Senza scampo di Giuseppe Piazza

Senza scampo Senza scampo La sorte dell'esercito francese è segnata E l'ora dell'Inghilterra sta per suonare Berlino, 20 giugno. , .bIl completo annientamento del-|l1 esercito francese e ormai que-;qstione di giorni. Le forze tedesche|Shanno raggiunto ^Atlantico occu-!lpando Brest. Da stamani la ban-jelri tI resto, il quadro più impres- [nte è . «afe, presentato oggi |diera crociuncinata sventola a Lione; domani sventolerà sicuramente a Valenza e a St. Etienne, a Clermont Ferrand ed a Nantes Del siona dal Maresciallo Pt-tain nell'allocu- ezione pronunciata alla radio. Le'rparole del vegliardo tradiscono an-i'che lo stato d'animo di chi si è:nreso conto della tragica situazioneite già ne intravede i catastrofici|nsvfiuppi. Talune cifre del Mare-i sciallo confermano l'entità della dvittoria del Reich. Alla vigilia del-la battaglia di Francia si registra- mi-,va già una perdita di mezzo lione di uomini Altre cifre, unitamente ad alcu-| ne constatazioni 1^ meno forti di ventidue anni fa noi avevamo ora; meno amici, meno giovani menoiarmi e meno alleati > ) costituisco- tno una tremenda rampogna. La conclusione è amanssima ed anche sibillina. Non si è potuto capire se le condizioni di Monaco saranno accettate; in - di Monaco saranno ogni caso nulla po-|tra sorprenderci. 'Dnnnin «rìiinrn franre«e ? oppio giuoco irancese . Intanto, però, ogni velleità di re- sistenza è ormai schiacciata. Tut- tosi dissolve, tutto si disgrega, si isfascia, si sgretola. Anche quelle che sino a pochi giorni fa erano.le truppe sceltissime, le migliori di Francia, capiscono che è inuti- le, persino tentare di salvare l'o- r.ore delle armi. Ed infatti, comin eia a SL-rpeggiare dappertutto il pànico che ha fatto crollare l'ultima parvenza di schieramento organico a sud della Loira centrale; e col pànico si infiltra poi quel senso di fatalismo che annienta i ogni speranza e distrugge ogni vo- lontà. Non è escluso che il Mare- sciallo Pétain, o chi per lui, di- ciliari di non potere accettare le condizioni dettate da Berlino e da'Rome: e non è escluso che se ne accettino le conseguenze. La fuga della flotta e dell'alma aerea (di cui dà notizia la propa- ganda londinese I e soprattutto certe manifestazioni oratorie di governatori, generali ed ammira- gli. primo fra tutti il comandante dell'esercito del Levante, dovreb- bero far ritenere probabile ciò che gli inglesi ardentemente desidc- rano, vale a dire il prosepuimento della lotta su altro continente. In altie paiole il Governo lascerebbeIBordeaux per trasferirsi in Alge-l ria o altrove o fondersi con quello]britannico, secondo il noto proget-'l0 dj Churchill. Da notare che, qllesto piano non fu aftatto re_ Spint0 dai francesi e vi è, ora, Chi laKCÌa capire che esso potrebbe: essere pres0 m considerazione se' le condizioni dell'armistizio fosse-1 ro inaccettabili. I Ammesso e non concesso Chei tutto ciò faccia narte di una tat-l [ica nùerilmente crossa ner |nCffueS^Tpote^ze dc'n'AsseP eFl evidente rp«ijcmn r 'oninrencieiè che la estrema rotto non muterebbe la situazione crea- ta dalle vittorie delle armi germa- niChe Nella mieiiore delle iDotesi ' remlogo fatale avrebbe un r{taruo! di qualche settimana; e ciò a prez-iche non ci vuol moÌto|militare e riolitico ni, mare e poillll-O pei zo di nuovi sacrifici di sangue e rii diotriiyinnp di altre ricchi? nrn- v!ncie i Il npsn dell'Italia i 11 »icau u siaua j L'esercito della terza Repub-;blica è distrutto e quasi compie-! tamente distrutta e l'aviazione. Non resta che la flotta, la quale potrebbe tutt'al più appoggiare in quaIcne ,-emota base le divisioni e le bande coloniali. Non bisogna pero dimenticare che c'è nel Me diterraneo una grande Potenza decisa e capace di assestare un colpo mortale alla Gran Bretagna e ^uind^ anche di ^,,^3,.,; even. tuali forze bianche e di colore de g'' alleati. Insomma, qui si diesara, ogni soluzione che non sia q".ella Imposta da.l imperativo costitmto dalle decisioni di Monaco non farebbe che rendere ancor più dura la Francia sorte che attende la Del resto, simili considerazioni valgono anche per l'Inghilterra. Ecco ciò che scrive in proposito un eminente giornalista, il