Un gigantesco bollino abbandonato dai francesi in fuga

Un gigantesco bollino abbandonato dai francesi in fuga Un gigantesco bollino abbandonato dai francesi in fuga (Da uno dei nostri inviati) Fronte occidentale, 14 giugno. Le. truppe tedesche sono entrateBtamane a Parigi. Da due giornierano arrivate, come avevamo a-vuto modo di comunicarvi in unacorrispondenza di mercoledì séra,al limite dell'immenso agglomeratourbano della capitale francese, dadue giorni erano ferme dinanzi al-■ Marna. Il compimento di questagrandiosa manovra di accerchia-mento ha fatto crollare di colpoogni velleità francese di difesa adoltranza della capitale. Nelle prime ore di ieri sera èstato comunicato all'Alto Coman-la linea dei sobborghi parigininell'attesa che entrassero in funzione le ganascie della morsa diesposta ad ovest e ad est di Parigial di là della Senna e al di là dellado tedesco che Parigi non avrebbetentato di opporre resistenza. Inche modo tale comunicazione siastata fatta pervenire ai tedesch— con l'invio d'un parlamentarefuori delle mura, con una trasmis-sione radio come si è fatto a Var-savia — quale forma essa abbiaassunto — iniziativa diretta daparte delle autorità di Parigi o ri-sposta ad una intimazione tede-sca— tutto quanto rimane ancorada chiarire in modo preciso a chdeve scrivere la sensazionale ero-jiistoria della caduta della «VilleLumière ». Secondo il programma Si è parlato di un interventoamericano adell' .Amb3.sciG.torc Parigi, Bullitt, il qualV"si*»rèbbeadoperato, in collegamento con «Governo di Washington, per far■pervenire a Berlino la notificadella rinunzia del comando militare francese a difendere la o^tale; ma sentiamo, dalla nostraradio da campo, che Berlino amen-tisce nel modo più categorico untale intervento Le personalità deGran Quartiere Generale con ieQuartie>-° Generale con leauali abbiamo "potuto metterci inquau dDowmu poiuio mei Le in incontatto, ci confermano dal canto loro che le modalità per l'entrata delle truppe tedesche a P^rigi sono state regolate diretta ■mente,rnn le « autorità francesSmettenti » (s"mi ilari o civmnon ci sfè smelato) CUnon e si e spiegato . Dalla stessa fonte apprendiamò che queste trattative non sono pero state tali da autorizzarl'idea che l'entrata delle trupptedesche a Parigi sia stata preceduta da una vera e propria capitolazione. Il modo con cui si sono svolte le cose dimostra infattche non è il caso di parlare dtrattative di capitolazione, perchin realtà i tedeschi hanno senz'altro proceduto all'occupaziondella città esattamente secondo iprogramma-previsto non appenasono stati in grado di far azionare la loro gigantesca morsa, e d.. j ,1, i i in t, esercitare dall'est e dall ovest lapressione voluta. Occupazionfulminea da un lato, evacuazionmon meno rapida da parte delltruppe francesi, a cui il sinistroReynaud avrebbe voluto affidaril compito di morire sepolte sottle rovine di Parigi. La smilitarizzazione di Pariginiziatasi ieri con l'uscita in massa dalla città dei soldati incaricatin un primo tempo di difendere lcapitale, è stata affannosamentproseguita durante la notte scorsa, cosicché stamane non rimaneva, entro la cinta parigina, alcu merammA militare, a parte gli elementi dei 'a gendarmeria, incaricati del ser vizi° d'ordine. Gli aeroplani tede «*» da ^cognizione che hanno vo lat° all'alba su Parigi, hanno po 'Ulto constatare la sparizione com pietà dei concentramenti militari, 1 le cul ultlme c°de apparivano in ; n I disordinato ripiegamento sulleidlstrade a sud della capitale versoi s j Orleans. lntgsIciato nuovamente sopra Parigi: