La sconfitta in Fiandra e le sue conseguenze al Consiglio Supremo interalleato di Giorgio Sansa

La sconfitta in Fiandra e le sue conseguenze al Consiglio Supremo interalleato La sconfitta in Fiandra e le sue conseguenze al Consiglio Supremo interalleato La diplomazia dei militari — lanciata Le solite a tentar di riparare gli speranze sull'America < errori sulla Russia -- Elucubrazioni su una presunta offensiva di pace Parigi, 1 giugno, ili Consiglio supremo interallea- to si è riunito ieri a Parigi. Era-1no presenti esclusivamente fran-jcesi e inglesi e, anch'essi, in nu mero ridotto; non vi hanno par tecipato stavolta delegati di altre Nazioni belligeranti. La Francia era rappresentata dal Presidente del Consiglio, Reynaud, accompagnato dal generale Weygand, dall'ammiraglio Darlan e dal signor Baudoin, sottosegretario alla Presidenza del Coniglio; l'Inghilterra dal Premier Winston Churchi<l, dal lord del Sigillo privato, Attlee, dall'ambasciatore a Parigi, Campbell, e dai generali Dill e Ismay « Il Consiglio ha fatto un esa- jme generale della situazione — dice il comunicato — ed ha deliberato di comune accordo le misure che la situazione richiede. La riunione ha permesso di constatare che i Governi e i popoli alleati, sono più risoluti che mai a proseguire la lotta fino alla vittoria completa, in unione ». strettissima » !La presenza di tanti cani mili- ! larf rfrivJht che.elifoménti • tmttati detono essere statare£ vallntemente di carattere mfli-ne strategico M^'uftime?oa% tare e strategico. Ma 1 ultimo ca- ml -« Fino alla vittoria. poverso del comunicato ci ma che sono stati discussi anche problemi politici; ed è interessante notare che tale discussione politica deve essersi svolta fra Reynaud e Churchill necessariamenté a quattr'occhi, visto che non Bono menzionati come presenti alla conferenza, altre personalità politiche. Si deve quindi attribuire alla volontà dei due Capi di governo l'affermazione relativa al proseguimento della guerra « sino alia vittoria completa ». Per quale motivo viene fatta una simile affermazione proprio in questo momento? Non sembra difficile rispondere alla domanda. I Governi di Francia e d'Inghilterra si aspettano infatti a breve scadenza un'offensiva di pace delia Germania, offensiva che potrebbe essere lanciata indirettamente, per tramite di qualche altra Potenza. L'Agenzia Radio, in un commento ufficioso, lo dice del resto senza preamboli. « Il vi- §ore con cui i Governi francese e ritannico esprimono la loro risolutezza implacabile di continuare la lotta fino alla vittoria finale scrive l'Agenzia — taglia\corto a tutte le manovre della|propaganda tedesca, miranti ad:una pace separata o prematura», li Temps dice pure di atten- dersi « offensive tedesche sia nel campo militare che in quello di- plomatico»; mentre dal canto suoil generale Duval, prevedendo cheil Reich hitleriano, dopo termina-Ca le operazioni di Fiandra, dovrà procedere ad un riordinamento delle unità combattenti come fe-ce all'indomani delle operazioni di Polonia, crede che Berlino ap-profitterà del periodo di sosta per intraprendere iniziative di natura diplomatica. Che farà l'Italia ? Benché non sembri a prima vista, il comunicato del Consiglio supremo potrebbe essere considerato come indirizzato a! Governo di Roma. Corre voce che nei circoli uffi ciali dei due Paesi alleati si sia fatta .strada nel corso degli ulti-mi giorni l'opinione che l'inter-vento italiano nella guerra, purdovendo essere ritenuto non solo possibile ma imminente, non av- verrebbe se non dopo un rifiuto franco-britannico di prendere in esame delle proposte di armistizio e di regolamento pacifico dei pro-blemi europei, con la soddisfazio-ne delle rivendicazioni di ognuno; propostele quali potrebbero esse- re annunciate dall'Italia la setti- mana prossima in occasione delConsiglio dei Ministri indetto permartedì a Roma. L'Italia, cioè, secondo questa tesi non entrerebbe in guerra prima di aver tentato ancora una volta di indurre i belligeranti alla ragione. Ma l'atteggiamento assunto ieri da Reynaud e Churchill rivelerebbe che gli alleati, pur credendosi alla vigilia di sviluppi diplomatici di vasta portata, vogliono mettersi in posizione