dottor Kriegk: • Molte e molteplici sono le ragioni che hanno indotto e indù- cono Germania e Italia a non la sciarsi guidare o fuorviare da fal si sentimentalismi, ma ve n'è una di carattere eminentemente pratico: qualsiasi debolezza da parte delle Potenze dell'Asse sarebbe sfruttata dall'Inghilterra, la qua- le, come è noto, ha riposto gran parte delle sue speranze in un prolungamento del conflitto, per che. a giudizio di Churchill, un secondo inverno di guerra sareb be una risorsa di valore incalco labile per gli ex-alleati. Errore: per Hitler e per Mussolini un se condo inverno non sarebbe altro che una maggiore certezza della sconfitta della plutocrazia britannica. Se c'è qualcuno che dovreblbe pensare con '.errore a questo prolungamento del conflitto, esso è proprio il Regno Unito, il quale, fra poco, si troverà nella situazio nr in cui j bellicisti rii oltre ba nica si illudevano <ii poter caccia re il Reich e l'Italia ». Le COnSOlaZlOIU 01 LOOper , . , , Anche a volere prescindere da „.i: -vUunnl militavi annnro pvì. f 5"lu.pp , multali, appare evi- dente blocco contro le po- l?"" <?>*»i "£„H™SS5^? dra non Ri si flf,bbon° farc molte illuslom — Per lo meno a quat- tr occni' AKflai significativo, per esempio, è il nuovo appello che l'ambasciatore Lothian ha indiriz- 2^0 al P°Pol° amen :\no. Si am- SÌ in un blocco continentale con- tro l'Inghilterra. Del resto, a Lon- , ( r i-hVintin fsirc mntP mette cne se perdesse le sue isole, l'Inghilterra (o più esattamente il sH° G°yerno) dovrebbe trasferir- pero che nul noto, l'Inghilterra qualche cosa sin 1'ETu,r0^a-' „„ „„„ .J"01^ 1"0",,^Pfr,„^^t", ?„ett9,™f ^^/Slit si al di là dell'Atlantico. Com'è significa controlla la è stato costituisce la «linea Maginot delle isole». Sel'Inghilterra è battuta, anche la sua flotta è battuta. Non menosignificativo è l'appello di DuffCooper che però ha toccato un al-tro tasto. Ad un certo punto ha Icercato di consolare sè e i suoi]Isimpatizzanti osservando che con [la eliminazione della Francia il I fronte si è accorciato. « Ora non ! rimangono da difendere che le co! ste della Gran Bretagna — egli lia detto —; però queste debbono I essere difese anche nell'interesse del Nuovo Mondo, Siffatta manifestazione è significativa soprattutto in quanto inidica che a Londra si incomincia già ad assuefarsi all'idea di una débàcle, quella debacle che spuntò nella mente di Reynaud all'indomani dello sfondamento della linea Maginot. « Stando cosi le cose — conclude il dott. Kriegk — gli inglesi dovrebbero assuefarsi ad una idea più pratica. La situazione è veramente tragica, veramente disperata anche pel Regno Unito: questo dovrebbero pensare. Ogni ulterioire spargimento di sangue è inutile; ogni ulteriore intransigenza alla Churchill non fa che affrettare il processo di dissoluzione organica da cui è minato l'Impero britannico ». Persino alcune eminenti personalità del Nuovo Mondo ammettono che la situazione della Gran Bretagna è diventata disperata. Ecco ciò che ha dichiarato il ma- gnate della stampa americana sii Hearst: » Quanto prima l'Inghilterra sarà costretta a capitolare. Non ve¬ do alcuna possibilità di resistere all'urto tedesco. Nella migliore delle ipotesi, sarà bloccata ed ob bligata ad arrendersi per fame ». Non meno esplicito è stato l'eminente storico Anderson, della Università di Yarmouth che nel 1919 accompagnò Wilson a Versaglia: « L'errore più grave commesso dagli alleati e stato quello di avere creduto che la guerra fosse una ripetizione di quella del 1914-18. Quanto all'Inghilterra è chiaro che la sua sorte e segnata. Non le rimane che salvare il salvabile. Essa ha si e no il venti per cento di possibilità di rispondere alla invasione tedesca ». Interessante è ciò che riferisce il corrispondente da Londra dello Stockholms Tidningen che fa capire che in taluni circoli Inglesi si pensa seriamente alla possibi lità che la Gran Bretagna segua l'esempio della Francia. Giuseppe Piazza _,'.o , LONDRA ^Bristol i. J=S ■il 50 100 ~M E DITERRAN E O l Un aeroplano tedesco è steso in piazza della Conce/ ; JM 'a a Parigi.

Persone citate: Churchill, Clermont Ferrand, Hearst, Hitler, Looper, Mussolini, Reynaud