lutto il paese ». I giornali francesi giunti a Gi nevra portano gli echi dell'indi ìgnazione e del risentimento francese per l'aggressione inglese. «: Churchill — scrive la Suissc I— ha praticamente ottenuto il risultato che pretendeva di volere levitare, se l'Inghilterra avesse voI luto rompere definitivamente ogni [legame con la Francia e gettarla ;decisamente dalla parte della Germania e dell'Italia, non avrebbe i potuto agire altrimenti. Fino a prova contraria la Francia aveva il sentimento di essere stata trattata dai suoi avversari da « solcato a soldato»; non è da parte di un alleato della vigilia che essa isi aspettava un trattamento senIza onore ».

Persone citate: Baudoin, Churchill, Jean Prouvost