di assoluta intransigenza. Certo la volontà di intransigenza, apparente o reale che sia, sembra aumentata in seguito allo scambio di vedute che Paul Reynaud ha potuto avere' con .Winstoh Churchill. (21 parole censurate). Su che cosa fondano i loro calcoli i capi di governo francese e britannico? Sugli aiuti materiali dell'America o sul pronostico di qualche influente americano di Pai:gi che gli Stati Uniti interverranno nella guerra entro poche settimane? O invece su un imminente voltafaccia della Russia? De Kerillis confessa oggi che per abbattere il colosso tedesco occorrerebbe alla Francia l'aiuto inglese che già esiste, quello ame- ricano che esiste a meta, e oueìlo sovietico che bisognerà ottenere ad ogni costo. Chissà se i rap- porti con Mosca siano stati oL-getto ieri di discussioni in seno al Consiglio supremo? Il citato scrii- tore ad ogni modo raccomandt. che la Francia faccia come la Gran Bretagna: invii cioè senza indugio al Cremlino un proprio ambasciatore il quale lavori di conserva con il celebre avv. Crippa spedito d'urgenza in Russia dalla Potenza alleata d'oltre Manica. La ritirata dalla Fiandra La battaglia di Fiandra, che potrebbe essere chiamata ormai la battaglia di Dunkerque, si avvicina alla si"* conclusione. Cento¬ imila uomini degli eserciti alleati (insieme ai quali vi sarebbero due 1 Corpi d'Armata belgi, quelli dei j generali De Krahe e Desfontains) sarebbero già stati imbarcati, se condo certi ambienti francesi. Ma quanta gente potrà essere salvata dalla stretta avversaria ? Uno scrittore stima che un terzo degli eserciti di Fiandra e forse anche la metà, raggiungerà la costa e prenderà quindi la via del mare. Ciò vale quanto ad ammettere che salvare la metà delle forze com- j lotta intorno a Dunkerque è altret *" battenti nel settore, sarebbe giàun bel risultato. Del generale Prioux, comandante la Divisione corazzata, non si danno per il momento notizie. La tanto viva per terra che per mare. Stasera il Temps rivela che le uni-tà delle due Marine sono attacca- te dall'aviazione con bombe di ogni tipo e da squadriglie di mns. Esse però terrebbero testa al molteplici e multiformi assalti. I commenti sulla capitolazione di Re Leopoldo hanno assunto oggi il carattere del romanzo A detta delX»™«lRe Bsi sa7e£-!be arreso con ^speranza eli di- ! ventare «Imperatore» di quella • Federazione europea sotto il pa- tuonato della Germania, che Sa- rebbe nei diseSni di Hit!er' U q"a-' le Hitler, sempre secondo il rito quotidiano, do£0 aver assegnato la 'corona ad un altro, si ritirerebbe nella sua residenza bavarese. II de- ! putato Fernand Laurent, nel Jour. romanzeggia in forma diversa. E' sua opinione che il fronte belga sia crollato a causa di intrighi e! spionaggio di anteguerra, in segui Ito ai quali i tedeschi si sarebbero impadroniti del più potente forte di Liegi ad esempio" usando dei passaggi sotterranei, mentre il canale Alberto sarebbe caduto in loro mani grazie alle informazioni fornite al Comando germanico dagli ingegneri tedeschi che, a suo tempo, lo costruirono. Lo scrittore poi annette importanza al fatto che nell'aprile di quest'anno si trovava a Brusselle il barone von Gerlach, spia tedesca dell'altra guer- jra, fl nUale ultimamente viveva a Doorn in qualità di segretario dell'ex-Kaiser. Il 19 aprile von Gerlach ebbe un colloquio con Re Leopoldo, a detta del deputato francese e all'indomani partì per Doorn ! in automobile. 1 Fernand Laurent sospetta che tutti i fatti menzionati siano con Inessi; egli non sembra differire da | Leon Blum, il quale ieri roman jzescamente insinuava che il Belgio ha fatto appello all'aiuto degli al- i leati allo scopo di fare uscire l'e jsercito francese: dalle fortificazio- ni lungo il confine e costringerlo I Ulte battaglia in campo aperto, e rilevava in proposito essere strano| che le truppe franeo-ing lesi quan[do entrarono, in territorio belga e marciarono incontro ai tedeschi, 'non furono disturbate dall'aviazio ne nemica. I tedeschi avrebbero ' saputo cioè che ì franco-inglesi stavano allora entrando in una ! trappola e li avrebbero per questo lasciati proseguire! il romanzo probabilmente è a puntate e con tinuerà. > Giorgio Sansa dimdf