La verità sulla capitolazione dell'esercito belga

La verità sulla capitolazione dell'esercito belga La verità sulla capitolazione dell'esercito belga Vasto sdegno per la brutalità e le calunnie dei franco-inglesi - Re Leopoldo rientra a Lacken ricevuto con gli onori sovrani ordinati dal Fuhrer Brusselle, 1 giugno. Leopoldo III, Re dei Belgi, èrientrato ieri al Castello Reale diLaeken, presso Brusselle, dove per ordine del Fuhrer è stato ricevuto \con gii onori dovuti al Sovrano.| // giorno 28 maggio, al matti-:M0, dopo avere consultato tutti i {comandanti delle unità combat- j tenti ed in pieno accordo con il • suo Stato Maggiore, Re Leopol do /// lanciava alle truppe belghe li! seguente proclama: j «Soldati! Siete stati precipitati 1Improvvisamente in una guerra di i violenza inaudita e vi siete battuti icoraggiosamente per difender pai-|mo a palmo il territorio nazio- naie. Spossati da una lotta ininter- 'rotta contro un nemico molto su-periore di numero e di materiale, noi ci troviamo costretti alla resa.La stona dirà che 1 esercito belgaha compiuto tutto il suo dovere e che 1 onore è salvo. Questi rudi combattimenti e queste notti insonni non possono essere rimasti vani. Vi raccomando di non perdere coraggio e di comportarvi con continuino t l'ammira- d»f Fate che Croati lamento e la vostra disciplina zione dello straniero. Nelle dolo1?ò°af contingenze e nella ^^A! tata disgrazia che vi colpisce e vi jaccascia, io non vi abbandonerò e veglierà sulla vostra sorte e ^ quella delle vostre famiglie. Do- mani noi tutti ci rimetteremo al\ lavoro con la ferma volontà di ri- sollevare la Patria dalle sue roivine. - Leopoldo ». ! Gli ufficiali ed i soldati consci Ida vari qiorni della tragica, in- ! sostenibile situazione in cui era venuta a. trovarsi l'armata belga lper la mancanza di efficaci aiuti 1 da parte degli alleati e per Vab- bandono della lotta da parte di quasi tutto l'intero corpo di spe-dizione inglese, accolsero con una-nime sentimento di soddisfazionela decisione umanitaria adottatadal Sovrano. Il fuoco cessò imme-alatamente salvo che nel settore di Dixmude dove alcuni elementi motorizzati inglesi, costrinsero ì soldati belgi d battersi sino a mezzogiorno sotto la minaccia delle mitragliatrici puntate alle spalle delle truppe e che fecero anche funzionare trucidando oltre centocinquanta soldati. Durante tutta la giornata e la notte di ieri e di oggi le strade belghe che provengono dalla zona di operazioni hanno visto un interminabile, triste corteo di soldati disarmati e di diecine di mi¬ gliaia di profughi, tornare verso fa capitale e le città natali, fras-portati su autocarri, su veicoli mi- litari e persino su cannoni auto- carrati. La popolazione, in mri(/-gior parte donne, vecchi c fan- ciulli, si accalcava lungo le strade per porgere un commosso saluto .ai reduci di tanta odissea, Le truppe tedesche cernivano in I og?J m0!!o,d! WTre m focf°rs,0 ar' S0,daU fógi e dei profughi. Innn- mT""£ te.st'm°n"!n^ì d! *"'<"■* :f * reduci dal fronte di '""'".fl*"1 da 3<ì" combattero 7tj'lT^lZlJt "T."1 e cinque notti cinque contro forze ne) giorni molto maggiori e meglio annate clif decimarono e misero fuori di combattimento centomila uomini in sole !/S ore. hanno predotto profonda impressione tra la popolazione ed aumentato il senso di ge. nerale risentimento contro i franco-inglesi che hanno saputo soltanto distinguersi per la loro crudeltà e per la diabolica opera di distruzione cinicamente perpetrata. A Menin 2S0 civili furono bom bardati e trucidati dalle mitraglia- Urici durante il ripiegamento delle \truppe inglesi. Sulla croce di leìgno eretta nel luogo ove è stato perpetrato l'orribile eccidio, si leg ge: «Furore britannico ». Ufficiali Idi Stato Magaiore belga ci hanno ]dichiarato che gli alleati avevano l abbandonate le truppe belghe. Il \capo di Stato Maggiore della decima divisione di fanteria ha preci¬ sato che durante i momenti più critici delle operazioni, non erano mai stati sostenuti dagli angio¬ I francesi né avevano mai visto'ap i parecchi britannici controbattere ! quelli germanici che, volando a , bussa queta, potevano impune1 mente mitragliare e bombardate . ;e <-0f0nne belghe facendone strage. ] Tutti i soldati e gli ufficiali sono j sondaìi con il loro Sovrano e una, ,„•„,; neì dichiarare che il mondo , deve saperc /a verità, sulla capito \\azione dell'esercito belga. Essi so | ,IO j„digjinti per i bassi, inqualificabili insulti rivolti al Re dalla stampa e dalla radio demomassoniche francesi e da alcuni asser- ! dJU*™\c" ?°J?*v£? *V?M?!'?*l?.?i ! \%$L%™ ^TVllFcZZ^nt ' di Pierlot e di altri ministri sono A^S^JT.^V^SJS, f S£Je„ L f„„P„0 l'^Z ! * 1 avevano del coraggio dovevano dimostrarlo restando tra ;l'soldati copie hafatto lì'Ree non \t*fHPn- 8i aggiunge che Pierlot le un traditore e che come tale do : leressaxa aeua stampa jrancese ,r.ontro decisione del Sovrano a ?eJ?a aveva, mun primo momento, /atto breccia tra alcuni elementi \etrettamente legati, per parentele - ™ interessi, e per t loro noti sen tunenti demo-massonici alla Fran. eia. Oggi, ritornati alle loro case, 'Centinaia di migliaia di testimoni ìdiranno della condotta di Re Leo \poldo e faranno luce e giustizia '.sulle inqualificabili accuse fran cesi. (Stefani)

Persone citate: Leopoldo Iii, Menin, Re Leo, Re Leopoldo

Luoghi citati: Brusselle