Le speranze balcaniche nella nuova Europa di Alfio Russo

Le speranze balcaniche nella nuova Europa Le speranze balcaniche nella nuova Europa Belgrado, 5 luglio. La stampa ufficiosa jugoslava pone nel massimo rilievo, giustificandola ed approvandola in pieno, la dichiarazione con la quale il nuovo Governo romeno, composto di generali e di vecchi associati alla disclolta Guardia di Ferro, si apre la strada dopo giorni di dolorose rinunce e di gravi incognite. L'espressa decisione di aderire strettamente alla politica dell'Asse era l'ultima carta pacifica che la Romania poteva giocare e, poiché a Belgrado si attendono felici risultati da tale ravvedimento, il Vreme non esita a dire che « la politica romena si è definitivamente allontanata dàlie formule (leggi garanzie) e dai preconcetti (leggi simpatie tardive) che sono responsabili dei turbamenti che succedono attorno ad essa. La Jugoslavia — aggiunge il giornale — si è sempre adoperata per eliminare le cause che avrebbero potuto creare discordie nel settore balcanico-danubiano ed ha contribuito in tal modo, in maniera concreta, alla creazione della solidarietà balcanica ». E' verso questa solidarietà balcanica che oggi più che mai gli Jugoslavi puntano gli occhi. Le cordiali accoglienze che ven gono riservate al Ministro della liustizia ungherese, Radocsai, in visita a Belgrado in restituzione di quella fatta tempo addietro dal suo collega jugoslavo, sono un sintomo degli sforzi per comporre amichevolmente tutte le questioni del passato. Agli allarmi dei glor ni scorsi stanno succedendo giorni di speranza e di distensione: nel quadro della costruttiva politica Italo-tedesca tutto potrebbe risolversi per via'diplomatica. L'idea di un'Europa profondamente riformata continua cosi a farsi strada, mentre le simpatie per l'Inghilterra che non erano mai state sentite continuano a decadere e gli ultimi atti della pirateria britannica ai danni Clelia Marina francese fanno crollare i sopravvissuti castelli dell'anglofilia nei Balcani. « Fin dal 1936 — scrive Svetislav Stefanovic in un articolo pubblicato dal Vreme — la politica inglese si è messa per una via che potrà portare alla catastrofe l'impero britannico. Tutti vedono oggi che tale politica ha condotto 1 popoli dell'Europa negli estremi pericoli. La politica | inglese è rimasta acciecata dalla cosiddetta bloccomania, benché i blocchi all' Italia fascista, alla Russia sovietica ed alla Germania nazista si siano poi dimostrati Impotenti. Non è a caso che questi tre blocchi siano stati organizzati contro paesi che hanno una nuova struttura sociale. Ed una cosa è certa: la nuova Europa non nascerà più da combinazioni di Gabinetto, ma sarà costruita dalle forze vittoriose del nuovo nazionalismo sociale. Il nuovo ordine dell'Europa sarà basato su una più giusta divisione delle ricchezze mondiali ». Registriamo tali idee perchè suonano assolutamente nuove in questo paese finora lavorato a fondo dalla propaganda del massoni e dei democratici. Ma una prova che democratici e massoni stanno per chiudere bottega è data tra l'altro dalla sospensione delle pubblicazioni dei giornali Nova Riec e Vidizi. Alfio Russo lp

Persone citate: Nova Riec, Stefanovic