passando a volo radente sopra i;d! tetti della città, uno stormo di id apparecchi da bombardamento'b Iapriva il passaggio alle truppe diIoè'occupazione, carri armati e fan-jo-;teria motorizzata, i cui primi sca-inAddio « intangibilité » Poco dopo le ore sette il rombo degli aeroplani tedeschi è incomin- e,glioni passavano alle otto in punn ito la Porta di Pantin. a Parigi, virtualmente caduta in i I possesso dei tedeschi fino dal giore I no del loro arrivo sulla Senna, a -1 monte di Rouen, Parigi, come no-- j tavamo ieri, è ormai un episodio | d | per l'Alto Comando tedesco, il tvcdcta quale continua a perseguire con| - fredda, implacabile tenacia il fine!t- : supremo di questa sua grande bat- j r taglia, l'annientamento completo ;si di ciò che rimane delle forze ar-jn-!mate francesi. ce Uri episodio ormai, ma quale1 grandioso episodio! E il cuore stesso della Francia, che con Pa- pd, .erigi l'Esercito del Reich serra neli po!suo ?usn°,à}J"r°:.R, A"!?'1 !ca.stessi ambienti militari tedeschi,;te,che «ri oB*b°^c'"ì^*^™ c°\ ! i«ime nella guerra 1 importanza aei gr guadagni territoriali, sia assai re- —a'lativa in confronto ali annienta- i -,™"110 delle for*e avversane, non w^J^^^f^^^a:™8 ««l. ^SSttTo^^?dSrMn- l?- tuttf la reg 10ne .T,,v?t„ Un,ce' 'a arancia aDma sudiio lam- ti!Putazlone di un organo d impor- fe!tanza vitale per tutto il comples-; e"-"'"1"1 «vaie h>=' " n 80 °rSanic° della nazione, sia da kn t di j ta industria e che dal Q- demografico Ana- ì- p„tovlf,tarìprin^n * d^ILtS^^^^^J^!S!SL: R,punto di vista demografico. Ana- dlogamente il Comando tedesco è R' perfettamente conscio dell'enorme - importanza psicologica che questo m avveniment0 avra sull'opinione j pubblica di Francia e sull'opimo- : jne bblica del mondo intero. i-; ^impressione per la caduta di'- Parigi sarà tanto maggiore, come e si dice m questi ambienti militari. e in quant0 )a Francia ha ceduto - Parigi in minor tempo di quello - che abbia durato la guerra di Po-, - ionia. Non si tratta certo d'insi- i,Etere sempre sull'esempio polacco.i'e sull'esempio di Varsavia, perchè • è nel caso di Parigi il Comando te- -' desco è il primo ad esprimere la e sua profonda soddisfazione per l.aver potuto evitare ogni inutile a distruzione. 1 -; . . ,. , „ ,. Ui Avvenimento di dettaglio : _ ., . „ _ T_ . ia La Bandiera dalla Croce Unci-; e nata, che sventola dall'alto della.e Torre Eiffel, la sentinella germa- e nica davanti al Quay d'Orsay, la | ojRadio-Paris che si unisce al coro e. delle stazioni tedesche e controlla o te dal Reich, stazioni di Danimar- ca, di Norvegia, Olanda, Belgio... i, episodi ormai tutti che fanno sus- - sultare il cuore delle genti più di- ti! verse, particolari che stanno riem- a piendo le pagine dei giornali del.e mondo intero, ma che invece tra- r-ivano assolutamente freddo il Co- -j mando tedesco, che non gli fanno n|mutare una linea del suo program- j I 11111 II 111111 > I II 11M1111111111111111 II 111111 < 111111 11IIJIII ma. Rileggets il bollettino di oggi e vedrete che l'occupazione di Parigi, nella visione che con occhi di aquila dà della battaglia il Comando tedesco, è citata quasi come un avvenimento di dettaglio. Al politico, allo storico di sottoli neare l'importanza straordinaria di questo avvenimento; dal canto suo chi conduce le operazioni bel- liche si limita ad esaminare quali nuove possibilità strategiche risultano dall'incontro al di là di Parigi delle forze che hanno oltrepassato la Senna e la Marna. Si rendono tutti conto i roldati del Reich della portata storica deila caduta di Parigi e perciò