Combattimento sul Suczava provocato da un equivoco di Italo Zingarelli

Combattimento sul Suczava provocato da un equivoco Combattimento sul Suczava provocato da un equivoco mBudapest, 29 giugno. hL'occupazione della Bucovina odà luogo a conflitti. Per Bucovina nsettentrionale (territorio che la nRomania è tenuta a sgombrare aentro quattro giorni, con decorrenza dalle 2 antimeridiane di ieri) il Governo di Bucarest ha in teso le sole zone di Cernovizza e di Hotin: siccome, però, una riforma amministrativa per ragioni nazionaliste, e precisamente per ridurre la prevalenza di altri eie menti, a suo tempo ha fatto inclu bsnlmidere nel distretto di Suczava la, parte più settentrionale della Mol- udavia, i russi ora reclamano an-nche l'intero distretto di Storoiient qe la parte del distretto di Radautr(che si trova a nord del fiume Sue-; izava. Questo equivoco, chlamla-1 Gmolo cosi, ha suscitato vera co- ssternazione nella capitale, mentre asul luogo è stato causa di scontri Parmati fra le truppe: i romeni channo infatti respinto i russi che lavevano varcato il Prut, ma i rus- Usi, ricevuti i rinforzi, hanno for- tzato lo stesso passaggio. Ora pa-.rre che si stia continuando a com-;mbattere, correndo la voce che il generale Florescu non abbia ubbidito agli ordini del Governo. Gli errori del passato Nella regione di Cernovizza, fortemente abitata da ebrei, è stato già formato un governo provvisorio comunista. Ieri le truppe russe, entrando verso le 14 in città, hanno visto sventolare, sulle fabbriche, le bandiere rosse. Il tempo stesso esortando i connazionali ad aspettare con calma ; istruzioni che riguarderanno probabilmente l'espatrio. L'ultimo treno di Cernovizza è arrivato a Bucarest alle 16 di oggi. La capitale è invasa di profughi* dalla Bessarabia e dalla Bucovina per assisterli e censirli si sta creando tutta una organizzazione. slpcderaems, :Console di Germania ha messo la,numerosa popolazione tedesca sot-|lo la protezione del Comandante gsupremo delle forze sovietiche, aliMEvidentemente le comunicazioni iferroviarie con le provincie cedu-lte non sono più normali. Da Con- stanza si apprende che quel porto è stato sgombrato dalle navi, riti- ratesi nell'interno sul Danubio. La seduta del Parlamento romeno, indetta per oggi è stata rinviata a lunedi. Nel giornali di Bucarest, che hanno ridotto il loro formato, si leggono articoli il cui tono è da immaginare. Gli ufficiosi si sforzano di ricavare dalla sventura un incitamento a mobi-j litare gli animi, e la Romania dice che se si cambia la mentalità, se si fa ammenda per i peccati commessi, allora non tutto risulterà perduto e il dolore non sarà stato vano. Il Timpul vuole rammentare che la Romania, dall'inizio della guerra, ha rispettato con scrupolo la neutralità, eppure ciò non le ha evitato sacrifici che le vengono a togliere il sangue, anche se i sacrifici alime.ntano la speranza di sottrarre il Sud-est europeo alle minacele di un con flitto. « Le forze militari romene rimangono intatte — prosegue ili giornale — e le misure prese dal! Sovrano e dallo Stato Maggiore lsono indizio della decisione della]Romania di adempiere alla mis- sione di tutrlce dell'ordine e della pace in auesta zona». In disaccordo coi confratelli è sempre il Curentnl che considera il 27 giugno il logico epilogo della pavida politica di neutralità ro- mena; è vero che si sono rispet- tati gli impegni assunti e, soprat- tutto quelli di carattere economi- co, interessanti la Germania; ma. sebbene sino dall'ottobre scorso fosse chiaro che la linea dell'in- teresse romeno correva in sanso assolutamente opposto a quella, dell'interesse delle Potenze occidentali, si è evitato di rivedere subito con coraggio e con risolu- [^ la politica estera. Che la Ro- mania abbia ceduto appena i russi hanno formulato le loro richieste, o stato un saggio consiglio. Aiuti non c'era da aspettarsi da nessu no; ed una resistenza militare — anche di un mese o due — sareb be stata inutile. Le altre facce del dramma Intanto la partita non è chiusa: Bulgaria e Ungheria si agitano; e non c'è che la Turchia a lare da spettatrice, certo lietissima di essere fuori del gioco, e, in apparenza, serena. A éofia il Consiglio dei Ministri uene riunioni che si -prolungano nno a tarda ora di notte e sulle quali non ai pubblicano comuni(!lti. Ad Atene il Ministro bulga io Vasoff viene ricevuto da Re Giorgio, in udienza lunga anch'es sa. Della vigile attesa magiara abbiamo parlato ieri. Poiché le Potenze dell'Asse attualmente si consacrano alla preparazione del l'offensiva contro l'Inghilterra, in Ungheria si comprende la difflcol tà di portare in primo piano la .revisione del Trattato del Trianon, ma si precisa che è suonata un'ora j ; * storica e che la Romania deve in line cedere quanto tolse ad altri per ingrandirsi. I! Magyar Nemzet è convinto che non solo le debolezze interne delia Romania e la forza morale e la fondatezza storica delle aspirazioni revisioniste della Bulgaria e dell'Ungheria, ma anche la fer-l ma volontà delle Potenze dell'As-'se costruttrice di una nuova Eu-lropa garantiscono che la ripara-1 :?:ione non si farà più aspettare a ,hul„0 j, nemzetì tjjm,, sentenzia |clle ]a Romania non p0trà Sfug- gire al suo destino e cne rirresi- istibne vaianga della storia roto-'Ma ormai anche verso la valle deli Danubio, e nell'Europa sud-orien- tale. La Mugyarsag commenta avere adesso là prova che certi bocconi non si possono digerire. A due anni di distanza dalla scomparsa dell'artificiosa Oekoslovacchia, la seconda profittatrice della pace dettata ai vinti al Trianon resti- ituisce alla storia ciò che non ha lpotuto digerlre. Le forze storiche sono inesorabili e nei confronti tleUa R0mania, l'Ungheria ha da fare vaiere pretese alle quali non ha inai rinuncialo. Italo Zingarelli

Persone citate: Florescu, Magyar