Come la disfatta è gabbata per vittoria di Leo Rea
Come la disfatta è gabbata per vittoria Come la disfatta è gabbata per vittoria Londra, 1 giugno. Lord Gort. comandante del corpo di spedizione britannico, è rientrato in Inghilterra stamane: il Ministero della guerra ne ha dato l'annuncio in un comunicato dicente che in seguito ai progressi delle operazioni di evacuazione britannica dal Nord della Francia e al conseguente limitato nu mero di forze britanniche colà re state, Gort, su ordine del Gover no, ha ceduto il comando ad un ufficiale di minor grado. si potrebbe credere che di fron te ad un simile annuncio che dà ]a prova conclusiva della tremen ' cda sconfitta, i giornali inglesi tacessero o cercassero di giustificare la disfatta. Niente affatto: tale atteggiamento era stato tenuto più o meno fino a ieri, oggi invece la slampa inglese parla della ritirate dalle Fiandre come di una vittoria; sentite come l'editorialp dello Standard comincia: « Una crescente ondata d'entusiasmo attraversa il nostro Paese via via che nuovi particolari vengono conosciuti e via via che altri eroi tor-| nano* e prosegue dicendo che.1 nientemeno, il mondo è ammirato1e sorpreso. Questo non è tutto'quanto scrive il citalo giornaleldella sera— che, grazie tante, av-ì ! verte non essere esatto dire che U| valore dei soldati britannici ha tramutato la sconfìtta in vittoria — ma è tipico dello sforzo che la stampa inglese fa per convincere il popolo che la guerra non è perduta, che l'esercito inglese è in piedi, che l'esercito britannico per quanto fracassato non è distrutto. Londra intanto ha visto ancor oggi e coi propri occhi i resti dell'esercito alleato dell'ex Nord della Francia giungere nelle stazioni londinesi: barbuti i Poilus, rasati di fresco i Tommys, questi sorridenti quelli gravi forse perchè spaesati. La folla li guarda in si lenzio montare sugli autobus. Occorre notare come il racconto dei reduci e l'esame fatto dai giornali concordino nel dire che 1 tedeschi vinsero la gigantesca battaglia grazie alla superiorità dell'armamento delle divisioni corazzate e alla supremazia aerea: queste considerazioni inglesi fanno a pugni con le notizie messe in circolazione dai giornali specialmente stassera, secondo cui gli alleati hanno inflitto al nemico perdite mQ„„ min\„o » I ammontant a mezzo milione di uomini: se . tedeschi hanno vinto | cernerono )gl^ la mi periorità della corazzatura e del l'aviazione, come è possibile che gli alleati abbiano inflitto perdite così ingenti? Nel settore diplomatico i giornali commentano ampiamente ed alquanto stupidamente la rottura delle trattative italo-inglesi circa il blocco e le conversazioni commerciali: il Times speciosamente dice che le offerte inglesi erano fonerose, che la rottura dipende a mancanza di volontà italiana; il giornale mescola le lacrimucce alle minacce, ma tace su di un piccolo ma importante particolare, questo: quando Green è rientrato a Londra, il Ministero della guerra economica, e cioè il Governo inglese, ha diramato un bel comunicatine, in cui era detto che. tutto era belle fatto. o quasi. che,c'era soltanto da decidere sui par- ticolari dell accordo. Orbene se,accordo ci fosse stato, se Wilfrid isse staio, se vwurici Green — e il Governo londinese hanno dimenticato o finto di|dimenticare la regola secondo cui sì annuncia un accordo se un accordo si fosse raggiunto, il che è fortemente da dubitare. E allora si può chiedere perchè Green o chi per lui ha fatto tale comunicato ottimista. Può darsi che qualcuno tragga vantaggio o speri trarre vantaggio dalle frequenti variazioni di temperatura e dalle oscillazioni tra l'ottimismo e il pessimismo, fors'anco all'abbastanza ingenuo scopo di creare diversivi e distogliere gli occhi del proprio pubblico dal'a sconfitta nel nord della Francia. Leo Rea
Persone citate: Green
Luoghi citati: Francia, Inghilterra, Londra
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