Lotta accanita sul confine egiziano di Ernesto Quadrone

Lotta accanita sul confine egiziano Lotta accanita sul confine egiziano / successi della nostra aviazione " L'odissea di un nostro ufficiate (Dal nostro inviato) Tobruk, 20 giugno. Le località che ricorrono più frequentemente negli ordini di operazione, sono fino adesso: sulla linea di confine e oltre Bardia, che è sulla costa, Amseat, che dista rtncirca venticinque chilometri, Sidi-,iAzei, che è una vecchia ridotta, e il fortino Capuzzo. Da Amseat una ripida strada conduce a Solum, situata nel golfo omonimo. Altra località ben nota e non molto distante dai luogi delle ope tnasudSpa■azioni in corso è Tobruk, Visita-1 ta giorno e notte dagli apparecchiI da bombardamento inglesi, che\hanno sempre trovato pane per il loro denti. I nostri caccia, in due .mgiorni, ne hanno abbattuto unaldecina, e forse più, e dal canto suo, la nostra Marina garegi/ia con le Aquile del cielo. I nostri bombar-ldieri non danno riposo alle retro-', vie delle forze nemiche scagliona-' te oltre confine e ormai ben indi-\ridante dalla nostra ricognizione.'Gli apparecchi d'assalto fanno iltresto. L'aviazione lavora, dnnqucMininterrottamente con aeroplani da bombaràamento, da caccia, da\ricognizione e da assalto Quanti uomini mettono gli in-\[glesi davanti alle nostre truppe? Certo non molti. Che cosa ci dice,]ora per ora, la nostra aviazione-che da otto giorni solca il cielo in'tutte le direzioni ed assoggcttun-\dasi entusiasticamente a tutti i rischi? C dice che, pur avendo scoperto tutti i campi di concentramento, diffUùlmente riesce a scoprire soldati. La ragione è sem- plice. Tutte le truppe inglesi si'■muovono a forte velocità, ben eli iu-se in carri armati e nelle auto--'" ■li inde, munite di cannoni e mitra tjliutrici. Nii inerosi e accaniti com battimenti si sono accesi su larghissimo fronte tra fanti e infiltrazioni di mezzi motorizzati. A questi impari combattimenti partecipano, giorno e notte, gli aviatori. . Di notte, però, con molta prudenza, il nemico si dilegua, preterendo rapide e innocue incursioni sui centri abitati. Fino ad ora, alle nostre immediate reazioni, si è salvato prendendo la fuga a quote siderali. La nostra situazione rimane ottima sotto ogni aspetto, e segnaliamo con orgoglio l'altissimo spirito delle nostre truppe. Avendo accennato alU infiltrazioni di cai ri armati, merita di essere raccontato l'episodio di un tenente colonnello del Genio di Corpo d'Arma dcciomet.rj da Barditi, la vettura sì ta. Era partito la mattina del gior-\ SgcqiIno 16 da Tobruk diretto a Barditi, armato di moschetto e con due soldati. I tre uomini occupavano una normale automobile. A 31 chi dovette fermare davanti all'osta- sgrande camion cfiellSbarrava™ mommaT'n'tenènte(tacolonnello discese, deciso ad udo-|cperure la sua arma. Improvvisa mente sulta sua sinistra appaionoa grande velocità tre grosse auto blinde c/ie aprono immediata mente il fuoco mettendo fuori combat-, timento i due soldati. Il tenente'rcolonnello, considerando che ""! lmoschetto è troppo poco per fron- nteggiare un carro armato, si yet-\C tà a terra fingendosi morto. Lei r macchine gli passano vicino <: lo,asfioritno procedendo oltre. Le ««: ffit toblinde nemiche erano munite dH una antenna radio. Tre ore do]io>^compaiono altri tre carri che, sen-ì za molte difficoltà, investono e sfasciuno la macchina ubbandontiMa dal tenente colonnello. Il tempo passa, il sole implacabile folgora il nostro ufficiale che è senza ca¬ sco. Un nostro apparecchio com- pare nel cielo e centra uno dei car ri armati. Gli altri fanno dietrofront e rientrano alle loro basi. Il sole sta per calare. Il tenente colonnello, che incomincia ad avere sìntomi di insolazione e a cui l'ar¬ sura ha spessito la lingua, con un ultimo sforzo riesce a dirigersi verso la costa dove provvidenzialmente incontra un libico che lo soccorre e lo accompagna fino a Marsa Luch ove univa versa mez-\ zanotte. Uno dei nostri carabmie-j ri di guardia in quella sperduta^ località, dopo averlo dissetato, lo\ ■conduce finalmente a Bardia, dove| trova il Comando di Corpo d'Ar-| mata. .Ripeto, il morale delle truppe è altissimo, e non attendono che di misurarsi in campo aperto col nemico. Ernesto Quadrone FRANCESE «Km. • I, yicn>0 /AFRICA EQUAT. FRANO.'

Persone citate: Capuzzo

Luoghi citati: Amseat, Tobruk