Il blocco dell'Inghilterra

Il blocco dell'Inghilterra LA SITUAZIONE Il blocco dell'Inghilterra L'avanzata vertiginosa delle truppe germaniche in Francia non ha, in genere, un valore militare diretto, essendo ormai la Repubblica interamente prostrata e le sue residue truppe incapaci di resistere. Essa è volta ad esercitare una pressione crescente sul Governo di Bordeaux perchè accetti al più presto le condizioni dell'Asse. Frattanto vengono occupati i principali centri demografici e industriali quali Lione, seconda città francese, Nantes, St. Etienne, e fra poco Clermont Ferrand, ultimo centro dell'industria delle armi. Di grande importanza per la continuazione della lotta contro l'Inghilterra è invece l'occupazione di Brest e della Bretagna. Brest, principale base militare marittima della Francia nell'Atlantico unitamente a Cherbourg principale base marittima irancese della Manica, deve automaticamente divenire uno dei vari punti di partenza per l'attacco aereo contro l'Inghilterra. Dai soli porti del Canale sarebbe difficile esercitare amezzo di aerei il blocco completo delle coste inglesi; ciò diviene agevole possedendo Brest. Le condizioni dell' isola, di fronte agli aerei bloccanti germanici risulteranno chiare quando si tenga presente che l'isola la quale non produce quasi nulla per l'alimentazione, ha bisogno per vivere dell'approdo di 150 piroscafi giornalieri che sbarchino le 50 mila tonnellate di viveri indispensabili. I porti britannici che adempiono alla funzione di rifornitori e che saranno bloccati, sono anzitutto Londra e Liverpool, poi Southampton, Cardiff, Glasgow, Hull, Newcastle, Swansea, Dover, Folkestone e Bristol. Di questi porti, Londra, Hull, Dover, Southampton e Folkestone sono già paralizzati: restano insomma in completa funzione i porti della costa occidentale di cui i principali sono Liverpool e Glasgow. Bisogna perciò bloccare le sue entrate nord e sud del Mare d'Irlanda. Ora da Brest a Cork corrono meno di 500 chilometri, il che significa che l'Aviazione germanica basata su Brest può vigilare giornalmente tutte le provenienze dall'America nord e sud e dall'Africa per il Canale San Giorgio. Da Cherbourg poi si può agevolmente vigilare tutta la costa occidentale inglese sulla Manica, come da Boulogne, Dienpe, Calais, Dunkerque, Flessinga, Ostenda ed Helder -si vigilano tutta la Manica orientale e il Mare del Nord almeno fino a Firth of Forth (da Helder, 600 chilometri). Dalla base norvegese di Stavanger, poi, si può dominar™ con l'aviazione la costa scozzese, le Orcadi e le Shetland che sono tutte a meno di 500 chilometri. Glasgow e l'entrata del Canale del nord possono essere colpiti sia da Brest sia da Stavanger, entrambi situati a meno di 800 chilometri di distanza. Nella situazione attuale, l'isola può venire completamente bloccata dagli aerei; i sommergibli possono compiere l'opera agendo specialmente durante la notte appostati nelle località di rotta dei convogli. Brest, Cherbourg ed i porti norvegesi costituiscono basi ideali anche per questo servizio dei sommergibili. Contemporaneamente al blocco, l'Aviazione del Reich procederà certamente all'attacco direttamente dei centri industriali e militari. E' una pura illusione che in queste condizioni la produzione militare inglese possa essere accresciuta. Essa " sarà invece al più presto paralizzata come apparirà evidente fra pochi giorni, Victor

Persone citate: Boulogne, Clermont, Cork, Firth, Hull