vibrano tutti della stessa ondata di! orgogliosa gioia, che si è diffusa: oggi in tutta la Nazione germa-| nica. definitivamente Ma questa loro esaltazione patriottica non riesce però a smuoverli dal loro atteggiamento di cosciente serietà, tutto pervaso dal pensiero di ciò che resta da compiere, per mettere il nemico con le spalle a terra. Quest'azione per l'annientamento integrale delle forze avversa rie ^ comando e le truppe tedescne abbiamo detto, la perseguono sistematicamente senza soste, con magnifica tenacia. Sotto i coi pi della catapulta vibrati all'ala destra. Le Havre è saltata e con essa l'ultimo e più importante puntQ dj coliegamento non solo con l'Inghilterra, ma con i Paesi fgdrllCitttSsndcnLPlcGtransoceanici. («Che l'America acsdscta intervenga pure, se cosi vogliono I h gM antitotalitarl d'oltre Oceano|H — ci djra con franchezza milita- d ca un collega tedesco che ab-| w ritrovato casualmente inc^ sul fronte - prima I«*^?W,a!f* ST*^.* ^P?1^ '^*»r5; Uà della Francia dei trasporti di:atruppei non ci sara più un porto. n francese che sia libero...»). ic Data ,a rapidita COn la Data la rapidità con la quale sirk effettuato il colpo di mano tede-: Qrri ... To HnvT.p ~u alleati hanno v ì ! Hf re: gU alleatl nann° s dovUt0 qUI lasciare-l.c0m8 ?la a g Rouen, enormi quantità di mate- f dovuto qui lasciare, come già a R0uen, enormi quantità di mate riale bellico e di rifornimento. Ab biamo avuto occasione di vedere le s prime fotografie fatte a Le Havre s dai fotografi dell' Alto Comando te- cdesco e abbiamo così potuto rile- qvare di che ordine siano i depo- r siti di materiali e di merci d'ogni r sorta su cui i tedeschi hanno po- d tuto mettere la mano arrivando nel d bacino della Senna inferiore. ,d i francesi si ritirano dappertut- p to dal fronte, dalla Normandia al- rla Maginot. si ritirano in disordi- ne senza più alcuna possibilità di 'S coprire il loro ripiegamento, cosic- t che non solo le blinde, ma le Di- visioni motorizzate tedesche in v molti punti sono riuscite a passare 1 attraverso la massa delle colonne Un fuga, facendo migliaia e mi-i: giiaia di prigionieri, ed imposses- ifc . b .... t\. ; sandosi di enormi quantità di ma- .teriale bellico. ; L'azione dell'ala sinistra ha or-I| mai raggiunto il suo pieno svilup- po. Occupata Vitry le Francois (al , - ad est, all'altezza di Parigi, il gran- de arco della Marna) le formazio- ni dell'ala sinistra sventagliano or- j mai in tutte le direzioni, verso il! corso superiore della Senna, verso .Troyes, verso Bar-le-Duc e Verdun^ che arrischia d'essere attaccata" alle spalle. Tutta la foresta delle Argonne j fiammeggia degli scoppi delle ar- '\! frontalmente*i"difensori"deila Ma-|ginot, cosi da impedire a Weygand1 di attingere in questo settore a dei irinforzi per l'estrema difesa sulla jlinea Metz-Nancy-Digione. Guido Tono li a itiglierle tedesche che sparano a tiro basso alla schiena dei difensori della Maginot. La famosa Quota 304 a nord-est di Verdun è stata conquistata ieri sera in un impetuoso assalto delle fanterie tedesche. Il formidabile forte di Montmedy, pilastro d'angolo della Maginot è caduto sotto i colpi d'ariete degli Stukas e delle artiglierie tedesche, a cui è subentrato un folgorante assalto delle fanterie. Ma la Maginot è ormai attaccata anche frontalmente, dalla Sarre; non si sa ancora se in quest'ultimo settore i tedeschi abbiano l'intenzione di tentare uno sfondamento diretto della linea fortificata francese, oppure se intenda no più semplicemente impegnare

Persone citate: Bullitt, Etere, Francois, Metz, Senna