Un comunicato dell'Ammiragliato francese

Un comunicato dell'Ammiragliato francese Un comunicato dell'Ammiragliato francese Ginevra, 5 luglio. L'Ammiragliato francese ha diramato un secondo comunicato Bulla proditoria aggressione inglese ad Orano: « II 3 luglio una squadra britannica, composta di tre navi di linea, tra le quali la Hood, di un portaerei e di un numero imprecisato di incrociatori e cacciatorpediniere, si è presentata dinanzi al porto di Mers.el-Kcbir nella rada di Orano, dove si trovava ancorata una forza navale francese composta d> due corazzate di linea: la Dunkerque e Za Strasbourg, di due vecchie corazzate: la Provence e la Bretagne, di tre incrociatori di seconda classe e di un certo numero di navi leggere e sottomarine. Queste navi erano ancorate nel porto e non erano in grado di prendere il mare senza un intervallo di tempo. «.L'Ammiraglio comandante la squadra britannica fece consegnare all'Ammiraglio Gensoul l'« ultimatum » seguente: « O consegnate la flotta e vi associate alla flotta inglese, o distruggete le navi entro sei ore affinchè non cadano nelle mani della Germania e dell'Italia. In caso di rifiuto gli inglesi vi costringeranno con la forza ». « L'Ammiraglio Gensoul rispose che le navi francesi non potevano associarsi alla squadra inglese; che non era neppure da discutere la distruzione delle navi da lui comandate e che avrebbe risposto con la forza alla forza. L'Ammiraglio Gensoul ammoniva inoltre che il primo colpo di cannone avrebbe avuto per risultato pratico di gettare tutta la Marina francese contro la Gran Bretagna. « Il Governo francese ha approvato la decisione dell'Annuirà glia Gensoul ed ha fatto avvertire la Commissione di armistizio di quanto è avvenuto. La Francia non ha nulla da rimproverarsi. Esso conferma che la Germania e l'Italia non hanno domandato che la flotta francese fosse loro consegnata. Queste Potenze hanno semplicemente chiesto la smobilitazione della flotta, il suo raduno nei porti francesi con gli equipaggi francesi sotto comando francese e sotto il semplice controllo della Commissione di armistizio. « La Francia non avrebbe d'altronde consentito alla consegna della flotta che non era stata vinta. Il Maresciallo Pétain, l'Ammiraglio Darlan, il signor Baudoin l'hanno ripetuto venti volte a Churchill, al Ministro della marina inglese Alexander, all'Ammiragliato britannico ed all'Ambasciatore d'Inghilterra. « L'Ammiragliato francese ebbe la penosa impressione che le sfortune della Francia lasciassero insensibili i dirigenti inglesi i quali non pensavano ad altro che ad impadronirsi della flotta francese. Ma la flotta doveva restare francese o perire. Essa non meritava in ogni modo di essere colpita nella schiena per ordine di Churchill il quale nell'inverno scorso supplicava ancora l'Ammiragliato francese di assegnare le sue forze principali alla protezione delle navi canadesi non avendo più. l'Animi- ragliato inglese i mezzi navali necessari. L'Ammiraglio Darlan tiene ancora in serbo le lettere di ringraziamento del signor Churchill. « Quanto all'attacco contro Orano — prosegue il comunicato — va aggiunto a quanto precede che prima della scadenza dell'» ultimatum» inviato all'Ammiraglio Gensoul furono collocate dagli aeroplani britannici mine magnetiche nel canale di accesso a Mers-el Kebir compiendo così un atto caratteristico di ostilità. «Allo spirare dell''« ultimatum » le navi inglesi aprirono il fuoco sulle navi francesi che non avevano avuto il tempo materiale di lasciare ti loro ancoraggio nel porto. Le navi francesi, assecondate dalle batterie costiere, risposero alle navi britanniche. Da informazioni pervenute all'Ammiragliato francese risulta che la vecchia corazzata Bretagne è stata distrutta da una esplosione e che la Dunkerque, la Provence ed il Mogador avevano incendi a bordo. I marinai francesi, i quali per dieci mesi «isono prodigati senza risparmio per aiutare la -marina britannica inferiore al suo compito schiacciante, hanno appreso con indignazione — conclude il comunicato — ti tradimento dei loro antichi fratelli d'arme ». (Stefani).

Persone citate: Baudoin, Bulla, Churchill